INCI dei cosmetici, sai cosa ti spalmi Parte 13, il triclosan

Il triclosan è un antibatterico usato come conservante in diversi prodotti cosmetici, tuttavia si ritiene che possa influenzare la tiroide e avere effetti dannosi sulla salute
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Chi segue Rimedi Naturali da un po’ sa che stiamo dando molta importanza alla cosmesi, aiutando a riconoscere gli ingredienti più dannosi in una crema viso, in un sapone o in uno shampoo e a privilegiare invece prodotti di bellezza che contengono sostanze davvero benefiche, nutrienti e protettive. A volte diamo dei consigli su come preparare da sé piccoli cosmetici, in modo da avere il pieno controllo sugli ingredienti, ma a volte questo non basta, non sempre c’è il tempo per spignattare o comunque i cosmetici di cui ci serviamo tutti i giorni sono talmente tanti che non possiamo autoprodurre tutto! Ecco perché imparare a leggere l’INCI, l’etichetta che riporta tutte le sostanze usate in un cosmetico, può essere molto utile per scegliere i prodotti che davvero si prendono cura della nostra bellezza. Oggi vediamo cos’è e come riconoscere il triclosan.
Triclosan
Il triclosan, questo anche il nome con cui compare nell’INCI, è una sostanza antimicrobica ad ampio spettro usata come conservante nei prodotti cosmetici per la sua capacità di combattere i germi. Puoi trovare il triclosan nei saponi, nei dentifrici, nei cosmetici ma anche nei prodotti per l’igiene della casa, nei detersivi e persino nelle spugne da bagno [1]. Negli anni si è ipotizzata una sua azione dannosa sulla salute dal momento che questa sostanza è stata rilevata nel latte materno, nelle urine e nel sangue. C’è il sospetto, che però dovrà essere confermato o smentito da ulteriori studi, che il triclosan possa agire sugli ormoni estrogeni del corpo modificandoli e influenzando il rischio di sviluppare il tumore al seno, tuttavia questa considerazione è ancora tutta da dimostrare [2]. Il triclosan è anche accusato di modificare, riducendoli, gli ormoni tiroidei e di alterare anche alcuni processi biologici relativi allo sviluppo del feto nelle donne in gravidanza [3]. Infine, ma non meno importante, dal momento che il triclosan è molto usato in una grande varietà di prodotti, questa sostanza viene rilevata spesso nelle acque di scarico ed è risultata tossica per gli organismi viventi acquatici [4]. Attualmente nella comunità europea l’uso del triclosan è consentito, ma con delle limitazioni, infatti la concentrazione massima di questa sostanza è 0,3% in dentifrici, saponi, cipria, correttori e allo 0,2% nei colluttori. Negli Stati Uniti invece la Food and Drug Administration (FDA) ne ha vietato l’uso nei detergenti antibatterici per mani e corpo ma ne concede l’uso in altri prodotti come i dentifrici. Allo stato delle conoscenze attuali, e visti i sospetti su possibili rischi per la salute, una buona scelta sarebbe quindi quella di evitare prodotti cosmetici che contengono il triclosan, soprattutto in gravidanza, allattamento e nei bambini piccoli.