Natural Remedies Logo Rimedi Naturali

INCI dei cosmetici, sai cosa ti spalmi Parte 4, i conservanti alcol e fenossietanolo

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 1 luglio, 2018
Share on Facebook Share on X Share on Whatsapp Share on Pinterest Email
INCI dei cosmetici, sai cosa ti spalmi Parte 4, i conservanti alcol e fenossietanolo

Inci dei cosmetici, oggi vedremo in dettaglio alcune sostanze conservanti tra cui l’alcol, il fenossietanolo e cosa usa invece la cosmesi eco bio

Indice

Proseguiamo il nostro studio dell’INCI, l’etichetta dei cosmetici che, per legge, deve indicare tutti gli ingredienti usati nel determinato prodotto e che può essere molto di aiuto a stabilire se una crema, un siero o uno shampoo sono dannosi per pelle o capelli. Oggi vedremo in dettaglio alcune sostanze usate come conservanti.

Conservanti

I conservanti nei prodotti cosmetici sono indispensabili. Infatti, essendo presente una fase acquosa, i conservanti servono per contrastare l’azione dei batteri e per prevenire la muffa. Ma, come sempre, ci sono conservanti e conservanti. Nei cosmetici convenzionali molto usati sono l’alcol, i parabeni, l’EDTA e i quaternium.

Per quanto riguarda l’alcol, che nell’INCI compare con il nome Alcohol denat, questo è accusato di irritare e seccare la pelle. In effetti l’alcol, se in percentuale superiore al 5%, può alterare il film idrolipidico della pelle e attrarre l’acqua lasciando la pelle secca, quindi, se hai già la pelle secca il consiglio è di evitare prodotti che contengono l’alcohol tra i primi posti dell’INCI. In più, dal momento che l’alcol usato in cosmesi deve essere denaturato, questo viene sottoposto a un processo che potrebbe includere l’utilizzo di ftalati, che, in base ad uno studio scientifico [1], sarebbero connessi ad un aumento del rischio di sviluppare il diabete tipo 2, anche se ulteriori studi seguiranno per confermare quanto osservato. In generale, quindi, dal momento che non è possibile sapere come viene lavorato l’alcol e in attesa che la scienza dia una risposta chiara sul ruolo degli ftalati, un consiglio è quello di evitare i cosmetici con la scritta Alcohol denat. Parlando di alcol denaturato abbiamo fatto riferimento all’alcol etilico, esistono poi nell’INCI altre sostanze il cui nome è alcohol seguito o preceduto da un’altra parola, come per esempio Cetyl alcohol, ceteryl alcohol o mirystyl alcohol, che però non hanno nulla a che vedere con l’etanolo, sono usati come addensanti e potrebbero dare irritazioni ma questo dipende dalla pelle. Tra i conservanti che si possono trovare nei cosmetici esiste poi il fenossietanolo, non proprio un alcol ma molto solubile in alcol. Il fenossietanolo è stato al centro di un ampio dibattito, nel 2012 infatti l’Agenzia Francese per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (ANSM - Agence Nationale de Sécurité du Médicament e des Produits de Santé) aveva chiesto, in seguito a studi sulla sua tossicità, di non includere il fenossietanolo nei prodotti destinati alla pelle dei bambini sotto i tre anni. Oggi, visto il suo potere allergizzante, è stato stabilito che il fenossietanolo sia presente per un massimo dell’1% e sotto questa soglia è considerato sicuro, è ammesso anche nella cosmesi eco bio. Nell’INCI compare con il nome Phenoxythol o Phenoxyethanol. Nella cosmesi eco bio, come conservanti, puoi trovare Sodium Benzoate, naturalmente presente in mirtilli o albicocche, Potassium sorbate o Benzyl alcohol.

Per quanto riguarda la cosmesi fai date, una buona scelta potrebbe essere quella di limitare la parte acquosa e quindi il rischio di contaminazione batterica. Molte ricette vengono preparate e usate al momento e quindi non necessitano di conservanti, altrimenti esistono dei conservanti naturali come l’estratto di semi di pompelmo. Il capitolo dei conservanti però non è finito qui, la prossima volta parleremo di una delle classi più dibattute, i parabeni e i quaternium.

Fonti

[1] Lind et al, Diabetes Care, 2012
Share on Facebook Share on X Share on Whatsapp Share on Pinterest Email
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
Close
Get it on Google Play Get it on iTunes