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INCI dei cosmetici, sai cosa ti spalmi Parte 6, i sali di alluminio nei deodoranti

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 18 luglio, 2018
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INCI dei cosmetici, sai cosa ti spalmi Parte 6, i sali di alluminio nei deodoranti

Scopriamo cosa sono i sali di alluminio utilizzati nella maggior parte dei deodoranti, come riconoscerli dall’INCI e quali effetti potrebbero avere sulla nostra salute

L’INCI è l’etichetta che compare, per legge, su tutte le confezioni dei cosmetici e indica gli ingredienti utilizzati nel particolare prodotto. È molto importante imparare a riconoscere, se non tutte le sostanze, almeno alcune classi particolari che potrebbero causare irritazioni, pelle secca, acne o anche rughe e, per quanto riguarda i capelli, forfora, seborrea e capelli unti. Eh sì, perché molte sostanze impiegate sono di sintesi, ottenute dal petrolio e spesso mal tollerate dalla cute, è quindi importante riconoscerle e, se possibile, evitarle. Oggi parliamo di una sostanza presente nella maggior parte dei prodotti deodoranti, che spesso usiamo anche tutti i giorni, i sali di alluminio.

Sali di alluminio

I sali di alluminio sono usati come sostanze antitraspiranti dei deodoranti, bloccano infatti le ghiandole sudoripare e limitano la proliferazione batterica e il conseguente cattivo odore. Tuttavia, nonostante la loro indubbia efficacia, i sali di alluminio sono delle sostanze molto dibattute e ancora oggi non c’è chiarezza circa i loro possibili effetti. In particolare, si ritiene che i Sali di alluminio siano in grado di penetrare nell’organismo, non solo, in base a studi recenti, i sali di alluminio sarebbero in grado di alterare il sistema nervoso ed endocrino. In particolare, si sta discutendo sulla possibilità che queste sostanze possano modificare i recettori per gli estrogeni nel tessuto mammario e aumentare così il rischio di tumore al seno [1]. Altri studi invece hanno osservato che solo una quantità irrisoria di alluminio raggiunge poi effettivamente la ghiandola mammaria e che la quantità di alluminio che viene dal cibo è notevolmente superiore, in più esistono anche studi che non hanno evidenziato nessun collegamento tra l’uso di deodoranti antitraspiranti e malattie come il tumore al seno [2]. Il problema quindi rimane tutt’ora aperto e, in base a queste informazioni, sta al consumatore decidere il da farsi. Nell’INCI i sali di alluminio compaiono sotto il nome aluminium. È possibile trovare in commercio deodoranti senza sali di alluminio, che però hanno lo svantaggio di durare poco. Tuttavia, anche in questo caso è bene prestare molta attenzione e leggere l’INCI, infatti, per sopperire alla mancanza dei sali di alluminio, spesso nella formula viene inserito l’alcohol che potrebbe irritare le pelli più sensibili.

Fonti

[1] Darbre et al, J Inorg Biochem, 2005 e anche Mandriota et al, International Journal of Cancer, 2016
[2] Mirick et al, Journal of the National Cancer Institute, 2002
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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