Insonnia e rimedi, attenzione ai sonniferi

L'importanza di garantirsi un sonno ristoratore e del giusto numero di ore per notte, tra le 6 e le 8 ore, è indubbia. Attenzione, però, sempre più spesso chi non riesce a dormire fa ricorso a sonniferi, pensando in questo modo di risolvere il problema.
Invece, è vero proprio il contrario. Infatti, una recentissima ricerca scientifica mostra che l'assunzione regolare di sonniferi forse permetterà di dormire anche 7 ore per notte ma riduce l'aspettativa di vita. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Sleep Health da un team di scienziati dell'università di Taiwan [1].
I sonniferi riducono l'aspettativa di vita, lo studio
Che effetto hanno i sonniferi sulla salute del nostro organismo? Gli scienziati di Taiwan, per rispondere a questa domanda, hanno elaborato uno studio molto vasto e quindi anche solido. Sono state reclutate 484,916 persone tra il 1994 e il 2011. Ai volontari è stato chiesto di compilare un questionario indicando la loro abitudine di assumere o meno sonniferi e il tempo medio dedicato al sonno, e cioè meno di 4 ore al giorno, tra le 4 e le 6 ore, tra le 6 e le 8 ore, o più di 8 ore. Negli anni i volontari sono stati seguiti per valutare lo stato di salute. Quello che è emerso è che coloro che hanno l'abitudine di dormire tra le 6 e le 8 ore e di non assumere sonniferi hanno l'aspettativa di vita più lunga. Persone che invece dormono lo stesso numero di ore ma che hanno l'abitudine di prendere sonniferi hanno il 55% di probabilità in più di sviluppare malattie dall'esito infausto. In generale, chi prende regolarmente sonniferi per tutta la vita senza modificare questa abitudine arriva ad una riduzione media dell'aspettativa di vita di poco più di 5 anni. Questo valore aumenta in caso di giovane età della persona all'inizio del trattamento con sonniferi e di durata del sonno, in seguito all'assunzione di sonniferi, superiore alle 8 ore.
Per quanto riguarda i meccanismi con cui i sonniferi possono ridurre l'aspettativa di vita, è possibile ipotizzare un aumento di intontimento diurno, di cadute, soprattutto negli anziani, del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, neurodegenerazioni e degenerazioni cellulari. Tuttavia, le cause di quanto osservato non sono ancora state approfondite in modo chiaro.
Conclusioni e consigli degli esperti
Dormire è importante e l'insonnia è una condizione da prevenire e contrastare. Infatti, l'insonnia, se protratta nel tempo, peggiora la qualità della vita, aumenta l'irritabilità, la sonnolenza diurna, le infiammazioni, il rischio di incidenti, di sviluppare ipertensione, malattie del cuore e neurodegenerazioni. Tuttavia, occorre prestare attenzione e non rivolgersi subito ai sonniferi che, sicuramente, sono il rimedio più semplice, ma, come abbiamo visto, possono avere importanti ripercussioni sulla salute. Da qui l'importanza di agire prima sullo stile di vita, come suggeriscono gli esperti, cercando di coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, seguire una vita attiva ma evitando fatiche nelle ore serali, non assumere alimenti e bevande contenenti caffeina dal tardo pomeriggio in poi, evitare pasti abbondanti poche ore prima di andare a dormire, mantenere la stanza da letto buia e fresca e, in caso ci si debba svegliare per andare in bagno, accendere solo una piccola luce per non far credere al cervello che è ora di svegliarsi. Esistono poi gli oli essenziali da diffondere nella stanza o da versare su un fazzoletto vicino al cuscino, come la lavanda o la miscela data da lavanda, ylang ylang e bergamotto, studiata dalla scienza, che ne ha dimostrato l'utilità a migliorare la qualità del sonno, e disponibile anche nello shop dell'app con il nome Polvere di stelle. Esistono poi lo yoga e le tecniche di respirazione, che aiutano a liberare la mente dai pensieri ossessivi e dai problemi e favorire l'addormentamento. Infine, alcuni integratori e preparati erboristici, a base di melatonina, passiflora, melissa, luppolo, lavanda, fungo poria cocos e amarena possono anche venire in aiuto. In questo caso, però, rivolgiti sempre al tuo medico prima di iniziare un trattamento con questi rimedi per verificare la situazione personale ed evitare interazioni con farmaci.