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Kiwi, il frutto di lungo vita, ma non buttare la buccia!

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 27 maggio, 2021
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Kiwi, il frutto di lungo vita, ma non buttare la buccia!

Come mangi il kiwi? Probabilmente lo tagli a metà ed estrai la polpa con un cucchiaino buttando via la buccia… ebbene da oggi forse la buccia non la getterai più, anzi, la mangerai. Eh sì, perché la buccia del kiwi non solo è commestibile ma è anche una miniera di antiossidanti in quantità nettamente superiori alla polpa. Questo emerge da una recente ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Food and Nutrition Research [1].

Polpa e buccia del kiwi, come si è svolto l'esperimento

Il kiwi è considerato un frutto salutare, ricco di sostanze capaci di contrastare i radicali liberi, i batteri ma anche le degenerazioni cellulari. Eppure, la polpa non contiene nemmeno la metà di queste sostanze benefiche se la confrontiamo con la buccia. Proprio per comprendere la differenza tra la buccia e la polpa del kiwi, i ricercatori dello studio di cui parliamo oggi hanno elaborato un esperimento in cui hanno provveduto ad analizzare estratti di buccia e polpa di Actinidia chinensis, o golden kiwi. In particolare, questi estratti sono stati sottoposti a misure con lo spettrometro di massa, per rilevare la presenza e il tipo di antiossidanti, e sono stati posti a contatto con batteri del tipo Escherichia coli ma anche Listeria monocytogenes e Staphylococcus aureus, per testarne l'azione antibatterica, e con cellule del fegato malate per valutare le proprietà antitumorali.

Buccia e polpa a confronto

Quello che è emerso è che la buccia contiene quantità notevolmente superiori di antiossidanti rispetto alla polpa del kiwi, 12,8 mg di polifenoli e flavonoidi per grammo di buccia rispetto ai 2,7 mg per grammo di polpa.

Per quanto riguarda il tipo di antiossidanti, a prevalere sono risultati catechine, quercetina ed epigallocatechina. L'azione antibatterica è stata osservata sia per gli estratti di buccia che di polpa del kiwi, tuttavia, la buccia si è dimostrata più potente nell'inibire i batteri dei tre ceppi testati. Anche l'azione antitumorale è stata evidenziata in entrambi gli estratti ma con la differenza che, sul lungo termine, i polifenoli contenuti nella buccia del kiwi si sono dimostrati più efficaci nel contrastare le degenerazioni cellulari.

Non buttare la buccia del kiwi, conclusioni

Quindi, da oggi abbiamo un motivo in più per mangiare il kiwi, da solo o aggiunto a macedonie e yogurt. Ma senza buttare la buccia! Magari è possibile scegliere la varietà del golden kiwi, su cui del resto è stato anche eseguito l'esperimento, che presenta una buccia dal sapore più amabile e meno pelosa.

Fonti

[1] Alim et al, FNR, 2019
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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