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Kombucha, l’elisir della salute immortale

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 29 maggio, 2019
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Kombucha, l’elisir della salute immortale

Vitamine e sali minerali, azione digestiva, protettiva del microbiota, disintossicante e antiossidante, stimola il sistema immunitario, proprietà antifungine capaci di debellare i batteri del genere Candida

Kombucha è un tè fermentato e dolcificato di antichissima tradizione, pensa che le prime notizie di questa bevanda risalgono alla dinastia cinese Qin intorno al 250 a.C.. Per i cinesi era ed è un vero elisir di salute, considerato capace di equilibrare e proteggere i processi digestivi. Dalla Cina questa bevanda si è poi via via affermata in tutto il mondo e anche la scienza si sta interessando alle sue proprietà salutari.

Kombucha, cos’è e proprietà

Kombucha nasce dalla fermentazione del tè, in genere tè nero o tè verde, e zucchero ad opera di una coltura di batteri e lieviti, chiamata fungo o anche scoby, dall’inglese Symbiotic Colony of Bacteria and Yeast. Dopo circa 10 giorni la bevanda che si ottiene ha provate proprietà antiossidanti grazie alle sostanze contenute quali i polifenoli del tè, che aumentano in seguito alla fermentazione, vitamine, come la C e gruppo B, minerali, quali rame, ferro, manganese e zinco, e acidi organici come l’acido glucuronico dall’azione disintossicante (National Institutes of Health Database). Il kombucha risulta anche digestivo, aiuta il lavoro del fegato, contribuisce a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e glicemia oltre che essere antitumorale e capace di stimolare il sistema immunitario [1][2]. Queste proprietà derivano dall’azione benefica del kombucha sul microbiota, l’insieme dei batteri che vivono nell’intestino e dal cui stato di salute dipende anche quello del corpo. Infine, il kombucha svolge anche un’azione antimicrobica e antifungina dimostrandosi capace di contrastare anche batteri del genere Candida [3]. Esistono ricerche scientifiche [1] che testimoniano come sia possibile preparare un Kombucha anche dal tè rooibosh, in questo caso il risultato è una bevanda dalle proprietà simili al kombucha preparato con tè nero e verde e capace di mostrare un’interessante azione antiossidante volta a contrastare l’azione dei radicali liberi.

Kombucha, dove si trova e controindicazioni

Per quanto riguarda la preparazione, è possibile reperire nei negozi specializzati lo starter o SCOBY ma se non si è esperti è meglio acquistare il kobucha già pronto, più sicuro e con una quantità di alcool pari o inferiore allo 0,5%. Infatti, una preparazione non corretta può produrre un kombucha troppo fermentato o contaminato, con possibili effetti tossici, oppure che contenga troppo alcool, arrivando anche al 3%. In ogni caso, che il kombucha sia autoprodotto o acquistato, è meglio non esagerare con il suo consumo in quanto berne troppo potrebbe causare dolori addominali o aria nella pancia.

Per quanto riguarda il kombucha acquistato, leggi bene l’etichetta e assicurati che non contenga dolcificanti aggiunti o una quantità esagerata di zuccheri e calorie.

Fonti

[1] Gaggia et al, Nutrients, Nov 2018
[2] Kapp et al, Annals of Epidemiology, Feb 2019
[3] Battikh et al, Journal of Food Biochemistry, Jun 2012
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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