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L'alimentazione che contrasta l'emicrania

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 28 marzo, 2025

Cosa mangiare e cosa limitare per prevenire e contrastare l'emicrania e i suoi attacchi

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Alimenti che contrastano l'emicrania

Può l'emicrania dipendere anche da quello che mangiamo, o non mangiamo?

Sembra proprio di sì, sulla base delle più recenti ricerche nel settore.

Oggi parliamo di questo importantissimo argomento, partendo da uno studio pubblicato pochi giorni fa sulla rivista Frontiers in Nutrition da un team cinese [1].

1 Il problema dell'emicrania

L'emicrania è un problema che affligge più di 1 miliardo di persone nel mondo, con una prevalenza di donne rispetto agli uomini, che, comunque, non sono esclusi da questo disturbo.

L'emicrania può causare notevole disagio e problemi nella vita quotidiana.

Al giorno d'oggi esistono diversi trattamenti e medicinali per contrastare l'emicrania.

Tuttavia, dati i sempre presenti effetti collaterali legati all'assunzione di medicine, gli scienziati stanno cambiando approccio e valutando come l'assunzione di determinati nutrienti, attraverso l'alimentazione o integratori, possa ridurre il rischio di sviluppare emicrania e la frequenza degli attacchi stessi, in chi già ne soffre.

2 L'alimentazione che contrasta l'emicrania

Studi hanno osservato che la nostra alimentazione può influenzare il rischio di sviluppare o meno emicrania. In particolare, ecco cosa emerge [2][3][4]

  • Una dieta ricca di antiossidanti è protettiva e riduce il rischio di emicrania. Un'alimentazione di questo tipo include quindi un elevato apporto di verdura e frutta
  • Gli acidi grassi omega 3, contenuti nel pesce grasso, nei semi di lino, di chia, noci, olio di canapa, risultano protettivi. Risultati ancora migliori si osservano se, insieme all'aumento attraverso l'alimentazione o, ove necessario, integratori di omega 3, vengono limitati anche gli acidi grassi omega 6, contenuti per esempio nell'olio di girasole, di mais, nella carne
  • Non farsi mancare, tramite alimentazione bilanciata o, se necessario e su consiglio del medico, con integratori, le vitamine del gruppo B, il magnesio e la vitamina D. Questo aiuta a ridurre gli attacchi di emicrania. Per fare un esempio, ogni aumento nel sangue di 5ng/ml di vitamina D porta ad una riduzione del 22% della frequenza degli attacchi. Assumere 400 mg di riboflavina, o vitamina B2, per 3 mesi riduce del 50% gli attacchi di emicrania in più della metà delle persone
  • L'assunzione di probiotici, attraverso integratori o bevande specifiche, ancora meglio se combinati con alimenti che contengono prebiotici, come cipolla, aglio, porro, asparagi, legumi e cereali integrali, riduce gli attacchi di emicrania. Tuttavia sono ancora in corso studi per valutare quali ceppi di probiotici apportano benefici maggiori

3 Il ruolo del selenio

Il selenio è un antiossidante introdotto con l'alimentazione.

Ad oggi, non era noto il legame tra selenio ed emicrania. Ecco che entra in gioco lo studio cinese di cui parliamo oggi.

I ricercatori hanno analizzato i dati riguardanti alimentazione e salute di 9849 adulti, tutti sopra i 20 anni e partecipanti ad un grande programma di ricerca chiamato National Health and Nutrition Examination Survey tra il 1999 e il 2004.

Ecco cosa è emerso:

  • Un'assunzione maggiore di selenio attraverso l'alimentazione è associata ad una riduzione dell'emicrania
  • Questo ruolo protettivo del selenio si osserva soprattutto negli adulti tra i 20 e i 50 anni
  • Il selenio analizzato nello studio e valutato come benefico veniva dall'alimentazione. Isolando i casi in cui il selenio veniva invece da integratori non sono stati osservati benefici in termini di riduzione dell'emicrania

Come detto, quindi, il selenio che aiuta a ridurre e contrastare l'emicrania proviene dall'alimentazione. Fonti alimentari di selenio sono:

  • Noci del brasile, è sufficiente 1 noce per coprire il fabbisogno giornaliero
  • Carne rossa, pollame
  • uova
  • Pesce
  • Latticini
  • Cereali integrali

4 Conclusioni e avvertenze

Abbiamo visto che un'alimentazione bilanciata, che includa acidi grassi omega 3 e tenga sotto controllo l'apporto di acidi grassi omega 6, che sia ricca di vitamine, minerali e antiossidanti è protettiva per l'emicrania.

Abbiamo anche visto che il selenio è un nutriente da tenere in grande considerazione e che, soprattutto nella fascia di età 20-50 anni, se assunto in quantità adeguata può risultare di aiuto a ridurre l'emicrania.

Tuttavia, occorre prestare attenzione.

Quando questi nutrienti li assumiamo attraverso un'alimentazione bilanciata allora sono sicuri.

Il ricorso a integratori deve, invece, sempre essere valutato da un medico, che sappia indicare se effettivamente vi è una mancanza di un dato nutriente e la dose da assumere.

Infatti, gli integratori possono causare facilmente un eccesso di un certo nutriente e questo può risultare dannoso.

Per esempio, il selenio è un antiossidante, è neuroprotettivo, cardioprotettivo, antitumorale e, come abbiamo visto, aiuta a contrastare l'emicrania. Tuttavia, se preso in eccesso e sopra la dose raccomandata per lunghi periodi di tempo, cosa che capita in genere con integratori assunti senza valutare il reale fabbisogno, il selenio può persino aumentare il rischio di diabete tipo 2, unghie fragili, caduta dei capelli e problemi ai denti [5].

In più, lo studio ha anche osservato che il selenio introdotto attraverso integratori, e non attraverso la dieta, non ha gli stessi benefici del selenio assunto con l'alimentazione.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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