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La camminata della salute

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 22 settembre, 2022
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La camminata della salute

Quanto camminare per preservare la salute? C'è chi consiglia 5 chilometri al giorno, chi 10000 passi quotidiani, chi invece indica almeno 30 minuti di camminata per avere benefici. Oggi, finalmente, uno studio fa chiarezza e indica quanti passi fare per ridurre il rischio di demenza, di malattie cardiovascolari, di tumori e in generale di morte prematura.

Non solo, dallo studio emerge anche che la velocità alla quale camminiamo gioca un ruolo importante, a volte persino più del numero dei passi. Ma vediamo di capire meglio analizzando i risultati della ricerca apparsa pochi giorni fa sulla rivista JAMA Neurology grazie ad una collaborazione tra scienziati australiani e danesi [1].

Un grandissimo studio per capire i benefici della camminata

Gli scienziati si sono basati sui dati estratti dal database elaborato dal grande studio UK Biobank. In particolare, è stato possibile analizzare i dati di salute e stile di vita di 78500 volontari, tutti adulti tra i 40 e 79 anni. In questo modo, la ricerca risulta la più grande mai realizzata sull'efficacia della camminata per quanto riguarda la salute. A tutti i partecipanti allo studio è stato chiesto di indossare un dispositivo capace di tenere in memoria dati sulle loro camminate, il numero di passi eseguiti e la velocità delle camminate.

Non solo, per tutti i volontari, previo consenso, erano disponibili dati sulla salute, eventuali ricoveri e diagnosi nei 7 anni seguenti alla raccolta dei dati.

Quanti passi per ridurre il rischio di malattie

Dal confronto e dall'analisi di queste informazioni è emerso che ogni 2000 passi si riduce il rischio di morte prematura di circa il 10%. Questo fino a 10000 passi, poi non si registrano ulteriori benefici. Questa stessa associazione è stata osservata per quanto riguarda la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e tumore. 9800 passi al giorno è il numero di passi ottimale per ridurre il rischio di demenza del 50%. Ma ecco anche una buona notizia per chi è meno attivo. Anche meno della metà dei passi, circa 3800, ha mostrato di ridurre del 25% il rischio di sviluppare demenza. Ma benefici ancora maggiori, oltre a quelli riportati, si sono osservati sia per la salute del cuore, del cervello che dell'intero organismo, se la camminata viene svolta a passo svelto. In questo caso, l'azione protettiva diviene ancora maggiore.

Conclusioni

Quindi, è proprio il caso di dirlo, una camminata a passo svelto al giorno toglie il medico di torno. Camminare non è un'attività costosa, è invece molto piacevole, soprattutto se riusciamo a farlo in un ambiente naturale, come un parco o un bosco, e porta incredibili benefici che la scienza è riuscita a misurare in termini di numero di passi e percentuali di riduzione del rischio. Quindi, non si parla di credenze e di fatti senza validità scientifica, camminare fa proprio bene alla salute.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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