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La curcuma migliora la digestione e contrasta il colon irritabile e la colite

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 13 luglio, 2024

La curcuma può apportare importanti benefici a stomaco e intestino. Ecco le condizioni che possono trarre giovamento, gli altri benefici della curcuma, come si assume, avvertenze e controindicazioni

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Curcuma

I disturbi digestivi, come colite, colite ulcerosa, sindrome del colon irritabile e cattiva digestione, sono condizioni molto comuni. Si stima, infatti, che nel 2019 ben 300 milioni di europei si sono trovati a fare in conti con una di queste problematiche, con un peggioramento della qualità di vita.

La scienza è alla ricerca di sostanze naturali, sicure ed efficaci, per tenere sotto controllo e contrastare questi disturbi che interessano stomaco e intestino. Tra i diversi rimedi, la curcuma sta destando notevole interesse.

Come emerge dalla ricerca di oggi, la curcuma effettivamente è in grado di apportare benefici in caso di alcune problematiche che riguardano l'intestino. Ma vediamo di capire meglio basandoci sui dati di una grande ricerca pubblicata poche settimane fa sulla rivista Phytotherapy Research da un team canadese [1].

1 Curcuma per la salute gastrointestinale, ecco cosa afferma la scienza

Sono diversi gli studi dedicati all'effetto della curcuma su stomaco e intestino. Ma proprio perché tanti ed eterogenei tra loro si è reso necessario portare un po' di chiarezza. Questo è quello che ha fatto lo studio di cui parliamo oggi, analizzando ben 26 studi precedenti.

Quello che è emerso è che:

  • In caso di colite e malattie infiammatorie intestinali, come colite ulcerosa e morbo di Crohn, la curcuma risulta benefica, riducendo il rischio di ricadute e migliorando la qualità della vita. I risultati si sono osservati dopo 1-2 mesi di assunzione
  • In caso di sindrome del colon irritabile la curcuma risulta benefica, migliora i sintomi e la qualità della vita
  • In caso di dispepsia o cattiva digestione la curcuma abbinata al pepe nero è benefica, con un miglioramento della qualità della digestione e una riduzione della presenza del batterio Helicobacter pylori, responsabile della gastrite e dell'ulcera
  • In caso di disturbi gastrointestinali generici la curcuma ha mostrato di ridurli

2 Gli altri benefici della curcuma

La curcuma è conosciuta e usata da più di 4000 anni in Asia e nella medicina tradizionale cinese come rimedio per diverse problematiche, dall'asma a problemi di fegato. Al giorno d'oggi la scienza ha dimostrato in modo oggettivo i suoi benefici. In particolare, la curcuma risulta [2]:

  • Antinfiammatoria, utile a ridurre l'infiammazione cronica e a contrastare malattie di carattere infiammatorio come l'artrosi, dimostrandosi capace di ridurre il dolore e il ricorso a farmaci
  • Antiossidante
  • Antimicrobica
  • Capace di regolare il sistema immunitario
  • Epatoprotettiva, utile in caso di fegato grasso e capace di migliorare la funzionalità del fegato
  • Capace di proteggere i reni
  • Benefica per il cuore e antidiabetica
  • Antitumorale
  • Capace di proteggere il cervello, contribuendo a ridurre il rischio di neurodegenerazioni. Infatti, la curcuma riduce l'infiammazione, stimola la rimozione di aggregati di proteine tossici per il cervello e favorisce la neurogenesi

3 Come assumerla

La curcuma può essere assunta come spezia all'interno di un'alimentazione varia ed equilibrata, cosa che risulta sempre di gran lunga preferibile, o come integratore. In quest'ultimo caso occorre però valutare attentamente con il medico. Negli integratori, infatti, la curcuma è presente ad alto dosaggio e questo potrebbe causare effetti collaterali o interazioni con i farmaci in uso, come vedremo nel prossimo paragrafo.

Ora ci occuperemo della curcuma assunta come spezia.

In questo caso è necessario fare un'osservazione. Il principio attivo della curcuma, la curcumina, è poco disponibile per il nostro organismo non riuscendo a superare la barriera intestinale. Da qui la necessità di ricorrere a combinazioni con altri ingredienti per aumentarne la resistenza e la disponibilità. In base a studi, gli ingredienti che aiutano la curcumina a superare la barriera intestinale sono [3][4]:

Da qui la possibilità di inserire la curcuma come:

  • Condimento per l'insalata, da preparare con 1 cucchiaino di curcuma, una macinata di pepe nero e un filo d'olio evo o di lino
  • Golden milk, la bevanda preparata scaldando una tazza di latte con un cucchiaino di pasta di curcuma. Puoi trovare la ricetta spiegata passo passo nel link in fondo all'articolo

4 Avvertenze e controindicazioni

La curcuma è considerata generalmente sicura se assunta alle dosi che vengono raggiunte con un'alimentazione sana e varia, fino a 1-2 cucchiaini al giorno [5].

Alcune persone predisposte possono però sperimentare nausea o diarrea dopo l'assunzione di curcuma, soprattutto se ad alte dosi [6].

Non usare la curcuma se hai problemi alla cistifellea o ostruzioni alle vie biliari [5].

Chiedi consiglio al tuo medico, soprattutto se intendi ricorrere a integratori, in gravidanza e allattamento, se stai assumendo farmaci come anticoagulanti, antibiotici, antinfiammatori, chemioterapici e farmaci per il diabete [5].

Sospendi la curcuma qualche settimana prima di un intervento chirurgico.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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