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La fase REM del sonno regola l’appetito e il comportamento alimentare

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 13 agosto, 2020
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La fase REM del sonno regola l’appetito e il comportamento alimentare

Per la salute e il benessere la quantità del sonno è essenziale, ma un ruolo molto importante viene giocato anche dalla qualità del sonno, soprattutto per quanto riguarda i meccanismi che regolano l’appetito e il comportamento alimentare. Questo è quanto emerge da una recente ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista PNAS, Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, da un team dell’università di Berna [1].

Quando dormiamo attraversiamo diverse fasi tra cui la famosa fase REM, o rapid eye movement. La fase REM è un particolare momento del sonno durante il quale avviene la maggior parte dei sogni.

Non solo, durante la fase REM alcune aree del cervello mostrano un’alta attività elettrica. Tra queste aree che mostrano una maggiore attivazione c’è l’ipotalamo, la parte del cervello coinvolta in azioni quali la memorizzazione o il controllo della temperatura corporea.

Non solo, quando si è svegli l’ipotalamo gestisce l’appetito e il consumo di cibo.

Pertanto, nella ricerca in esame, gli scienziati hanno provato a capire come l’attivazione dei neuroni dell’ipotalamo durante la fase REM possa poi avere ripercussioni sul comportamento durante il giorno. Per comprendere questo, i ricercatori hanno provato a sopprimere l’attività di questi neuroni durante il sonno con una tecnica chiamata optogenetica. In particolare, sono stati usati impulsi di luce per spegnere l’attività dei neuroni dell’ipotolamo durante la fase REM nei topolini. Come risultato, durante il giorno i topolini presentavano un comportamento alimentare alterato e consumavano meno cibo.

Pertanto, per garantire un appetito normale e un comportamento alimentare sano il sonno è essenziale, sia in quantità che in qualità, cercando il più possibile di mantenere stabili gli orari a cui si va a dormire e a cui ci si sveglia, preferire una dieta sana che non appesantisca la digestione ed evitare attività impegnative nelle ore serali.

Fonti

[1] Oesch et al, PNAS, 2020
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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