La merenda che tiene alla larga la depressione

Per ridurre il rischio di sviluppare la depressione il rimedio migliore è… mangiare una porzione di frutta a guscio come noci, mandorle e anacardi! Questa gustosa notizia arriva da una ricerca di recentissima pubblicazione apparsa sulla rivista Clinical Nutrition e condotta da un team spagnolo ^[1].

La frutta a guscio riduce il rischio di depressione, lo studio

Gli scienziati hanno reclutato 13500 volontari, tutti adulti tra i 37 e i 73 anni e in salute. Nessuno dei partecipanti allo studio, all'inizio della ricerca, aveva la depressione né prendeva farmaci per contrastarla. Attraverso un questionario i volontari hanno indicato la loro assunzione giornaliera di frutta a guscio. Dopo 5 anni, i volontari sono stati richiamati per verificare la presenza o meno di depressione.

Ebbene, coloro che avevano indicato nel questionario di consumare ogni giorno almeno 30 grammi di frutta a guscio avevano anche un rischio del 17% inferiore di aver sviluppato depressione in questi 5 anni. L'azione protettiva delle noci è risultata perfino maggiore in caso di persone che, in aggiunta al consumo di noci, seguivano anche uno stile di vita salutare, con un maggiore controllo del peso corporeo, una dieta sana e bilanciata e una moderata attività fisica.

Conclusioni

Lo studio è molto interessante e ampio e mostra chiaramente l'azione protettiva fornita da 30 grammi di frutta a guscio al giorno allo scopo di contrastare la depressione. Tuttavia, lo studio non ha indicato il meccanismo con cui noci e altra frutta a guscio riescono a ridurre il rischio di depressione e altra ricerca seguirà per colmare questa lacuna, anche se è stato ipotizzato che siano alcuni nutrienti contenuti in questi alimenti, come omega 3, vitamine e magnesio, a conferire queste proprietà. Al momento, sappiamo che uno snack di metà mattina composto da 30 grammi di frutta a guscio, come mandorle, nocciole, anacardi, pistacchi e arachidi, è una delle scelte più sane che ci siano, capace di apportare nutrienti, contrastare gli attacchi di fame, tenere sotto controllo la glicemia e, da oggi, sappiamo anche che può supportare l'umore e ridurre il rischio di depressione.

Fonti