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La vitamina A assunta con l'alimentazione protegge il cuore

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 28 ottobre, 2024

Consumare alimenti contenenti vitamina A protegge il cuore e riduce il rischio cardiovascolare. Vediamo i benefici della vitamina A, quali sono le fonti alimentari e le principali avvertenze

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Alimenti contenenti vitamina A

Alimentarsi in modo sano è la chiave di lunga vita. Dai cibi, infatti, il corpo può trarre quei nutrienti indispensabili per contrastare infiammazioni e radicali liberi, per supportare i processi biologici, per ricavare l'energia che serve per il suo funzionamento.

Tuttavia, l'alimentazione non dovrebbe essere solo sana, ma anche varia. La varietà è infatti indispensabile per garantirsi un apporto di tutti i nutrienti necessari. Come la vitamina A.

Oggi parliamo proprio degli importanti benefici di questa vitamina e lo faremo grazie ad una recentissima ricerca appena pubblicata sulla rivista Frontiers in Nutrition da un team cinese [1].

1 Vitamina A e cuore

Gli scienziati hanno reclutato 26.449 adulti, età media 50 anni.

Ai volontari è stato chiesto di compilare questionari indicando le loro abitudini alimentari, in modo da stimare l'apporto di vitamina A con l'alimentazione. Poi, tutti i partecipanti allo studio sono anche stati intervistati da medici per comprendere se potevano avere o meno una condizione chiamata malattia coronarica.

La malattia coronarica è la forma più comune di malattia cardiaca e consiste in un restringimento delle arterie con un'alterazione del flusso sanguigno. La malattia coronarica aumenta il rischio di eventi cardiovascolari.

La malattia coronarica si contrasta con lo stile di vita, evitando il fumo, l'alcol e la sedentarietà, cercando di tenere sotto controllo glicemia, pressione e colesterolo, ma anche attraverso l'alimentazione.

Quello che è emerso dalla ricerca è che:

  • Coloro che hanno l'abitudine di consumare più alimenti contenenti vitamina A hanno anche un rischio minore di sviluppare malattia coronarica rispetto a chi ne consuma meno
  • Ogni aumento di vitamina A con l'alimentazione è associato ad una riduzione di più del 20% del rischio di sviluppare malattia coronarica
  • Questo beneficio si è osservato soprattutto nelle donne

2 Altri benefici

La vitamina A è una vitamina liposolubile che gioca un ruolo essenziale in diversi processi biologici:

  • È coinvolta nella comunicazione tra cellule e nei processi di difesa contro i patogeni
  • È cruciale per la vista, essendo una componente della rodopsina, la proteina sensibile alla luce che si trova nella retina e che risponde quando un fascio luminoso entra nell'occhio
  • Contrasta le degenerazioni cellulari

3 Fonti alimentari

La vitamina A si presenta in due forme [2]:

  • Retinolo, in questa forma si trova negli alimenti di origine animale, come latticini, uova, pesce. Il corpo assorbe dal 75 al 100% di retinolo
  • provitamina A, come beta carotene, alfa carotene e beta criptoxantina, contenuta negli alimenti di origine vegetale e che viene convertita in vitamina A nel corpo. Il corpo assorbe dal 10 al 30% di beta carotene. La cottura aumenta la disponibilità di beta carotene, e così di vitamina A

Ecco una piccola lista per far capire quali sono le migliori fonti di vitamina A da assumere con la dieta:

  • Patate dolci, 1, cotta con la buccia, 156% del fabbisogno giornaliero di vitamina A
  • Spinaci, surgelati e poi cotti, 150 grammi, 64% del fabbisogno giornaliero di vitamina A
  • Carote crude, 25 grammi, 51% del fabbisogno giornaliero
  • Aringhe, in salamoia, 85 grammi, 24% del fabbisogno giornaliero
  • Gelato alla vaniglia, 100 grammi, 21% del fabbisogno giornaliero
  • Melone, 85 grammi, 15% del fabbisogno giornaliero
  • Ricotta, 125 grammi, 15% del fabbisogno giornaliero
  • Mango, 1, 12% del fabbisogno giornaliero
  • Uova, 1, sodo, 8% del fabbisogno giornaliero

4 Avvertenze

Nella ricerca si fa chiaro riferimento alla vitamina A assunta con l'alimentazione e non attraverso integratori [2].

Chiaramente, è anche possibile assumere questa vitamina con integratori ma è essenziale, prima, rivolgersi sempre al proprio medico che valuti la reale necessità di dover ricorrere a integratori. Infatti, la vitamina A è liposolubile e quindi il corpo la può immagazzinare nel fegato, dove tende ad accumularsi. Un eccesso di vitamina A, assunta a dosi elevate per un periodo di tempo prolungato, può causare problemi al fegato, alla pelle, ai muscoli e un senso di affaticamento.

Non prendere integratori di vitamina A in gravidanza ed allattamento in quanto possono danneggiare il bambino.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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