L'aceto contrasta la glicemia alta, l'ipertensione e i valori elevati di colesterolo
Ecco i più importanti benefici dell'aceto sulla base di recenti ricerche scientifiche. Come vedremo, l'aceto, se assunto in moderazione, può essere un condimento salutare, antinfiammatorio, utile contro ipertensione e diabete. Vedremo anche quanto aceto assumere al giorno e quali tipo di aceto preferire.

L'aceto è più di un condimento. L'aceto, se assunto in moderazione, può aiutarci anche a tenere sotto controllo o a contrastare alcune condizioni, come la pressione alta e la glicemia elevata. Questo emerge da due recentissime ricerche scientifiche di cui parliamo oggi.
Aceto contro la glicemia elevata
La prima ricerca è stata pubblicata sulla rivista Frontiers in clinical diabetes and healthcare da un team iraniano [1]. Gli scienziati hanno reclutato 80 volontari, tutti adulti e con una diagnosi di diabete tipo 2. I partecipanti allo studio sono stati divisi in due gruppi. Il primo gruppo ha assunto ogni giorno per 2 mesi 30 ml, e cioè circa 2 cucchiai, di aceto di mele. Il secondo gruppo è stato tenuto come controllo. Al termine dello studio coloro che avevano assunto l'aceto di mele presentavano una riduzione della glicemia a digiuno e dell'emoglobina glicata, che è un indicatore di come la glicemia viene tenuta sotto controllo nei mesi precedenti all'esame del sangue. Valori aumentati di emoglobina glicata indicano che negli ultimi mesi la glicemia è stata elevata.
Non solo, in seguito all'assunzione di aceto di mele sono risultati diminuiti anche il colesterolo totale e il colesterolo cattivo LDL e si è osservata una tendenza alla diminuzione della pressione sanguigna.
Aceto e ipertensione
La seconda ricerca è stata pubblicata sulla rivista Complementary Therapies in medicine da un team iraniano [2]. Lo studio si è focalizzato sulle proprietà anti ipertensive dell'aceto. Per dimostrarle, gli scienziati hanno analizzato i risultati di studi precedenti per un totale di 300 individui coinvolti. Quello che è emerso è che, effettivamente, l'assunzione di aceto aiuta a ridurre la pressione sanguigna. 30 ml al giorno di aceto possono portare ad una riduzione media di poco più di 3 mmHg sia per quanto riguarda la pressione sanguigna massima che minima. Il tempo di assunzione dell'aceto è stato, per tutti gli studi analizzati, di due o tre mesi. Forse, a prima vista, una riduzione media di poco più di 3 mmHg può sembrare poco, ma occorre osservare anche che la maggior parte dei farmaci contro la pressione la riduce in media di 10 mmHg o anche molto meno. Con questo non vogliamo dire che se il medico ha prescritto i farmaci contro l'ipertensione possiamo non prenderli e optare per l'aceto, ma unicamente che l'aceto è uno degli alleati che contribuiscono a tenere la pressione sanguigna sotto controllo. Poi, è importante sottolineare che già una riduzione di 2 mmHg nella pressione minima porta ad una riduzione del 17% del rischio di sviluppare ipertensione, se non ancora presente, e ad una riduzione del 6% del rischio di sviluppare la malattia arteriosa coronarica.
Aceto, quanto assumerne e avvertenze
L'aceto aiuta quindi a tenere sotto controllo la glicemia e la pressione sanguigna, oltre che il colesterolo. Si ritiene che queste proprietà siano da ricondursi al suo contenuto in acido acetico, acidi organici come acido malico, citrico e tartarico, vitamine, minerali e catechine. In ogni caso, l'importante è non eccedere con la quantità e non superare 1-2 cucchiai di aceto al giorno. Una quantità eccessiva di aceto può causare disturbi di stomaco, alterare i livelli di potassio e rovinare lo smalto dei denti. Questi effetti però si riconducono all'ingestione di elevate quantità di aceto, anche un bicchiere, ogni giorno per lunghi periodi di tempo. Come sempre, la moderazione è la chiave.
Quel aceto è il migliore?
Il modo più semplice e sano per condire l'insalata, le verdure di contorno o ancora i legumi è usare olio evo e aceto. Certo, poi possiamo aggiungere erbe, spezie e succo di limone, ma questa è la base per insaporire i piatti, evitare il sale e guadagnarci in salute. Ma quale aceto utilizzare? Ogni aceto sviluppa le sue caratteristiche che lo rendono unico, quindi una buona scelta può essere quella di variare ogni tanto, tenendo in considerazione che gli aceti della frutta sono stati molto studiati per la loro capacità di contrastare l'infiammazione cronica [3]. Poi, andando più in dettaglio, l'aceto di mele, che è una fonte di antiossidanti, ha un impatto definito insuperabile quando si tratta di aiutare a tenere sotto controllo la glicemia in caso di diabete tipo 2. L'aceto di datteri ha mostrato di migliorare il colesterolo e l'infiammazione in caso di ipercolesterolemia. L'aceto di melagrana aiuta a ridurre l'accumulo di grasso in caso di sovrappeso e obesità. L'aceto ottenuto dall'uva è antiossidante.