L'alimentazione che protegge il cervello e contrasta ansia, stress e depressione
Un'alimentazione bilanciata è la migliore quando si tratta di proteggere il cervello dalle neurodegenerazioni e di ridurre il rischio di ansia, depressione, insonnia e stress. Vediamo cosa si intende per alimentazione bilanciata e quali sono gli errori da evitare, possibilmente, per migliorare l'umore e la funzionalità cognitiva

Dimmi cosa mangi e ti dirò come sta il tuo cervello!
Come emerge da una recentissima ricerca scientifica, pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Mental Health da un gruppo di scienziati provenienti da Regno Unito e Cina, il tipo di alimentazione che seguiamo gioca un ruolo essenziale nello sviluppo del cervello e nella sua funzionalità
1 Cosa mangiare per proteggere il cervello e contrastare l'ansia, ecco cosa afferma lo studio
Lo studio è molto vasto e ha coinvolto 181 990 persone, tutte presenti nel UK Biobank, che è un grande database che raccoglie informazione su salute, alimentazione e stile di vita di oltre mezzo milione di cittadini del Regno Unito. I partecipanti allo studio sono stati divisi in quattro gruppi, in base alle loro preferenze alimentari:
- Gruppo 1, ridotto o assente consumo di amidacei, come cereali, patate, pasta, pane e riso
- Gruppo 2, elevato consumo di frutta e verdura a scapito di proteine
- Gruppo 3, elevato consumo di proteine e snacks e basso apporto di frutta e verdura
- Gruppo 4, alimentazione bilanciata che include tutte le categorie di nutrienti
Quello che è emerso è che coloro che seguono un'alimentazione bilanciata presentano una salute mentale migliore, così come una migliore funzionalità cognitiva rispetto agli altri gruppi. Queste persone hanno anche un rischio inferiore di sviluppare in futuro problematiche come ansia, stress o depressione.
In base alla ricerca, è anche emerso che coloro che appartengono al gruppo 3, quello che prevede di consumare molte proteine ma poche fibre, hanno, rispetto a coloro che seguono una dieta bilanciata, un volume più piccolo di materia grigia in una particolare regione cerebrale, chiamata circonvoluzione postcentrale, che gestisce la percezione del corpo e il suo movimento nell'ambiente. Non solo, queste persone presentano anche un aumento dell'infiammazione e un livello più basso di benessere fisico e mentale, con un rischio maggiore di sperimentare ansia, depressione o ictus.
Coloro che prediligono frutta e verdura a scapito di proteine, appartenenti cioè al gruppo 2, sono risultati più suscettibili all'ansia, alla depressione e allo stress mentale.
Coloro che evitano il consumo di amidacei, appartenenti al gruppo 1, hanno un rischio maggiore di sviluppare ictus, ma anche ansia e disordini alimentari rispetto al gruppo 4.
2 Un'alimentazione bilanciata protegge il cervello, conclusioni
Pertanto, quello che emerge dalla ricerca, è che per preservare e proteggere la salute del cervello è importante seguire un'alimentazione bilanciata.
Apportare al corpo tutti i nutrienti di cui ha bisogno è essenziale per supportare il microbiota intestinale. E un microbiota in salute non ha effetti benefici solo sulla digestione, ma anche su altri organi del corpo, anche molto distanti, come, appunto, il cervello.
3 Alimentazione e cervello, altre informazioni da studi precedenti
Questo studio è l'ultimo in ordine di tempo che mostra quanto sia importante cercare di seguire un'alimentazione varia e sana, senza eccessi, per la salute del cervello. Per esempio, in base a studi precedenti, è emerso che non bisogna mai dimenticare le proteine, in quanto questi nutrienti potenziano la funzionalità cognitiva.
Invece, un consumo elevato di carboidrati semplici come gli zuccheri può causare una ridotta performance cognitiva, mente un eccesso di acidi grassi saturi, come quelli contenuti nel burro, nel lardo, nei salumi e panna, porta ad una riduzione nella memoria e nella capacità di apprendimento.
Un'alimentazione poco salutare, ricca di zuccheri e grassi, aumenta il rischio di malattie come depressione, ansia, insonnia e Alzheimer.
Invece, una dieta come la dieta mediterranea, considerata bilanciata, è associata ad una riduzione del rischio di sviluppare Alzheimer e Parkinson. Non solo, la dieta Mediterranea è associata ad una minore riduzione del volume cerebrale man mano che gli anni passano, mentre si osserva un aumento del volume cerebrale in aree del cervello considerate chiave, in quanto gestiscono la memoria e sono anche le prime ad essere colpite in caso di deterioramento cognitivo e Alzheimer, come la corteccia entorinale e la corteccia cingolata posteriore.
