Lavaggi nasali e infezione da ameba
I lavaggi nasali sono una pratica benefica per liberare il naso da inquinanti, patogeni e allergeni. Tuttavia i lavaggi nasali vanno eseguite con le dovute precauzioni evitando l'acqua di rubinetto non sterilizzata. Vediamo perché questa raccomandazione e quali sono i consigli per eseguire i lavaggi nasali in modo sicuro

L'allarme arriva dall'America ma ha già spinto gli esperti di tutto il mondo, anche nostrani, a prendere posizione. L'attenzione è focalizzata sulla pratica, molto comune, dei lavaggi nasali. I lavaggi nasali prevedono di sciacquare le cavità nasali facendo passare un liquido, che dovrebbe essere sterile, attraverso le narici. Il punto è che, se questi lavaggi nasali vengono eseguiti con acqua di rubinetto non sterile, può aumentare il rischio di infezioni, in rari casi anche molto gravi. Vediamo quindi di capire esattamente cosa è accaduto, in cosa consiste il rischio per la nostra salute e cosa possiamo fare per proteggerci.
Il rischio dei lavaggi nasali, casi di infezione da ameba
Uno studio recentissimo, pubblicato pochi giorni fa da parte del CDC, o Centers for Disease Control and Prevention, ha mostrato che usare l'acqua di rubinetto non sterile per eseguire i lavaggi nasali aumenta il rischio di infezioni, rare ma severe (Haston et al, CDC, April 2024). Lo studio ha analizzato 10 casi di pazienti che, negli ultimi dieci anni, hanno sviluppato un'infezione causata dall'ameba Acanthamoeba dopo aver eseguito lavaggi nasali. L'ameba Acanthamoeba non è l'ameba mangia cervello o Naegleria fowleri di cui si è già sentito parlare, sempre in relazione a lavaggi nasali o anche a bagni in laghi contaminati. Si tratta in ogni caso di un organismo molto dannoso e conosciuto come una delle cause della cheratite agli occhi. Nelle persone studiate l'infezione da ameba ha causato malattie della pelle, rinosinusite, encefalite granulomatosa amebica, che è un'infezione del sistema nervoso centrale, e osteomielite, che è un'infezione dell'osso. 7 delle persone coinvolte sono sopravvissute all'infezione. Le persone coinvolte avevano tutte un sistema immunitario molto indebolito per condizioni pregresse, come trapianti, infezione da HIV, tumori o malattie renali. È stato possibile osservare che tutte queste persone avevano l'abitudine di praticare da diverso tempo lavaggi nasali con la neti pot, uno speciale recipiente ideato proprio per questi lavaggi. La maggior parte usava acqua di rubinetto non sterile o, pur usando acqua sterile, lavavano poi la neti pot sotto acqua di rubinetto.
Lavaggi nasali, fanno bene o fanno male?
Dopo la pubblicazione di questi risultati, gli esperti si sono divisi tra chi ha subito lanciato l'allarme e chi ha invece minimizzato il rischio. Dove sta la verità? Come sempre, nel mezzo. I lavaggi nasali sono sicuramente utili. Come dimostrato da studi scientifici, questi lavaggi aiutano, attraverso diversi meccanismi, a prendersi cura delle mucose respiratorie, ammorbidendo secrezioni dense, riducendo l'infiammazione attraverso l'allontanamento di sostanze pro infiammatorie come l'istamina e stimolando i processi di clearance nasale, che sono i processi naturali con cui le mucose si liberano dei patogeni. In generale, questo può apportare benefici a chi soffre di sinusite, rinite e allergie. Tuttavia, i lavaggi nasali vanno eseguiti con soluzioni sterili e non con acqua di rubinetto. Certo, è possibile affermare senza pericolo di sbagliare che le amebe oggetto dello studio causano un'infezione rara e soprattutto in persone con sistema immunitario compromesso e che, in ogni caso, anche tra queste persone i casi di infezione sono rari. Ma vale la pena rischiare? Lo studio vuole sottolineare che l'acqua di rubinetto va bene da bere ma non per pulire o disinfettare zone del corpo delicate come le cavità nasali.
Lavaggi nasali, come eseguirli in sicurezza
Pertanto, eseguire lavaggi nasali è sicuramente una pratica di grande utilità. Ma va fatta con i dovuti accorgimenti. L'acqua usata per le irrigazioni delle cavità nasali deve essere sterile. Quindi, è possibile acquistare in farmacia prodotti dedicati, come acqua distillata o soluzioni saline isotoniche o ipertoniche. In alternativa, è possibile usare l'acqua di rubinetto ma solo dopo averla sterilizzata attraverso la bollitura. L'acqua va portata all'ebollizione e lasciata bollire a pieno ritmo, non sobbollire, per 1 minuto, 3 minuti se ci troviamo ad altitudini superiori a 1980 metri [1]. L'acqua va quindi lasciata raffreddare e quando è a temperatura ambiente può essere usata per lavaggi nasali. Va detto che, in base a studi, l'uso di soluzioni ipertoniche è risultato più efficace rispetto ad altre soluzioni quando si tratta di stimolare la capacità delle mucose nasali di liberarsi da batteri e patogeni [2].
Acqua di rubinetto, attenzione anche alle lenti a contatto
Un'altra considerazione che emerge dallo studio è la seguente. L'ameba è responsabile anche di infezioni più comuni chiamate cheratiti e che possono mettere a serio rischio la vista. Questo si osserva soprattutto nei portatori di lenti a contatto che tendono a pulire la lente sotto l'acqua corrente.
Non solo, una pratica scorretta per gli stessi motivi è anche indossare le lenti a contatto quando si sta facendo il bagno, anche in piscine o corsi d'acqua, o la doccia. Dopo quello che abbiamo visto si capisce che queste non sono abitudini corrette. Da qui l'importanza di usare liquidi dedicati e di togliere le lenti a contatto sotto la doccia o quando si fa il bagno.