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Magnesio, cos'è, a cosa serve e dove è contenuto

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 27 agosto, 2023
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Magnesio, cos'è, a cosa serve e dove è contenuto

Il magnesio è coinvolto in più di 300 diversi processi nel nostro corpo e influenza l'umore, il sonno, il funzionamento di cuore e muscoli. Vediamo a cosa serve esattamente il magnesio, a cosa può portare una sua carenza e come evitarla

Il magnesio è cruciale per il benessere del nostro organismo. Ma a cosa serve esattamente? E cosa possiamo fare noi per garantirci una quantità adeguata di magnesio? Proviamo a rispondere a queste e ad altre domande sul magnesio, approfondendo anche un argomento che sta prendendo molto piede negli ultimi tempi, e cioè l'applicazione sulla pelle di prodotti contenenti magnesio.

Magnesio, cos'è e a cosa serve

Il magnesio è il quarto minerale più comune nel corpo umano e partecipa a più di 300 diversi processi. Per esempio, il magnesio gioca un ruolo nella contrazione muscolare, ma anche nell'attività nei neuroni, nel rilascio dei neurotrasmettitori e nella regolazione del ritmo cardiaco.

Non solo, il magnesio partecipa al trasporto di potassio e calcio attraverso la membrana cellulare e interviene nei processi che portano all'utilizzo dell'energia da parte della cellula, oltre che regolare il ciclo di vita della cellula stessa [1]. In base a studi recenti, il magnesio interviene anche nella risposta del nostro sistema immunitario. Infatti, le cellule T, che sono globuli bianchi del sistema immunitario, necessitano di un adeguato livello di magnesio per potersi attivare e rilevare ed eliminare cellule malate, virus a batteri.

In più, il magnesio partecipa alla sintesi e distribuzione della vitamina D, che a sua volta è coinvolta nella risposta immunitaria contro i patogeni [2]. Degno di nota il fatto che il magnesio può aumentare l'azione di alcune sostanze antitumorali, come la vitamina C [2].

Carenza di magnesio, cause e conseguenze

Un'alimentazione povera e poco varia così come un malassorbimento intestinale, ma anche diarrea cronica, abuso di alcolici, l'uso di farmaci come i diuretici, gli antiacidi e alcuni antibiotici, e il fumo di sigaretta, possono causare una carenza di magnesio. Anche gli anni che passano possono indurre una riduzione di magnesio, che può arrivare fino al 30% [3]. Una carenza di magnesio può risultare in una sensazione di affaticamento e debolezza, oltre che peggiorare l'asma nelle persone predisposte [1].

Non solo, una carenza di magnesio aumenta l'infiammazione cronica che a sua volta indebolisce il sistema immunitario [2]. Una carenza di magnesio è anche associata ad un peggioramento dei sintomi della sindrome premestruale, mentre l'assunzione di magnesio ha mostrato di ridurre questi sintomi dal momento che il magnesio agisce controllando la stimolazione neuromuscolare [4]. Da non dimenticare che bassi valori di magnesio sono associati anche a mal di testa ed emicranie, ipertensione e diabete tipo 2, ansia e insonnia [5].

Magnesio, fonti alimentari

Le principali fonti alimentari di magnesio sono i vegetali a foglia verde, come la lattuga e gli spinaci, il pesce, i legumi, la frutta secca come mandorle, noci cashew, noci del Brasile e arachidi, ma anche i cereali integrali, come il riso integrale e il miglio, e il cacao [1]. Azioni come la bollitura di vegetali ricchi di magnesio o la lavorazione di alimenti contenenti questo minerale portano ad una perdita di magnesio. Secondo stime recenti, l'alimentazione di tipo occidentale, poco varia e ricca di alimenti raffinati, non permette di raggiungere il fabbisogno giornaliero di magnesio, che per un adulto è di 4,5 mg per chilo di peso [2].

Magnesio e integratori, rischi e avvertenze

In generale, è sempre preferibile assumere il magnesio, come gli altri nutrienti, attraverso l'alimentazione, che è il modo più sicuro e che mette al riparo dal rischio di sovradosaggio. A volte, però, può essere necessario ricorrere a integratori orali, come in caso di sindrome premestruale o in caso di carenza accertata del minerale o negli anziani con problemi di insonnia. Infatti, studi hanno osservato che l'assunzione di 500 mg di magnesio, ogni giorno per 2 mesi, ha migliorato la qualità del sonno e ridotto il tempo richiesto ad addormentarsi [6]. Qualora si scelga di ricorrere a integratori, però, occorre prestare attenzione e chiedere consiglio al medico di fiducia per valutare la propria situazione personale e la reale necessità ed evitare un sovradosaggio. Infatti, anche un'assunzione eccessiva di magnesio può risultare dannosa, con conseguenze come nausea, vomito, ipotensione, problemi respiratori e dolori addominali [1]. Un dosaggio eccessivo si può raggiungere assumendo una quantità troppo alta di integratore ma anche se si ha un malfunzionamento dei reni, che fanno fatica a eliminare il magnesio in eccesso che può così portare a tossicità. Per questa ragione è importante fare sempre riferimento al proprio medico di fiducia.

Magnesio per via topica, solo mito o realtà?

Negli ultimi anni si fa un gran parlare della possibilità di assumere il magnesio in un modo diverso, anziché oralmente attraverso applicazioni di creme e spray contenenti magnesio. Secondo quanto affermato, l'uso di creme a base di magnesio permetterebbe un migliore assorbimento di magnesio e meno effetti collaterali rispetto a quando il minerale viene assunto attraverso l'alimentazione. In effetti, il magnesio è in grado di superare il derma e raggiungere il sistema linfatico e da qui il sistema circolatorio, aumentando così la quantità di magnesio e bypassando il tratto gastrointestinale. Tuttavia, allo stato attuale, l'uso del magnesio per via topica non ha ancora una solida base scientifica. Occorrono infatti studi più grandi per poter verificarne l'azione, l'efficacia e la sicurezza, anche sul lungo periodo e con dosi maggiori [7][8][9]. Per il momento, esistono pochi studi al riguardo che sembrerebbero indicare che è possibile ricorrere a questa forma di magnesio. In particolare, uno studio di qualche anno, che tuttavia non risulta essere pubblicato nella sua interezza, mostra che l'applicazione topica di magnesio riequilibra i valori di magnesio in caso di carenza di questo minerale già dopo 1 mese, contro i 4 mesi dell'assunzione orale [7]. Altri studi sono davvero troppo piccoli, coinvolgendo non più di 20 persone, per poter affermare con sicurezza che il magnesio per via topica è efficace [7]. Occorre quindi attendere la scienza e aspettare che vengano pubblicati i risultati di studi più ampi.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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