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Magnesio, ultime dalla scienza, benefici e avvertenze

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 16 agosto, 2024

Novità dalla scienza, ecco i benefici e le controindicazioni del magnesio che emergono dalle più recenti ricerche scientifiche.

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Alimenti contenenti magnesio

Il magnesio è uno dei minerali che più comunemente si assumono sotto forma integratori. Ed è anche il minerale di cui si parla più spesso, associato alla salute, per esempio quando vogliamo contrastare i crampi, le mestruazioni dolorose o condizioni di debolezza per aver sudato troppo.

Ma i benefici del magnesio non si fermano qui. Oggi parliamo degli ultimi risultati emersi da studi scientifici, sia per quanto riguarda i benefici del magnesio che le sue avvertenze e controindicazioni. Ecco cosa è stato osservato dai ricercatori.

1 Per la salute femminile

Il magnesio è utile alla salute femminile. Ma non solo per alleviare i crampi mestruali, come starai già pensando.

Infatti, il magnesio risulta utile a prevenire e contrastare la malattia infiammatoria pelvica.

Questa malattia è un'infezione batterica che colpisce l'apparato genitale femminile a causa della risalita di batteri nell'utero, nelle tube di Falloppio, nelle ovaie e nel peritoneo. Nella maggior parte dei casi la malattia infiammatoria pelvica è asintomatica ma, quando si presenta con sintomi, causa dolore al basso ventre, difficoltà nella minzione, perdite e febbre. Se non opportunamente trattata e, soprattutto, se ricorrente, la malattia infiammatoria pelvica può portare a complicanze, come gravidanza extrauterina, infertilità o dolore persistente.

I batteri a trasmissione sessuale ne sono i principali responsabili, e questo dovrebbe far riflettere sull'importanza della protezione personale come primo presidio per contrastare questa malattia.

Oltre a questo, però, anche l'alimentazione gioca un ruolo per conferire più forza al corpo contro le minacce esterne.

In particolare, si ritiene che il magnesio, che possiamo assumere con i cibi o con integratori, possa aiutare a contrastare le malattie infiammatorie.

Proprio per testare questa ipotesi alcuni ricercatori cinesi hanno condotto uno studio pubblicato pochi giorni fa sulla rivista Frontiers in Nutrition [1]. Gli scienziati hanno reclutato più di 3000 donne, tutte tra i 20 e i 59 anni di età. Analizzando il magnesio assunto e lo stato di salute è emerso che:

  • L'assunzione di adeguate quantità di magnesio riduce il rischio di malattia infiammatoria pelvica. Questa riduzione del rischio può arrivare anche al 60% tra chi presenta i più alti valori di magnesio
  • I benefici maggiori si sono osservati nelle persone più anziane
  • Si ritiene che il magnesio sia in grado di rinforzare il sistema immunitario rendendolo maggiormente efficace quando si tratta di contrastare le minacce batteriche
  • Come indicato dagli autori dello studio, è quindi importante, anche per la salute femminile come è stato appena dimostrato, seguire le linee guida che riportano un fabbisogno giornaliero di magnesio pari a 300 mg. Questo si può ottenere con integratori, dopo averne discusso con il proprio medico, o, ancora meglio, con un'alimentazione sana e varia. Per esempio, 300 mg di magnesio si raggiungono consumando una manciata di mandorle, 100 grammi di spinaci cotti e 85 grammi di fagioli neri.
  • Il magnesio non sostituisce, però, le giuste norme di igiene e di protezione personale durante i rapporti

2 Per la sindrome delle gambe senza riposo

Una recentissima ricerca scientifica condotta da ricercatori americani della University of California [2], ha dimostrato l'utilità del magnesio nel caso della sindrome delle gambe senza riposo.

La sindrome delle gambe senza riposo causa uno stimolo irrefrenabile a dover muovere le gambe, colpisce fino al 3% della popolazione e, allo stato attuale, i trattamenti per questa condizione sono molto limitati.

I ricercatori hanno così reclutato 12 adulti, tutti con sindrome delle gambe senza riposo. Ai volontari è stato chiesto di assumere 200 mg di magnesio citrato, ogni giorno per 8 giorni. Quello che è emerso è che:

  • 200 mg di magnesio hanno permesso, in 8 giorni, di ridurre in modo significativo la sindrome delle gambe senza riposo con un conseguente miglioramento della qualità della vita

Lo studio è chiaramente molto piccolo e altro lavoro sarà da fare per verificare i risultati su strati più vasti di popolazione, ma, al momento, quanto emerso è sicuramente di notevole importanza.

3 Altri benefici

Il magnesio partecipa all'azione di più di 300 enzimi ed è chiamato a regolare diversi processi e funzioni all'interno del nostro corpo.

In particolare, il magnesio [3]:

  • Partecipa alla contrazione muscolare, compresa quella del cuore
  • Partecipa al controllo della glicemia
  • Aiuta a regolare la pressione sanguigna
  • Partecipa alla produzione di energia
  • Ha un ruolo nello sviluppo delle ossa
  • Regola l'infiammazione
  • Contrasta l'emicrania e l'asma

4 Fonti alimentari

Il 10% del magnesio che noi assumiamo lo facciamo con l'acqua che beviamo.

Altre fonti di magnesio sono:

  • Vegetali a foglia verde, come gli spinaci
  • Frutta a guscio
  • Semi oleosi
  • Cereali non raffinati

5 Fabbisogno giornaliero

Come accennato, per le donne, le linee guida indicano come fabbisogno giornaliero di magnesio 300 mg.

Per gli uomini questa quantità sale a 400 mg.

6 Avvertenze e controindicazioni

Il magnesio, se assunto all'interno di una dieta varia e bilanciata, è sicuro. In più, come abbiamo visto, non è difficile, alimentandosi in modo sano ed equilibrato, raggiungere i livelli giornalieri di magnesio raccomandati.

Discorso diverso invece vale per gli integratori di magnesio. Dal momento che è facilissimo, al giorno d'oggi, reperire integratori di magnesio siamo portati a pensare che ne possiamo assumere quanto vogliamo e per tutto il tempo che vogliamo.

In realtà, per prima cosa, è sempre importante parlarne con il proprio medico che saprà valutare la situazione personale e il reale fabbisogno di magnesio.

Poi, è importante evitare l'assunzione di integratori di magnesio per lunghi periodi di tempo. Infatti, come emerso da una recente ricerca scientifica, condotta al momento solo su animali, l'assunzione prolungata di magnesio può impattare sulla motilità intestinale. Infatti, il magnesio agisce rilassando la muscolatura, anche quella intestinale, e questo può causare, sul lungo periodo, stipsi, nausea e dolore addominale [4].

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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