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Mandarino, bucce

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 2 dicembre, 2018
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Mandarino, bucce

Potenti sostanze antiossidanti e antinfiammatorie che proteggono la salute del corpo e del cervello

Il mandarino, citrus reticulata, è un frutto succoso, profumato e molto gustoso oltre che salutare. Ma le proprietà del mandarino non si fermano alla polpa e anche la buccia sta suscitando molto interesse grazie a diverse ricerche scientifiche che ne stanno studiando i benefici. In particolare, i ricercatori della Leicester School of Pharmacy hanno osservato che la buccia di mandarino contiene una sostanza, chiamata Salvestrolo Q40, che la pianta produce per difendersi dagli attacchi esterni come insetti e funghi.

Questa stessa sostanza ha anche un’azione anti tumorale per l’uomo dal momento che, per opera di un enzima che si trova prevalentemente nelle cellule malate, viene convertita in una sostanza tossica per la cellula stessa [1].

Non solo, la buccia di mandarino è una fonte di preziosi flavonoidi, che sono sostanze antiossidanti, quali tangeretina e nobiletina, capaci di agire sui tumori cerebrali limitando la capacità di proliferazione e inducendone la morte per apoptosi [2][3]. Da non dimenticare infine l’azione antinfiammatoria di alcune sostanze della buccia di mandarino, come esperidina e le stesse tangeritina e nobiletina, che aiutano a contrastare le infiammazioni croniche del corpo e a prevenire malattie come l’Alzheimer [4]. Quindi la prossima volta che mangi un mandarino non buttare via la sua buccia ma affettala finemente e aggiungila a insalate, verdure, yogurt o tisane. Ottima è anche l’acqua aromatizzata con bucce di mandarino, aggiungi le bucce di questo incredibile agrume a una caraffa d’acqua e riponila in frigo per qualche ora, poi gustala! Per tutti questi usi delle bucce di mandarino però assicurati che il frutto sia di provenienza biologica, sciacqua bene il mandarino e puliscilo bene, anche usando una spazzola.

Fonti

[1] Hoon Tan, British Pharmaceutical Conference, Manchester, 2007
[2] Taraphdar et al, Curr Sci, 2001
[3] Rooprai et al, Neuropathol Appl Neurobiol, Feb 2001
[4] Ho et al, Food Chem Toxicol, Sep 2014
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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