Matcha, il tè che contrasta obesità, fegato grasso e disbiosi intestinale

Che il matcha sia una bevanda tra le più sane al mondo è un dato di fatto, lo testimoniano innumerevoli ricerche che hanno dimostrato la sua azione neuroprotettiva, antitumorale, antiossidante e antidepressiva. E da oggi sappiamo anche che il tè matcha aiuta a contrastare sovrappeso, obesità, fegato grasso e disbiosi intestinale, che è lo squilibrio del microbiota intestinale, il vero fulcro della salute dell'intero organismo. Questo emerge da una recente ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Frontiers in Nutrition grazie al lavoro di un team cinese [1].
I mali del nostro tempo
Fegato grasso, obesità e sbilanciamento del microbiota intestinale sono tipici del nostro tempo e sono legati ad uno stile di vita poco salutare, sedentario, a elevati livelli di stress e ad un'alimentazione sbilanciata. Se non opportunamente trattate, queste condizioni, sul lungo periodo, possono causare problemi alla salute. È possibile osservare un aumento dell'infiammazione cronica e un rischio più alto di sviluppare diabete, malattie cardiovascolari, infiammazioni del fegato e perdita di funzionalità di questi organi, ma anche ipertensione e infine degenerazioni cellulari. Da qui l'urgenza di trovare strategie efficaci per prevenire e trattare i chili di troppo, le alterazioni dell'equilibrio del microbiota intestinale e la steatosi epatica, o fegato grasso.
Tè verde matcha, proprietà
Il tè verde matcha è un tè speciale, unico nel suo genere. Infatti, le sue foglioline, ridotte in polvere, quando vengono aggiunte all'acqua per preparare l'infuso, poi non vengono filtrate e gettate via, come accade per gli altri tipi di tè, ma bevute nell'acqua in cui sono disciolte. Questo conferisce al matcha un elevato potere antiossidante, che non va perso, ma risulta concentrato nella bevanda così ottenuta e raggiunge inalterato il nostro corpo.
In più, il tè matcha è, come dimostrato da studi precedenti, ipoglicemizzante, capace di ridurre i lipidi circolanti e proteggere il fegato. Tuttavia, fino ad ora non è stato possibile comprendere i meccanismi di azione del tè matcha sul metabolismo lipidico e sulla salute del fegato. Lo studio di cui parliamo oggi fa luce su questo argomento e dimostra che il tè matcha può aiutare a contrastare obesità, steatosi epatica e disbiosi intestinale.
Come il tè matcha contrasta l'obesità e protegge il fegato, lo studio
Lo studio si è svolto in laboratorio e ha interessato una popolazione di topi. I topi sono stati divisi in quattro gruppi. Al primo gruppo è stata fornita un'alimentazione standard, al secondo un'alimentazione standard con l'aggiunta di matcha all'1%, al terzo una dieta ad alto contenuto di grassi e al quarto una dieta ad alto contenuto di grassi e l'1% di matcha. Dopo due mesi gli scienziati hanno osservato che il matcha, all'interno di una dieta ad elevato contenuto di grassi, è stato in grado di contrastare l'aumento di peso e di migliorare la steatosi epatica.
Non solo, il matcha ha ridotto la glicemia, il colesterolo LDL e i valori AST e ALT, che, quando sono elevati, indicano danni al fegato. Gli scienziati sono anche riusciti a comprendere come questo avviene. In particolare, la risposta è da ricercarsi nell'asse intestino fegato. Intestino e fegato sono due organi intimamente collegati, basti pensare alla vena porta che fa fluire il sangue dall'intestino al fegato, recando con sé nutrienti ma anche eventuali sostanze infiammatorie o patogeni che vengono da questo organo. La qualità del sangue che arriva al fegato molto dipende dallo stato del microbiota intestinale, se equilibrato o no e non più in grado di contrastare le infiammazioni.
Non solo, un altro meccanismo che collega intestino e fegato è dato dal percorso degli acidi biliari. Sintetizzati dal fegato, questi arrivano all'intestino per favorire la digestione per poi fare ritorno al fegato.
Ebbene, il tè matcha ha saputo riequilibrare il microbiota intestinale con un'azione prebiotica, favorendo la proliferazione dei batteri buoni e capaci di produrre acidi grassi a catena corta dall'azione utile a ridurre l'infiammazione. Oltre a questo, il matcha ha agito anche sulla composizione degli acidi biliari, alterati in presenza di una dieta ad alto contenuto di grassi e riportati ad una condizione simile a quella che si ha in presenza di un'alimentazione normale, senza eccessi. Questi meccanismi hanno permesso al matcha di contrastare obesità, disbiosi intestinale e fegato grasso.
Conclusioni e avvertenze
Sappiamo che è importante seguire un'alimentazione bilanciata e sana e uno stile di vita attivo, evitando anche cattive abitudini come il fumo di sigaretta. Ma, per costruire la nostra salute, attuale e futura, possiamo contare anche su un altro valido alleato, il tè matcha, come abbiamo appena visto! Il tè matcha è in grado, attraverso due meccanismi principali, quali ristabilire il microbiota e agire sulla composizione degli acidi grassi, di riportare equilibrio nel microbiota intestinale, contrastare la steatosi epatica, l'accumulo di grassi e l'aumento di peso corporeo. Il tè matcha si trova nei negozi specializzati. Si prepara aggiungendo la polvere all'acqua, mezzo cucchiaino di matcha per tazza.
Per quanto riguarda la temperatura dell'acqua, in base alla qualità del tè questa può essere sia fredda che calda. Agita l'acqua per 30 secondi con un frustino e il matcha è pronto! Dal momento che il matcha contiene caffeina, non eccedere con la quantità e bevi preferibilmente il matcha alla mattina o nel primo pomeriggio. Preferisci un tè matcha di qualità e certificato per evitare un'eventuale contaminazione da metalli pesanti e pesticidi.