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Melissa, benefici, come si assume e controindicazioni

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il maggio 01, 2024

La melissa è un rimedio dall'azione antinfiammatoria, antiossidante, calmante e lenitiva, utile a proteggere lo stomaco, il fegato e il cuore. Scopri tutti i benefici della melissa, come puoi assumerla e quali sono le sue controindicazioni

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Una piantina di melissa

La melissa contrasta le infiammazioni e i processi di invecchiamento, ma anche la cattiva digestione, l'ansia e il fegato grasso. Ecco tutti i benefici della melissa e le sue controindicazioni

La melissa, nome scientifico Melissa officinalis, è una pianta della famiglia delle Labiate, la stessa della menta, della lavanda e del basilico. Si chiama anche erba limoncina dal momento che le sue foglie sprigionano un profumo molto delicato che ricorda il limone.

1 Miti e leggende sulla melissa

Esistono diverse leggende sulla melissa.

Come quella che narra che fu proprio la ninfa Melissa a prendersi cura di Zeus appena nato, nutrendolo con il miele nella grotta dell'isola di Creta, dove il futuro re degli dei era stato nascosto per sottrarlo alla furia del padre Crono.

O anche il mito secondo cui Apollo si innamorò perdutamente della ninfa Melissa, dimenticandosi del suo vitale compito di dio del Sole. Apollo iniziò ad usare sempre meno il carro del Sole causando notti sempre più lunghe sulla Terra. Fu così che Melissa venne trasformata in un'ape regina e Apollo, senza la sua distrazione, poté riprendere a svolgere il suo compito.

In ogni caso, qualsiasi sia il mito, al nome Melissa corrispondono sempre donne dalle molte virtù, che sono poi passate alla pianta.

Oggi parliamo delle proprietà, dei benefici e delle controindicazioni della melissa, come emergono dalle più recenti ricerche scientifiche.

2 Protegge la salute dello stomaco

Il tè di melissa è bevuto per alleviare i crampi addominali e viene in aiuto in caso di indigestione e nausea [1].

Questo rimedio attenua disturbi come gonfiore e flatulenza [2].

3 Benefica per il fegato

La melissa risulta capace di proteggere il fegato.

Studi hanno osservato che, in caso di fegato grasso, una condizione molto comune, estratti di melissa contrastano la possibile progressione verso forme di fibrosi del fegato o infiammazioni epatiche [3].

4 Contrasta l'ansia e la depressione

La melissa è ansiolitica e calmante, contrasta lo stress e l'affaticamento mentale [2].

Questa pianta aiuta a dormire meglio e migliora l'umore [4].

Studi hanno dimostrato che bere due tazze di infuso di melissa al giorno per tre settimane ha migliorato la qualità del sonno e ridotto ansia e depressione nei volontari, tutti convalescenti in seguito a ustioni [5].

5 Riduce le infiammazioni

La melissa contiene acido rosmarinico, che è una sostanza dalla potente azione antiossidante e antinfiammatoria.

Grazie a queste caratteristiche, la melissa contribuisce a proteggere il cervello, contrastando le neuroinfiammazioni e aiutando a prevenire malattie neurodegenerative come l'Alzheimer [1].

Non solo, l'acido rosmarinico risulta utile a contrastare condizioni come l'asma, la cataratta e l'artrite reumatoide [1].

6 Un rimedio anti age

La melissa è antiossidante e risulta in grado di contrastare i processi di invecchiamento.

Studi hanno osservato che bere un infuso di melissa aiuta a inibire la perdita di elasticità dei tessuti, un tipico segno dell'età che avanza. È stato dimostrato, in particolare, che in un mese e mezzo una tazza di tisana di melissa, 200 ml, nei volontari, ha reso più elastiche la pelle e le pareti delle arterie, cosa che riduce il rischio cardiovascolare e il declino cognitivo [6].

7 Protegge il cuore

La melissa è una pianta cardioprotettiva e antiaritmica.

In particolare, studi hanno osservato che l'assunzione due volte al giorno di un tè di melissa aiuta, in tre mesi, a ridurre in modo significativo i trigliceridi, il colesterolo totale e la glicemia a digiuno [7].

Non solo, due tazze di tè di melissa al giorno contrastano anche le aritmie, mostrando di ridurre nell'arco delle 24 ore la frequenza con cui avvengono i battiti ventricolari prematuri, o extrasistole [7].

8 Come si usa la melissa?

La melissa può essere assunta in diversi modi

Il modo migliore per preparare la tisana di melissa è a caldo, portando l'acqua all'ebollizione e mettendo in infusione le foglie della pianta, un cucchiaio per tazza, per una decina di minuti. In questo modo l'infuso risulta ricco di antiossidanti, tra cui spiccano i fenoli, i flavonoidi e l'acido rosmarinico, ma anche di minerali, quali calcio, potassio, magnesio, fosforo, zinco e rame [8].

La melissa sotto forma di estratto, secco o idroalcolico, si trova in erboristeria e farmacia. Per quanto riguarda il dosaggio attieniti alle indicazioni riportate sulla confezione.

L'azione ansiolitica e calmante della melissa si ottiene anche quando i suoi estratti vengono applicati per via topica. Un esempio? Quando spruzzi l'acqua di melissa sul viso [9].

9 Avvertenze e controindicazioni

La melissa si considera sicura e non vengono riportati in letteratura particolari effetti avversi.

Tuttavia, data la scarsità di studi sulla sicurezza della melissa nei bambini, in gravidanza ed allattamento è consigliabile evitare di usare la melissa in queste fasi delicate [10].

Presta attenzione e chiedi consiglio al tuo medico se soffri di glaucoma, in quanto la melissa, in base a studi recenti, può aumentare la pressione intra oculare. Attenzione anche in caso di problemi alla tiroide, visto che questa pianta può avere un'influenza sugli ormoni tiroidei in persone predisposte [10].

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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