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Miglio, il cereale ritrovato

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 4 luglio, 2021
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Miglio, il cereale ritrovato

Vitamine, sali minerali, antiossidanti e proteine, supporta la salute del sistema nervoso, contrasta la ritenzione idrica, protegge il cuore e riduce il rischio di diabete tipo 2, è antitumorale e rinforza le ossa, non contiene glutine

Il miglio, nome scientifico Panicum miliaceum, è uno dei cereali più antichi ma che spesso viene, a torto, trascurato. Diverse ricerche scientifiche hanno riportato l'attenzione su questo cereale, perché, in realtà, il miglio è una preziosa fonte di proprietà per la salute.

Miglio, nutrienti

Il miglio è di facile digeribilità, apporta energia e proteine in quantità maggiori rispetto a riso, grano o avena.

Non solo, il miglio è una fonte di amino acidi facilmente assimilabili, ma anche di vitamine, come vitamine del gruppo B, soprattutto B6, di supporto al sistema immunitario e alla funzionalità cerebrale, acido folico, e sali minerali [1]. In particolare, il miglio è unico tra tutti i cereali visto l'alto contenuto in calcio, ferro, potassio, magnesio, fosforo, zinco ma anche fibre.

Non solo, il miglio contiene anche polifenoli e carotenoidi dall'azione antiossidante [2][3].

Miglio e ritenzione idrica

Vista la presenza di sali minerali quali il potassio, il miglio aiuta a contrastare la ritenzione idrica. Infatti, il potassio stimola la diuresi e l'escrezione del sodio attraverso l'urina [4].

Miglio e sistema nervoso

Il miglio, grazie al suo apporto in lecitina, offre un valido supporto al sistema nervoso aiutando a ristabilire la funzione dei nervi, a rigenerare le fibre mieliniche e migliorare il metabolismo del cervello, risultando utile in caso di lavoro intellettuale e affaticamento [2].

Miglio, cuore e diabete

Ricerche scientifiche hanno osservato che il miglio è associato ad un ridotto rischio di sviluppare diabete tipo 2, visto l'alto contenuto in magnesio. Infatti, il magnesio supporta diverse reazioni responsabili della regolazione del glucosio e dell'insulina. Per esempio, è emerso che, in persone con diagnosi di diabete tipo 2, sostituire la colazione a base di riso con una colazione a base di miglio ha ridotto la glicemia postprandiale mostrando così un'azione protettiva e benefica in caso di iperglicemia [5]. Anche in caso di prediabete il miglio può risultare di aiuto. Infatti, introdurre 50 grammi di miglio al giorno per 3 mesi in persone con alterata tolleranza al glucosio ha portato ad una riduzione nella glicemia, sia a digiuno che postprandiale [6].

Non solo, il magnesio aiuta anche a ridurre la frequenza delle emicranie e degli attacchi di cuore [2][3]. Il miglio protegge in generale la salute del cuore vista la presenza di fibre e antiossidanti, che aiutano a tenere sotto controllo i valori di colesterolo.

Non solo, il miglio aiuta anche a tenere sotto controllo la pressione sanguigna [2].

Miglio e ossa

Il fosforo presente nel miglio è essenziale per la formazione della matrice minerale delle ossa [2].

Miglio e l'azione antitumorale

I polifenoli del miglio contribuiscono a contrastare le degenerazioni cellulari. Per esempio, è stato osservato che i lignani, che sono nutrienti presenti nel miglio, agiscono contro diversi tipi di tumore causati dagli ormoni, come il tumore al seno [2].

Miglio e glutine

Il miglio è privo di glutine e pertanto si presta ad essere inserito nella dieta di persone intolleranti al glutine [2].

Miglio in cucina

E come si mangia il miglio? Ecco qualche idea. In una pentola versa un bicchiere di miglio in 400 ml di acqua con poco sale. Porta il tutto ad ebollizione e fai sobbollire per 20 minuti abbassando la fiamma e coprendo con il coperchio. Servi con contorno di verdure come fagiolini e carote al vapore. Esiste anche la farina di miglio. Questa farina non è utile per preparare pagnotte, in quanto non favorisce la lievitazione, ma è perfetta per realizzare gustosi, e salutari, porridge per colazione. Per esempio, porta ad ebollizione tre tazze di farina di miglio insieme a mezza tazza di latte vegetale e 3 datteri tagliati a pezzi. Lascia sobbollire per cinque minuti mescolando spesso e fino a quando i datteri si saranno sfaldati. Aggiungi vaniglia e cannella e servi con frutti di bosco.

Fonti

[1] Liu et al, Int J Mol Sci, 2016
[2] Habiyaremye et al, Front Plant Sci, 2016
[3] Zhang et al, PLoS One, 2014
[4] Gallen et al, Am J Kidney Dis, 1998
[5] Narayanan et al, Indian J Med res, 2016
[6] Ren et al, Nutrients, 2018
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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