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Oil pulling, cos'è, come si fa, benefici e ultime novità dalla scienza

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 18 novembre, 2024

L'oil pulling protegge la salute di denti, bocca e gengive, anche in presenza di apparecchi dei denti. Vediamo tutti i benefici di questa tecnica, come si effettua e le sue controindicazioni

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Olio di cocco

L'oil pulling è un'antica tecnica ayurvedica che prevede di sciacquare la bocca con un olio, in genere si usa l'olio di cocco o l'olio di sesamo, per una migliore pulizia e salute di cavo orale, denti e gengive.

Al giorno d'oggi l'oil pulling è tornato alla ribalta come buona pratica di igiene.

Ma si tratta solo di una tradizione o effettivamente l'oil pulling è benefico? Oggi parliamo delle proprietà dell'oil pulling dimostrate dai più recenti studi scientifici, di come si fa l'oil pulling e delle eventuali avvertenze e controindicazioni di questa tecnica.

1 I benefici dell'oil pulling dimostrati dalla scienza

Il motivo per cui la scienza sta dedicando molta attenzione all'oil pulling è che i prodotti per sciacqui orali che si trovano in commercio spesso contengono ingredienti molto aggressivi, come la clorexidina, che, sul lungo andare, alterano il microbiota orale e possono persino facilitare la proliferazione di batteri resistenti agli antibiotici, con un evidente danno per la salute.

Da qui l'importanza di cercare alternative naturali e più rispettose per l'igiene del cavo orale. Ecco che ha iniziato a farsi strada una tecnica nota da secoli, l'oil pulling, letteralmente tirare l'olio, cioè farlo passare tra denti, gengive, lingua e palato per contrastare [1]:

  • Carie dei denti
  • Alito cattivo
  • Gengive sanguinanti
  • Labbra che si spaccano
  • Con il beneficio aggiuntivo di rinforzare denti, gengive e mascella

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati diversi studi sull'importanza dell'oil pulling. Come lo studio apparso sulla rivista Cureus grazie al lavoro di un team indiano [1], o la ricerca pubblicata su Bioinformation da un team americano ed indiano [2]. Quello che emerge è che l'oil pulling è benefico:

  • Per placca e gengivite. L'oil pulling eseguito con olio di sesamo o di cocco è in grado, in 30 giorni, di ridurre la placca e la gengivite. Lo studio non ha osservato differenze tra i due oli anche se ricerche precedenti hanno dimostrato che, almeno per quanto riguarda la gengivite, i benefici maggiori si sono osservati con l'olio di cocco
  • Contro i metalli pesanti. L'oil pulling è in grado di rimuovere i metalli pesanti presenti nella saliva
  • Anche in caso di apparecchi dei denti. L'oil pulling eseguito con olio di sesamo si può usare anche in caso di presenza, in bocca, di catenelle ortodontiche. Si tratta dei classici elastici applicati ad apparecchi per i denti o ai denti stessi. Sciacqui con olio di sesamo hanno permesso sul lungo periodo, infatti, di preservare la tenuta di questi strumenti ortodontici e di contrastare la proliferazione batterica in bocca e intorno a questi dispositivi, senza gli effetti collaterali che si hanno invece con sciacqui prolungati con clorexidina, un disinfettante, come macchie sui denti, allergie e alterazioni del gusto
  • Meglio della clorexidina. L'oil pulling, pertanto, emerge come tecnica di pulizia della bocca, di tutti i tipi di bocca, anche con impianti o apparecchi, per l'igiene quotidiana. Sciacqui alla clorexidina invece, sono ottimi per brevi periodi di tempo, quando vi è urgenza di pulire in condizioni difficili, ma non sembrano una buona scelta sul lungo termine

2 Come si fa l'oil pulling

Ecco come si fa l'oil pulling:

  • Preleva un cucchiaio di olio di sesamo o un cucchiaino di olio di cocco e portalo alla bocca
  • Mantenendo la bocca chiusa sposta l'olio in bocca in modo da toccare ogni zona del cavo orale. Non occorre metterci troppa forza per non creare indolenzimento al volto
  • Gli studi non hanno raggiunto un accordo sulla durata dell'oil pulling. In generale, il tempo indicato è tra i 10 e 20 minuti [3]
  • Sputa l'olio. Se stai usando l'olio di cocco sputa in un fazzoletto e butta nel cestino per evitare che l'olio, solidificandosi, possa rovinare le tubature
  • Gli studi sono tutti concordi nell'affermare che l'oil pulling andrebbe praticato due volte al giorno, alla mattina e alla sera.

3 Avvertenze e controindicazioni

L'olio che stai usando per l'oil pulling non va ingoiato, ma sputato. Questo olio, infatti, ha raccolto i batteri e le tossine accumulate nel cavo orale e quindi ingoiarlo significherebbe ingoiare anche questi patogeni. In più, ingoiare l'olio potrebbe causare problemi di stomaco.

Poi, è importante sottolineare che l'oil pulling non prende il posto della normale igiene dei denti, quindi spazzolino e filo interdentale vanno sempre usati, come al solito. Si tratta di un'aggiunta preziosa ma non di un'alternativa.

In caso di allergie al cocco o al sesamo evita l'utilizzo di questi oli.

4 Le domande più frequenti

Quali oli scegliere per l'oil pulling?

Si usano gli oli vegetali pressati a freddo. Gli oli più comunemente usati sono:

  • Olio di cocco, tra i migliori oli per l'oil pulling
  • Olio di sesamo, insieme all'olio di cocco tra i più studiati
  • Olio di girasole

Una buona scelta può essere quella di alternare gli oli, per esempio usando l'olio di sesamo al mattino e l'olio di cocco alla sera. Infatti, in base a studi, gli oli contengono sostanze diverse, potenzialmente capaci di agire su differenti ceppi di batteri.

Quanto dovrebbe durare l'oil pulling?

Gli studi hanno trovato benefici quando l'oil pulling viene effettuato per 10-20 minuti.

È possibile iniziare con 5 minuti e poi via via aumentare il tempo, sempre in modo compatibile con i propri impegni. C'è chi fa l'oil pulling sotto la doccia, chi mentre si veste e chi ancora mentre si lava la faccia e applica la crema… a ognuno la sua soluzione!

Cosa fare dopo l'oil pulling?

Al momento non vi è ancora accordo tra gli scienziati.

C'è chi afferma che i denti andrebbero lavati prima dell'oil pulling, chi subito dopo, chi ancora consiglia di attendere un po' prima di lavarsi i denti per dare il tempo alla flora batterica di riequilibrarsi [3].

Non solo, c'è chi afferma che l'oil pulling andrebbe praticato al mattino, appena svegli e a digiuno, prima della colazione, chi invece lo consiglia 30 minuti dopo mangiato.

Non essendoci un'indicazione chiara è lecito ipotizzare che quando fare l'oil pulling, se prima di lavarsi denti o dopo, a digiuno o dopo mangiato, non abbia molta influenza. O meglio, ce l'ha ma in ogni caso risulta benefico.

In particolare, l'oil pulling eseguito appena svegli aiuterebbe a rimuovere i batteri che si sono accumulati durante la notte, evitando che vengano ingoiati con la colazione. Se eseguito dopo la colazione migliora l'azione dello spazzolino…

Insomma, anche in questo caso è opportuno fare l'oil pulling quando va meglio per noi.

Personalmente preferisco eseguire l'oil pulling al mattino a digiuno, in modo da togliere tossine e batteri della notte, e alla sera dopo aver lavato i denti con lo spazzolino, in modo da non lavare vie le sostanze antinfiammatorie dell'olio.

L'oil pulling aiuta in caso di gengive ritirate?

L'oil pulling aiuta a contrastare la gengivite che, se non trattata, può portare alla recessione delle gengive.

Pertanto sì, l'oil pulling protegge le gengive e aiuta in caso queste si stiano ritirando.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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