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Olio di ribes nero, un olio eccezionale per la bellezza della pelle

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 6 ottobre, 2019
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Olio di ribes nero, un olio eccezionale per la bellezza della pelle

Utile sia per applicazioni topiche che come integratore per bocca, di aiuto in caso di pelle secca, desquamazioni, arrossamenti, pruriti, allergie cutanee, dermatite atopica, psoriasi e acne, capace di stimolare il sistema immunitario e abbassare il colesterolo

Dalla spremitura a freddo dei semi del ribes nero, nome scientifico Ribes nigrum, si estrae un olio dalle eccezionali proprietà.

Olio di ribes nero, proprietà e uso topico

L’olio di ribes nero risulta particolarmente ricco di acidi grassi sia del tipo omega 6, come acido linoleico, presente in una percentuale del 47%, e gamma linolenico, 12%, che omega 3, come l’acido alfa linolenico, 14%.

Non solo, questo olio contiene anche vitamina C e sostanze antiossidanti, come antocianine e flavonoidi, capaci di combattere i danni dei radicali liberi e i processi di invecchiamento [1]. L’acido linoleico protegge l’integrità della barriera cutanea e, insieme all’acido alfa linolenico, agisce contrastando infiammazioni e accelerando la guarigione di ferite [2].

Pertanto, grazie a queste caratteristiche, l’olio di ribes nero risulta particolarmente utile, per applicazioni topiche, in caso di pelle secca, pelle con pruriti, allergie cutanee, desquamazione, arrossamenti ma anche psoriasi e acne, l’olio infatti non è comedogenico. Sulla base di studi scientifici [3], applicazioni di questo olio hanno rinforzato la barriera protettiva cutanea risultando particolarmente utili in caso di pelle secca. Una caratteristica della pelle secca è mostrare livelli bassi di acido linoleico e palmitoleico e l’olio di ribes nero è stato in grado di aumentare la presenza di entrambe queste sostanze.

Per quanto riguarda l’uso, l’olio di ribes nero si trova in erboristeria o online e può essere applicato sulla pelle umida, per esempio dopo aver spruzzato acqua termale o un idrolato.

Per quanto riguarda le preparazioni di creme casalinghe, aggiungi l’olio di ribes nero alla fase grassa solo dopo che hai sciolto cere e burri e non all’inizio del processo di riscaldamento in quanto l’olio è termolabile.

Olio di ribes nero, integratori e salute di pelle e corpo

L’olio di ribes nero si può trovare anche in capsule e può essere assunto per bocca con benefici sia per quanto riguarda la salute della pelle, per trattare e prevenire la pelle secca, che del corpo in generale. In particolare, l’assunzione di olio di ribes nero in donne sia durante la gravidanza che l’allattamento ha ridotto l’incidenza di dermatite atopica nei bambini fino ai due anni di età, dopo questo periodo di tempo però non è stata osservata nessuna differenza rispetto al gruppo che non aveva assunto il ribes nero, quindi gli effetti di questo integratore sono benefici, sì, ma transitori [4].

Per quanto riguarda l’azione dell’olio di ribes nero a livello della salute dell’intero organismo, la sua assunzione, per bocca, è collegata ad una diminuzione di colesterolo LDL e questo effetto è stato più grande di quello osservato in seguito all’assunzione di olio di pesce [5]. Infine, questo olio è in grado anche di stimolare il sistema immunitario agendo sulla produzione di prostaglandine E(2), delle sostanze che modulano la risposta immunitaria [6]. L’olio di ribes nero assunto per bocca è in genere considerato sicuro, in ogni caso, se stai assumendo farmaci o se sei in gravidanza o allattamento chiedi consiglio al tuo medico prima di iniziare ogni trattamento.

Fonti

[1] Drugs and lactation database, National Library of medicine, 2006
[2] McCusker et al, Clin Dermatol, 2010
[3] Brod et al, Int J Cosmet Sci, 1988
[4] Linnamaa et al, Clin Exp Allergy, Aug 2010
[5] Tahvonen et al, J NUtr, Biochem, 2005
[6] Wu et al, Am J Clin Nutr, 1999
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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