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Per la salute degli occhi attenzione ai selfie e all'uso di smartphone e tablet in pieno sole

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 3 novembre, 2023
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Per la salute degli occhi attenzione ai selfie e all'uso di smartphone e tablet in pieno sole

Si chiama maculopatia solare ed è un danno, a volte irreversibile, che può colpire la retina quando questa viene colpita, per periodi di tempo prolungati, da una quantità eccessiva di raggi solari. Questo può capitare, per esempio, quando fissiamo il sole o l'eclisse a occhio nudo, ma attenzione anche ad alcune abitudini molto comuni al giorno d'oggi, come leggere da un tablet o cellulare all'aperto, in piena luce e senza le opportune protezioni, o, anche, fare selfie cercando di catturare il raggio solare in pieno volto. Vediamo di capire meglio, basandoci sui risultati di una recentissima ricerca scientifica condotta da studiosi spagnoli e sull'allarme lanciato dalla Siso, che è la società italiana di scienze oftalmologiche (Marticorena et al, J Med Case Rep, 2022 - SISO).

Maculopatia solare, cos'è e cause

La maculopatia solare è una forma di maculopatia acquisita derivante dall'osservazione diretta del sole. I sintomi principali sono dati da scotoma centrale, che è una macchia nera che compare al centro del campo visivo, visione offuscata e, in alcuni casi, anche visione ondulata. Il motivo è da ricercarsi in un danno, indotto dai raggi solari, a livello dei fotorecettori della retina. A volte i danni sono irreversibili, a volte, invece, se il danno non è esteso, è possibile recuperare le proprie facoltà visive. Fino ad ora si pensava che la maculopatia solare derivasse unicamente dall'osservazione diretta del sole, come può accadere anche mentre si stanno facendo selfie, ma ora viene lanciato un nuovo allarme derivante dall'uso scorretto di tablet e cellulari. Vediamo cosa afferma la ricerca spagnola.

Danni alla retina per un uso scorretto di tablet e smartphone

Gli scienziati riportano due casi di maculopatia solare indotta dalla lettura di tablet e smartphone in condizioni poco salutari alla vista. Il primo caso è rappresentato da un uomo trentenne che aveva letto per 4 ore dal suo tablet su una terrazza di un centro sciistico in alta montagna in una giornata tersa. Il secondo è rappresentato da una ragazza ventenne che aveva letto dal suo smartphone per 3 ore mentre era in spiaggia in una giornata assolata. Nessuno dei due aveva fissato direttamente il sole. Entrambi lamentavano scotoma centrale e riduzione della vista dovuta, come emerso da approfondimenti diagnostici, da una maculopatia solare. Dopo due anni, l'uomo è riuscito a recuperare la vista, anche se un occhio presentava ancora una leggera alterazione. Si ritiene che, nel caso dell'uomo, il danno non era così esteso e non aveva raggiunto il nucleo dei fotorecettori, permettendo una rigenerazione.

Invece, la ragazza presentava ancora un'alterazione importante nella visione e nella retina, considerata irreversibile. La causa di questo tipo di maculopatia solare, come affermano gli scienziati, è da ricondursi alla caratteristica di tablet e smartphone di funzionare come uno specchio per i raggi luminosi, convogliandoli sulla retina dove avviene il danno.

Conclusioni e avvertenze

Lo studio è molto recente e riporta unicamente due casi di maculopatia solare causata da raggi solari riflessi dagli schermi di tablet e telefonini. L'argomento è dibattuto e c'è anche chi si oppone a questa spiegazione, affermando che non è ancora certo l'effetto specchio di questi dispositivi. In ogni caso, questi risultati devono far pensare e convincere a prestare attenzione quando usiamo tablet e smartphone all'aperto e sotto il sole. In attesa che la scienza faccia chiarezza, è importante proteggere sempre gli occhi all'aperto con occhiali da sole di buona qualità, evitare l'uso prolungato di tablet e smartphone fuori casa, soprattutto se non stiamo indossando gli occhiali da sole, e, come indicato anche dagli esperti della Siso, evitare di fare selfie guardando il sole. Uno scatto ben riuscito può far guadagnare tanti like ma può far perdere in salute e il danno, a volte, è davvero troppo grande.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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