Pesche bianche

Depura il fegato, proprietà disintossicanti e diuretiche, contrasta mal di testa dopo mangiato e l’acidità di stomaco
Le pesche sono i frutti dell’estate, succose, profumate ma anche molto salutari. Le pesche si classificano in base al colore della loro polpa, bianco, il colore originario, e giallo, subentrato in seguito a mutazioni di un gene, CCD4. Questo gene, in base ad uno studio eseguito dai ricercatori dell’Università di Udine [1], è responsabile della degradazione dei carotenoidi, i pigmenti che conferiscono il colore giallo e rosso. Nelle pesche a polpa bianca il gene svolge il suo lavoro e degrada i pigmenti mentre in quelle a polpa gialla viene meno la sua funzionalità. Questo determina anche una modifica nelle caratteristiche e proprietà del frutto. Le pesche a polpa gialla si conservano per un tempo più lungo mentre quelle a polpa bianca sono più profumate, come riportato dagli autori dello studio dell’Università di Udine.
Non solo, in base ad un altro studio scientifico condotto da ricercatori coreani [2], le pesche a polpa bianca risulterebbero capaci di aumentare il metabolismo delle componenti tossiche del fumo di tabacco nei fumatori e aiuterebbero a proteggere i tessuti sani dalla tossicità causata dalla nicotina.
Non solo, la pesca bianca aiuta anche a depurare il fegato, infatti, rispetto alla pesca gialla, contiene meno provitamina A e quindi non va ad affaticare il lavoro di questo organo, non solo, ha anche proprietà drenanti e disintossicanti, contribuisce ad evitare acidità di stomaco, coliti e mal di testa dopo aver mangiato, fornisce energia e contrasta la ritenzione idrica stimolando la diuresi.