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Pitaya

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 11 gennaio, 2017
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Pitaya

Vitamine e sali minerali, rinforzo per il sistema immunitario e i muscoli, energia, azione antiossidante contro i radicali liberi, effetto depurativo, azione contro la stitichezza, capace di controllare l’assorbimento del colesterolo e i livelli di glicemia

La pianta della pitaya cresce spontanea nelle regioni con clima tropicale e appartiene alla famiglia delle Cactacee, le piante grasse. Il frutto viene anche chiamato frutto del drago a causa della sua forma che ricorda una palla di fuoco, la scorza infatti va dal rosa al giallo con strani peduncoli, mentre l’interno in genere è bianco, anche se in alcune varietà può essere rosso, con piccoli semi neri. La polpa è ricca di vitamine, quali la vitamina A, B, in particolare la B1, che trasforma gli zuccheri in energia, e B3, benefica per la circolazione, C ed E, contenuta nei suoi semi, sali minerali, come ferro, fosforo e potassio, e fibre, molto importanti per la salute dell’intestino.

Non solo vitamine e sali minerali però, la pitaya apporta anche antiossidanti, importanti contro i radicali liberi, proteine e molta energia, risultando ideale quindi in caso di stress o per nutrire i muscoli, adatta a chi pratica sport. La pitaya è anche un frutto disintossicante, limita l’assorbimento del colesterolo e, in base a studi recenti, sembrerebbe in grado di controllare il livello di zuccheri nel sangue in caso di iperglicemia o diabete tipo 2. Se abiti in una zona in cui è possibile reperire la Pitaya, in Italia puoi trovare il frutto presso alcuni fruttivendoli o negozi specializzati molto ben forniti, puoi consumare il frutto fresco tagliandolo a metà e mangiandone la polpa con un cucchiaino, altrimenti puoi trovare la versione essiccata del frutto.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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