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Prugne, fresche, secche, marmellata e succo, ecco i benefici, le proprietà e le avvertenze

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 24 settembre, 2023
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Prugne, fresche, secche, marmellata e succo, ecco i benefici, le proprietà e le avvertenze

Vitamine, minerali, fibre e antiossidanti, valido aiuto per la salute delle ossa, proteggono cervello e cuore, in forma essiccata e come succo alleviano la stipsi

Sugli scaffali dei supermercati e dei fruttivendoli iniziano a fare la loro comparsa le prugne. Questi deliziosi frutti, però, possono anche essere gustati tutto l'anno, sotto forma di prugne essiccate, di marmellata e di succo. Vediamo quindi proprietà, benefici e avvertenze delle prugne in tutte le loro forme, per capire perché è importante includere le prugne nella nostra alimentazione.

Prugne, nutrienti

Le prugne apportano antiossidanti, quali composti fenolici e carotenoidi, vitamine, come la vitamina C, la E, la A, la K e il gruppo B, e minerali, tra cui spiccano potassio, magnesio, calcio e fosforo. La versione essiccata delle prugne, molto gustosa e reperibile tutto l'anno, vede aumentare, anche di 6 volte a parità di quantità di frutto analizzato, il contenuto in calcio, magnesio, fosforo e potassio. Nelle prugne secche aumenta la presenza di vitamina A e vitamina K mentre si riduce l'apporto di vitamina C [1].

Prugne contro i radicali liberi e le degenerazioni cellulari

Le prugne, sia fresche che secche, sono un concentrato di composti fenolici, che sono preziosi antiossidanti che contrastano i danni dei radicali liberi e i processi di invecchiamento [2]. Anche se la maggior parte degli studi sull'argomento è stata condotta in laboratorio su popolazioni di animali, è possibile rilevare anche un'azione neuroprotettiva delle prugne, che sono risultate utili a contrastare i danni dei radicali liberi e le neuroinfammazioni, a diminuire la formazione di aggregati di proteine beta amiloidi, caratteristica questa della malattia di Alzheimer, e a migliorare memoria e apprendimento [1]. L'azione antiossidante delle prugne è associata anche alle proprietà antitumorali mostrate da questi frutti [2].

Prugne secche amiche delle ossa

Le prugne secche aumentano la densità ossea, risultando un aiuto a contrastare l'osteoporosi, cosa che risulta utile soprattutto a donne in post menopausa [1]. Studi hanno dimostrato che 50 grammi al giorno di prugne secche sono in grado di proteggere le ossa e prevenire e contrastare la perdita di massa ossea [3].

Prugne e cuore

Le prugne secche contengono un'elevata percentuale di pectina, una fibra dall'azione antiossidante.

Ebbene, grazie a questa caratteristica includere nella propria alimentazione le prugne secche risulta di aiuto a ridurre il colesterolo, l'accumulo di grassi a livello del fegato e il rischio di arteriosclerosi [4].

Stipsi? Un aiuto dalle prugne…

Le prugne, in particolare nella loro versione essiccata, hanno proprietà lassative che vengono in aiuto in caso di stipsi [5]. Le proprietà lassative si riconducono alla presenza di fibre, di sorbitolo e di antiossidanti, tra cui l'acido clorogenico [1]. In alternativa, anche il succo di prugna ha mostrato di migliorare il transito intestinale e contrastare la stipsi [1].

Marmellata di prugne antiossidante

La marmellata di prugne è una delizia che possiamo assaporare su una fetta di pane nero a colazione. Ma questa marmellata è anche una preziosa fonte di energia per affrontare la giornata e preserva un'elevata quantità di polifenoli, che conferiscono, anche alla marmellata di prugne, un interessante potere antiossidante [6].

Prugne, avvertenze

Le prugne, se consumate con moderazione all'interno di una dieta sana e varia, non causano effetti indesiderati e risultano ben tollerate. Non bisogna però esagerare, soprattutto con il frutto in forma essiccata e con il succo, che si prestano di più a essere consumati in grandi quantità. Infatti, una dose eccessiva di prugne secche e succo possono causare disturbi gastrointestinali, pancia gonfia e diarrea.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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