Quello che mangiamo influenza direttamente la salute dei polmoni
Cosa mangiare e cosa evitare per proteggere i polmoni, ridurre il rischio di degenerazioni cellulari a polmoni ma anche fegato, sovrappeso e obesità

Sappiamo che come mangiamo influenza direttamente la salute di diversi organi, come fegato, pancreas, stomaco e intestino. E sappiamo anche che l'alimentazione, attraverso un aumento o una riduzione dell'infiammazione, agisce sulla salute generale dell'organismo.
Da oggi sappiamo che le nostre scelte a tavola vanno ben oltre e hanno un ruolo diretto anche sulla salute di organi a cui non penseremmo mai, come i polmoni.
Insomma, se mangi bene respiri anche bene.
Vediamo cosa afferma una recentissima ricerca scientifica appena apparsa sulla prestigiosa rivista Nature Metabolism grazie al lavoro di un team di scienziati americani della University of Florida
1 Come quello che mangiamo può determinare la salute dei polmoni
I ricercatori si sono basati su un programma elaborato in precedenza dallo stesso gruppo di ricerca per studiare un'altra malattia. Il programma permette di far emergere collegamenti che all'occhio umano sfuggirebbero.
Ecco cosa è emerso:
- Un ruolo chiave sulla salute dei polmoni e lo sviluppo di eventuali degenerazioni cellulari viene svolto da una sostanza chiamata glicogeno, che è formata da glucosio, proviene quindi in gran parte dall'alimentazione, viene immagazzinata in fegato e muscoli ed è la riserva di energia per il corpo
- Quantità eccessive di glicogeno, causate da un'alimentazione sbilanciata di tipo occidentale, sono associate ad un aumento di crescita di cellule tumorali nei polmoni e ad una maggiore gravità del tumore
- Quando il glicogeno cala si riduce anche la crescita del tumore
Pertanto, come mangiamo può determinare direttamente come il corpo riesce a difendersi dalle degenerazioni cellulari che colpiscono i polmoni.
In realtà il ruolo del glicogeno è molto più ampio e studi precedenti hanno osservato che un suo eccesso è associato anche ad altri tipi di tumori, come quello del fegato
2 Cosa possiamo fare noi in pratica
Come suggerito dagli scienziati americani che hanno firmato l'articolo di oggi, la consapevolezza dovrebbe essere la prima arma contro i tumori. Così è stato per il fumo di sigaretta e occorre lavorare perché lo sia anche per l'alimentazione.
Quello che mangiamo può influenzare la probabilità di sviluppare degenerazioni cellulari in modo diretto e questo vale per organi a cui non avremmo mai pensato, come i polmoni.
Uno stile di vita sano dovrebbe essere il perno della vita di ciascuno.
Va fatta una piccola precisazione, però. Il glicogeno è necessario per il buon funzionamento del corpo in quanto riserva di energia. Quando facciamo movimento o semplicemente viviamo prima si consuma il glucosio in circolo, quando questo è finito si passa al glicogeno immagazzinato e solo quando questo è finito ai grassi accumulati.
Il glicogeno è quindi il nostro carburante ed è necessario al corpo per mantenere costante il livello di glucosio. Un calo di questo comporterebbe sintomi come vertigini, confusione, debolezza, mal di testa o anche nausea.
Come abbiamo visto, però, il glicogeno non può accumularsi ad alti livelli. In più, il glicogeno in eccesso che non viene usato si trasforma in grasso… con successivo aumento di peso e rischio di obesità.
Ma vediamo in pratica quali sono i consigli degli scienziati per mangiare bene e ridurre l'eccesso di glicogeno nel corpo, e con esso anche il rischio di sviluppare tumori e sovrappeso.
- Limitare gli alimenti ricchi di zuccheri e grassi, come gli alimenti altamente processati, alimenti contenenti grandi quantità di fruttosio ma anche i carboidrati raffinati, come pasta, pane e riso bianchi
- Privilegiare verdura, frutta, ma quest'ultima senza eccessi in quanto comunque zuccherina, cereali integrali, legumi, frutta a guscio
- Assicurarsi un moderato e regolare esercizio fisico
- Osservare delle ore di digiuno per dare al corpo il tempo di rigenerarsi e usare il glicogeno accumulato, per evitare un suo eccesso. In base a studi recenti, 12 ore di digiuno al giorno sono il tempo di digiuno considerato benefico e sicuro. 12 ore sono anche il tempo in cui il corpo inizia a usare tutto il glicogeno accumulato
[3] [4] . Questo significa cenare alle 8 di sera e fare colazione alle 8 di mattina, per esempio.
Il glicogeno in eccesso è solo uno dei meccanismi che possono rappresentare una minaccia per il corpo.
È anche importante non fumare, limitare gli alcolici, la carne rossa e lavorata, non eccedere con alcuni tipi di cottura, come la cottura alla griglia e, in caso, allontanare le parti bruciate.