Reishi, il fungo dell’immortalità che migliora la respirazione

Rinforza e modula l’azione del sistema immunitario, lenisce la tosse e l’asma, antitumorale e antiossidante, aumenta l’energia e la vitalità, antiallergico
il reishi, nome scientifico Ganoderma lucidum, è un fungo che viene dal Giappone annoverato tra i funghi medicinali utilizzati da millenni dalla medicina tradizionale. Non per niente, infatti, è anche conosciuto come il fungo dell’immortalità, capace di promuovere la longevità e la buona salute. Vediamo quindi, sempre sulla base di studi scientifici, quali sono le proprietà benefiche di questo fungo così speciale.
Reishi, proprietà
Al fungo reishi si riconoscono proprietà antiossidanti, capaci cioè di contrastare i processi di invecchiamento, epatoprotettive, antitumorali e di supporto al sistema immunitario [1][2]. In particolare, reishi agisce per il benessere delle vie respiratorie, aiutando a lenire la tosse, la bronchite e l’asma [3].
Non solo, svolge anche un’azione antistaminica di aiuto a contrastare l’allergia stagionale [4]. Ma le proprietà del reishi non finiscono qui, questo fungo, infatti, calma la mente e rinforza il fisico grazie alla sua azione tonica e rivitalizzante, aumenta l’energia, riduce l’affaticamento, promuove un buon sonno e aiuta a tenere sotto controllo stress e ansia [1].
Reishi, dove si trova e come si assume
Puoi trovare il fungo reishi sotto forma di capsule che contengono i suoi estratti in farmacia ed erboristeria, anche online.
Per quanto riguarda l’assunzione, puoi prendere una capsula di reishi due volte al giorno prima dei pasti per cicli di 15 giorni, fai una pausa di due settimane e poi ripeti. Attenzione però, anche se il reishi si caratterizza per un’azione così benefica occorre prestare attenzione e chiedere al proprio medico consiglio in caso di diabete o se si stanno assumendo farmaci per la coagulazione o la pressione. Infatti, il fungo agisce come antiaggregante piastrinico, non solo, si dimostra capace di ridurre sia la glicemia che la pressione e, quindi, se si stanno già prendendo farmaci, occorre verificare che non ci siano interazioni [5].
Attenzione anche se c’è in vista un intervento chirurgico, è meglio sospendere l’assunzione di reishi un paio di settimane prima per evitare un aumento del sanguinamento. Non ci sono studi circa la sicurezza del reishi in gravidanza ed allattamento e quindi è meglio non assumere il fungo in questo periodo.