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Rusco o pungitopo

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 20 settembre, 2020
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Rusco o pungitopo

Contrasta la ritenzione idrica, gli edemi agli arti inferiori e la cellulite, di aiuto in caso di insufficienza venosa cronica ed emorroidi

Il pungitopo o rusco, nome scientifico Ruscus aculeatus, è un arbusto della famiglia delle Asparagaceae, la stessa dell’agave e, come suggerisce il nome, degli asparagi. Il rusco, grazie alle sue belle bacche rosse, è molto apprezzato come ornamento natalizio. Ma le sue applicazioni non si fermano certo qui… infatti, il rusco o pungitopo è un rimedio utilizzato per contrastare le gambe gonfie e la stasi linfatica. Ma vediamo di capire meglio.

Rusco, proprietà

Le radici del rusco sono un rimedio antinfiammatorio, grazie alla presenza di una sostanza chiamata ruscogenina, ma anche venotonico e utile in caso di emorroidi [1][2]. Il rusco, infatti, è una fonte di flavonoidi, che sono sostanze antiossidanti capaci di fortificare i vasi sanguigni, riducendo così la fragilità capillare e mantenendo una sana circolazione.

Non solo, il rusco agisce come tonico dei vasi sanguigni e ne riduce la dilatazione in modo da favorire il ritorno venoso e contrastare i ristagni e gli edemi localizzati a livello delle gambe [3]. Il rusco è riuscito a ridurre la sensazione di tensione e il gonfiore di gambe e caviglie in persone con insufficienza venosa cronica [4].

Rusco, applicazioni

Il rusco, come spiegato nel paragrafo precedente, trova applicazione in caso di insufficienza venosa, edema degli arti inferiori, fragilità capillare, cellulite, ritenzione idrica ma anche emorroidi. Puoi preparare una tisana di radici di rusco, si trovano in erboristeria, farmacia o online. Aggiungi un cucchiaino di rusco in una tazza di acqua. Fai bollire per 5 minuti, poi filtra e bevi. In alternativa, puoi assumere la tintura madre, 40 gocce da 1 a 3 volte al giorno in poca acqua. Il trattamento si segue per cicli di tre mesi, poi si fa una pausa di un mese e poi si può proseguire (Medicina Naturale Dalla A alla Z, Bruno Brigo).

Rusco, avvertenze

Il rusco si è dimostrato generalmente sicuro, a dosi eccessive può causare nausea. Tuttavia, occorre prestare attenzione in caso di diabete, infatti, è riportato in letteratura il caso di una persona con diabete che, in seguito all’assunzione di rusco, ha sviluppato chetoacidosi diabetica, che è una complicanza del diabete [5]. Non assumere in gravidanza e nei bambini piccoli dal momento che mancano studi sulla sicurezza del rimedio in queste fasce di popolazione. Infine, chiedi consiglio al tuo medico prima di iniziare il trattamento con rusco se soffri di ipertensione o stai assumendo farmaci in modo da evitare interazioni.

Fonti

[1] Ivanova et al, Biotechnol Biotechnol Equip, 2015
[2] Hung Jen Lu et al, BMC Complement Altern Med, 2014
[3] Redman et al, J Altern Complement Med, 2000
[4] Vanscheidt et al, Arzneimittelforschung, 2002
[5] Sadarmin et al, J Emerg Med, 2013
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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