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Sale, troppo fa male ma anche troppo poco!

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 8 gennaio, 2025

Il sale fa sempre male? In realtà, con i dovuti accorgimenti ed entro certi limiti, no. Vediamo perché non esagerare con il sale ma anche perché un po' di sale fa bene al corpo, sulla base di recentissime ricerche scientifiche

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Sale

Assumere il sale, si sa, è fin troppo facile. Lo aggiungiamo noi alle pietanze o lo consumiamo senza saperlo in altre, a volte davvero insospettabili, come latti vegetali e persino dolci.

Sappiamo anche che, per la salute, in particolare per la salute del sistema cardiovascolare, è importante limitare il sale ed evitare un suo eccesso.

Ebbene, da oggi sappiamo che c'è un altro motivo, molto valido, per non eccedere con il sale, anche per tenere sotto controllo l'introduzione nel corpo di metalli pesanti. Questo emerge da una recentissima ricerca scientifica appena pubblicata sulla rivista Frontiers in Nutrition da un team cinese [1].

Nel corso dell'articolo vedremo però anche che non si può eliminare del tutto il sodio, che è indispensabile al corpo, perché anche troppo poco sodio può far male alla salute.

1 Sale e metalli pesanti

Lo sentiamo dire ovunque, troppo sale aumenta il rischio di ipertensione e di malattie cardiovascolari [2]. Troppo sale, però, potrebbe avere anche un altro possibile rischio per la salute, e cioè un aumento di metalli pesanti in circolo.

Proprio per testare questa ipotesi gli scienziati hanno analizzato i dati riguardanti salute e stile di vita di ben 11 574 persone. Ecco quello che è emerso:

  • L'abitudine di aggiungere sale alle pietanze è associata ad un aumento, nel corpo, dei livelli di alcuni metalli pesanti, quali cadmio, antimonio, bario, cesio e tallio rispetto a chi non aggiunge il sale
  • Anche l'uso di sostituti del sale può aumentare il livello di un certo metallo pesante, il molibdeno

Quello che emerge dalla ricerca è quindi che un uso frequente del sale da cucina può aumentare la presenza di metalli pesanti nel corpo. Questo si può spiegare con il fatto che il sale può essere contaminato da metalli pesanti.

Va detto che la ricerca è molto giovane e limitata. Altro lavoro sarà da fare per osservare se sali diversi possono avere effetti diversi. Per esempio, cosa accade se scegliamo il sale rosa dell'Himalaya, o il sale integrale o un sale raffinato? L'aumento di metalli pesanti è sempre lo stesso?

In ogni caso, in attesa che la scienza faccia chiarezza, una buona scelta è quella, come ormai tutte le linee guida suggeriscono, di evitare un eccesso di sale, leggendo bene le etichette dei cibi che consumiamo, limitando il sale aggiunto alle preparazioni e magari evitando di mettere la saliera in tavola.

2 Troppo sale non va bene, ma nemmeno troppo poco

Che assumere troppo sale, e quindi sodio, faccia male alla salute è un dato di fatto.

Ma non va nemmeno bene assumere troppo poco sodio. Infatti, questo potrebbe avere conseguenze importanti sulla salute.

Una carenza importante di sodio, che comunque è molto rara, può causare vomito, diarrea, ma anche problemi cognitivi e insufficienza cardiaca. Tuttavia, come detto, questa condizione è molto rara in quanto il sodio è contenuto in diversi alimenti che possiamo assumere quotidianamente, basti pensare ai formaggi, ma anche pomodori, sedano, spinaci, giusto per fare qualche esempio.

Tuttavia, c'è un'altra considerazione da fare. Il problema può non risiedere solo in questa condizione limite ma anche in una condizione che possiamo creare noi, semplicemente seguendo una dieta in cui l'apporto di sale introdotto con l'alimentazione viene fortemente limitato.

Infatti, come emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Insulin Resistance da un team americano [3]:

  • Una forte restrizione del sale, molto al di sotto delle raccomandazioni attualmente in vigore, e cioè 1 cucchiaino di sale al giorno, può causare o aggravare se già presente la resistenza all'insulina, che è considerata l'anticamera del diabete
  • Questo effetto è maggiore in caso di estrema restrizione di sale e in persone che hanno già il diabete o una ridotta tolleranza al glucosio

Da qui si capisce che è importante non eccedere con il sale ma anche che non va bene eliminare del tutto o quasi il sale.

Il corpo ha bisogno di sodio, contenuto nel sale. Certo, la dieta di tipo occidentale può arrivare a quantità davvero esagerate, anche il doppio di sale raccomandato se non di più, ma seguire le linee guida che indicano 2300 mg la quantità di sodio consigliata, che corrisponde a 1 cucchiaino di sale al giorno, è sicuramente una buona scelta, evitando restrizioni esagerate. Negli studi sono stati testati gli effetti anche di valori molto bassi, come 460 mg di sodio al giorno… davvero troppo poco.

Quello che emerge dallo studio è che quindi occorre trovare altre strade per tenere sotto controllo la pressione sanguigna. Si è ritenuto fino ad ora, infatti, che ridurre o persino eliminare l'apporto di sale fosse la scelta più opportuna. Ma, come abbiamo visto, ci sono dei limiti da non superare oltre i quali si rischia di fare più danni di quelli che volevamo curare.

3 Il ruolo del potassio

Sempre più studi stanno indicando il ruolo importante del potassio nella riduzione della pressione sanguigna nella prevenzione all'ipertensione.

Pertanto, anche alla luce di quanto visto nel paragrafo precedente, e cioè che c'è un limite a quanto sodio possiamo togliere dalla nostra dieta, sembra che una buona scelta per proteggere la salute cardiovascolare sia non eccedere con il sale, evitando però restrizioni eccessive che farebbero male alla glicemia, ma seguire anche un'alimentazione varia che includa alimenti ricchi di potassio.

Un aumento nell'assunzione di potassio contribuisce a tenere sotto controllo la pressione sanguigna con un'azione persino maggiore di quella determinata da una riduzione del sodio assunto con l'alimentazione [4].

Alimenti fonti di potassio sono:

  • Legumi, come lenticchie e fagioli kidney
  • Frutta fresca e secca, come albicocche, prugne secche, uvetta, arance, banane, mele
  • Verdura, come spinaci, pomodori, broccoli
  • Patate
  • Yogurt e latte

Esistono anche integratori di potassio e sostituti del sale che apportano potassio. In ogni caso, prima di ricorrere a integratori o sostituti del sale ricorda che è importante parlarne sempre prima con il tuo medico di fiducia.

4 Domande frequenti

Qual è la raccomandazione di sodio al giorno?

Gli esperti raccomandano un apporto di 2300 mg di sodio al giorno, quantità che corrisponde a 5,8 grammi di sale

e cioè un cucchiaino di sale [5]

Quanto sodio è contenuto in 1 grammo di sale?

1 grammo di sale contiene circa 388 mg di sodio. Come regola generale per avere un'idea della conversione puoi dividere la quantità di sale per 2,5 per avere la corrispondente quantità di sodio.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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