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Sani in cucina, la ceramica e il rischio dato dal rilascio di piombo

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 6 aprile, 2025

La ceramica è sicura per contenere gli alimenti? Vediamo di capire in quali casi può rilasciare il piombo e quali conseguenza ha il piombo sulla salute

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Stoviglie di ceramica

Piatti, tazze e ciotole in ceramica sono prodotti molto usati in cucina. La domanda però è se sono sicuri. Cosa accade se il piatto è sbeccato? È possibile un rilascio di piombo? E in caso quali sono le conseguenze sulla salute? Rispondiamo a queste e ad altre domande sulla base di studi scientifici

La salute nel piatto… ma questo non si riduce solo a quali cibi decidiamo di servire e a come li cuciniamo.

Anche i materiali con cui i cibi entrano in contatto possono fare la differenza.

In particolare, occorre prestare un po' di attenzione ai piatti, alle tazze e alle ciotole che si usano. Oggi parliamo della ceramica e del rischio di contaminazione da piombo.

Detto in altre parole, è sicuro mangiare in piatti in ceramica? E se i piatti sono quelli della bisnonna, sono sempre sicuri? E cosa accade quando piatti o tazze in ceramica sono sbeccati?

1 La ceramica

La ceramica è un materiale che viene spesso scelto per realizzare tazze, piatti o ciotole, che siano per un reale utilizzo come contenitori di cibo e bevande o a fini decorativi.

La ceramica, infatti, ha diversi vantaggi. Per prima cosa è facile da mantenere e pulire, è spesso colorata e ornamentale. Poi, a differenza di altri materiali come la plastica o i rivestimenti antiaderenti per le padella, la ceramica è più sicura e preferibile [1].

Generalmente, la ceramica è prodotta con argille e poi, soprattutto se deve contenere alimenti, viene smaltata in modo da sigillare i pori. Questo strato sottile smaltato può contenere piombo in modo da facilitare la fusione delle varie particelle che compongono lo smalto.

Se la ceramica viene prodotta in modo corretto, e quindi viene esposta alla giusta temperatura, né troppo bassa né troppo alta, e per il giusto periodo di tempo, questo fa sì che il piombo sia inglobato nel prodotto finale e difficilmente verrà ceduto all'alimento. Qualora questo dovesse capitare stiamo parlando di quantità davvero troppo piccole per risultare un rischio [2].

Tuttavia, al giorno d'oggi, è possibile trovare ceramiche prodotte senza piombo, in questo caso viene generalmente indicato in etichetta. Negli altri casi, ormai diversi paesi tra cui l'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno stabilito dei limiti per quanto riguarda il piombo che può essere ceduto agli alimenti, rendendo le ceramiche contenitori certamente più sicuri.

Man mano che gli anni passano, questi limiti sono stati continuamente rivisti al ribasso per una maggiore tutela della salute del consumatore [3].

2 Ceramica e piombo

Può capitare però, soprattutto con ceramiche di vecchia produzione, o la cui origine non è certa o comunque che risultano importate da paesi in cui non valgono le stesse regole per la salute, che la ceramica rilasci livelli di piombo superiori al consentito.

Non solo, può risultare che piatti prodotti unicamente a fini decorativi e provenienti da paesi che non hanno le stesse leggi restrittive come l'Europa o l'America possano essere venduti come piatti da cucina, dove servire gli alimenti, soprattutto quando, nei vari passaggi, si perde l'etichetta che vieta l'uso come contenitore degli alimenti. In questi casi il rischio di contaminazione da piombo è più elevato, da qui la necessità di sapere sempre l'origine di un piatto [4].

È bene sottolineare che le stoviglie in ceramica in cui è più alto il rischio di contaminazione da piombo non sono solo piatti o tazze fatte da artigiani, ma possono anche essere prodotte in serie, magari fuori dal Paese, e poi importate [5]. Da qui l'importanza di assicurarsi sempre della provenienza e, qualora questa non sia indicata, usare quel piatto o quella ciotola solo per bellezza.

La contaminazione da piombo in piatti di dubbia origine o di vecchia data è soprattutto in caso di decorazioni di colore giallo, rosso o arancio e se nel contenitore in ceramica viene messo un cibo molto caldo o acido, come spremute, salse di pomodoro o vino, che aumentano la solubilità del piombo [6]. In caso di cibi secchi e freddi il rischio è minore.

Infine, da attenzionare sono anche piatti e tazze in ceramica che sono sbeccati o in qualche modo danneggiati. In questi casi, infatti, aumenta il rischio di contaminazione da piombo.

3 Il piombo e i danni che può fare alla salute

Il piombo è un metallo pesante.

Se il piombo viene introdotto nel corpo in piccolissime quantità non c'è rischio per la salute. Però, in caso di esposizione ad alti livelli o, cosa più probabile, in caso di esposizione a piccole quantità ma per un lungo periodo di tempo è possibile che avvenga un'intossicazione. Infatti, il nostro corpo è equipaggiato con meccanismi detox, per cui il piombo circolante nel sangue viene eliminato nel giro di 1-2 mesi attraverso l'urina. Una parte però va alle ossa, dove viene immagazzinato per decenni. Le ossa, come sappiamo, non sono un tessuto inerte ma in continuo rimodellamento.

Durante queste fasi il piombo immagazzinato viene rimesso in circolo, andandosi a sommare al piombo appena assunto attraverso varie fonti, non solo attraverso stoviglie non controllate, ma anche rossetti, acqua che scorre in condotti vecchi e usurati, erbe e tisane di dubbia origine [7].

L'intossicazione da piombo può risultare un problema, soprattutto in bambini, anziani e donne incinte e può causare [8][9][10]:

  • problemi cardiovascolari. Si stima che l'esposizione cronica al piombo, anche se per valori bassi, possa aumentare il rischio di eventi cardiovascolari e ictus con esito infausto [11]
  • ipertensione
  • squilibri nella sintesi dell'emoglobina, causando anemia
  • squilibri nel metabolismo della vitamina D
  • alterazioni nel funzionamento del fegato e dei reni
  • neurotossicità, soprattutto nei bambini

4 Cosa possiamo fare noi

La ceramica è un materiale per la cucina e per servire le pietanze certamente più sicuro di altri, come la plastica o il teflon.

Tuttavia, come abbiamo visto, è importante prestare un po' di attenzione.

Considerato quanto affermato nei paragrafi precedenti, è una buona scelta:

  • usare piatti e contenitori in ceramica la cui origine sia certa e che provengano da Paesi, come l'Unione Europea o gli Stati Uniti, in cui valgono le leggi per il rilascio di piombo
  • Controllare che piatti e ciotole riportino in etichetta che sono adatti a contenere alimenti
  • Ancora meglio scegliere prodotti che non contengono piombo
  • Non usare piatti, ciotole o tazze in ceramica sbeccati o abrasi in qualche modo
  • Se non si sa nulla del piatto, è importante considerare che non è possibile togliere il piombo dalla ceramica. Pertanto, lavaggi in lavastoviglie, bolliture dell'oggetto in questione, trattamenti con sostanze acide o candeggina non rimuovono il piombo se questo è stato usato per la smaltatura.

In tutti i casi in cui l'uso come contenitore di cibo o bevande non sia consigliato, se la provenienza non è certa e il prodotto di vecchia data, meglio usare come decorazione!

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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