Scarola

Stimola la secrezione di succhi gastrici, migliora la digestione, aiuta a depurare, fegato, stomaco e reni, utile dopo le grandi abbuffate, apporta vitamine e sali minerali, fonte di fibre, porta senso di sazietà, azione diuretica e leggermente lassativa, controllo dei livelli di colesterolo
Lo sai che esistono più di cento tipi di insalata? La scarola, nome scientifico Cichorium endivia della famiglia delle Asteraceae o Compositae, rientra in questa lunga lista di ortaggi ricchi di acqua, capaci quindi di stimolare la diuresi, ma anche di vitamine, sali minerali e importanti proprietà salutari. In particolare la scarola, o indivia scarola, si caratterizza per un sapore leggermente amaro così come rucola, cicoria e indivia riccia e per questo stimola la digestione migliorando la produzione di succhi gastrici e il funzionamento del fegato. La scarola si presta quindi ad essere consumata soprattutto dopo pasti abbondanti e pesanti, fritti, e aiuta a purificare reni, intestino e fegato. Dopo le feste un’insalata di scarola consumata per qualche giorno è un tocca sana per riprendersi dalle abbuffate e disintossicare il corpo. I sali minerali presenti sono ferro, calcio e potassio mentre le vitamine sono la A, benefica per la salute della retina e capace di aumentare la resistenza del corpo alle infezioni, la C, importante per il sistema immunitario, K, per la coagulazione del sangue, e il gruppo B, che supporta il sistema nervoso. La scarola è anche un’ottima fonte di fibre utili contro la stitichezza, per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo ma anche per apportare senso di sazietà, risultando ideale da inserire nella dieta di chi è in sovrappeso o obeso. Si presenta come un’insalata con grandi foglie dal colore più chiaro vicino al giallino al centro, chiamato anche cuore dell’insalata. Come tuti gli ortaggi, il modo migliore per preservare i nutrienti della scarola è consumarla cruda, spezzettata con le mani e aggiunta alle insalate anche se diverse ricette prevedono l’uso della scarola cucinata, in questo caso considera che una parte delle proprietà viene persa con il calore.