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Selenio contro i danni di metalli pesanti e inquinanti

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 1 dicembre, 2023
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Selenio contro i danni di metalli pesanti e inquinanti

Metalli pesanti e residui di farmaci, ecco esempi di sostanze che possono inquinare l'ambiente, l'acqua che beviamo e il cibo che mangiamo, entrando così nel nostro corpo. Ma cosa accade quando queste sostanze, seppur sotto i livelli considerati sicuri, si uniscono e formano un mix all'interno dell'organismo? Lo studio di cui parliamo oggi risponde alla domanda, mostrando che questa combinazione può risultare tossica per la salute. Ma gli scienziati non si sono fermati qui, offrendo anche un possibile alleato per contrastare gli effetti dannosi sulla salute di questi inquinanti, il selenio. Vediamo quindi di capire cosa afferma questa recentissima e interessantissima ricerca pubblicata sulla rivista Science of The Total Environment da un team spagnolo [1].

Metalli pesanti e farmaci, la combinazione dannosa per la salute

I metalli pesanti arsenico, cadmio e mercurio possono inquinare l'ambiente in cui viviamo ed entrare nel nostro corpo, risultando un potenziale rischio per la salute. I metalli pesanti, infatti, sono considerati tossici. Ma i pericoli non si fermano ai metalli pesanti. Dato l'elevato consumo di farmaci, questi possono contaminare l'ambiente e tornare a noi attraverso l'alimentazione, con effetti incerti sulla salute, che devono ancora essere approfonditi. Da qui l'importanza di fissare dei livelli massimi al di sotto dei quali una certa sostanza si considera incapace di creare danni alla salute. Tuttavia, gli studi compiuti fino ad ora si sono sempre focalizzati sulle sostanze prese singolarmente, mai su combinazioni di più sostanze, cosa invece che è più probabile che accada. Cosa succede, quindi, in caso di miscele di sostanze tossiche seppur sotto i limiti di guardia? Vediamo cosa afferma la ricerca di oggi.

Gli effetti dannosi delle combinazioni di più inquinanti e la speranza del selenio

Lo studio è stato condotto in laboratorio su una popolazione di topi. Gli scienziati hanno testato gli effetti di una miscela di sostanze che si può formare facilmente, data dai metalli pesanti arsenico, cadmio e mercurio e dai farmaci diclofenac, un antinfiammatorio non steroideo, e flumequina, un antibiotico. Quello che è emerso è che la combinazione di sostanze attiva una sinergia dannosa per la salute, che massimizza gli effetti avversi che appaiono persino più potenti rispetto a quelli delle sostanze prese singolarmente. I danni sono stati studiati in particolare a livello del fegato, la cui funzionalità viene alterata dalla miscela di inquinanti che innescano uno stato di minaccia continua per le difese dell'organismo. Ma, per fortuna, gli scienziati non si sono fermati qui e hanno fornito anche un alleato contro questi danni. È risultato che il selenio aiuta a contrastare l'effetto dannoso dato dalla sinergia di inquinanti.

Conclusioni, rischi e avvertenze

Gli inquinanti ambientali sono un rischio per la salute, in quanto possono entrare nel nostro corpo attraverso azioni quotidiane, come respirare, bere e mangiare, e possono accumularsi nell'organismo, causando danni. Oggi abbiamo visto che la cautela non è mai troppa e che, anche se queste sostanze dannose non superano i limiti previsti, una loro combinazione può risultare pericolosa. Da qui l'importanza di consumare cibi e bevande di qualità, controllate e acquistate in negozi conosciuti. L'acqua, poi, può essere filtrata o acquistata presso il proprio negozio di fiducia.

Non solo, come abbiamo visto nell'articolo di oggi, un aiuto può essere anche dato da alimenti ricchi di selenio, in quanto, come abbiamo visto, il selenio inibisce l'azione dannosa di metalli pesanti e residui di farmaci e le loro sinergie tossiche. Il selenio si trova nelle noci del Brasile. Una noce del brasile assicura l'apporto giornaliero di selenio richiesto, per cui è importante limitarsi a questa quantità, soprattutto se desideriamo consumare le noci del Brasile con regolarità. In misura nettamente minore, altre fonti di selenio sono le sardine, i crostacei, i cereali integrali, compreso il riso integrale, e le uova. Il selenio esiste anche sotto forma di integratore, ma in questo caso rivolgiti sempre a un medico per evitare il fai da te e un possibile sovradosaggio. Infatti, il selenio, se assunto ad alte dosi come può capitare con gli integratori, può causare fragilità delle unghie e caduta dei capelli, nausea, rash cutaneo, stanchezza, diarrea e irritabilità.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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