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Semi di chia per ridurre pressione sanguigna, colesterolo e trigliceridi

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il aprile 25, 2024

I semi di chia aiutano a tenere sotto controllo colesterolo, trigliceridi e pressione sanguigna, proteggendo così il cuore. Queste proprietà sono da ricondursi al loro contenuto in acidi grassi omega 3, fibre e minerali. Vediamo di approfondire i benefici cardioprotettivi dei semi di chia, come possiamo assumere questi semini, in quali quantità e quali sono eventuali avvertenze e controindicazioni

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Budino di semi di chia decorato con frutti di bosco

I semi di chia sono un alimento prezioso da consumare a colazione o a merenda. I semi di chia, infatti, aiutano a ridurre in modo significativo

  • Colesterolo
  • Trigliceridi
  • Pressione sanguigna, sia la pressione massima che la pressione minima

Vediamo di approfondire le proprietà dei semi di chia e di capire come e in quale quantità possiamo consumare i semi di chia per ottenere questi benefici. Le risposte vengono offerte da uno studio molto recente pubblicato sulla rivista Journal of Functional Foods da un team iraniano e statunitense [1].

Aiutano a ridurre colesterolo, trigliceridi e pressione sanguigna, ecco la ricerca

Lo studio ha analizzato e confrontato i dati di 14 studi precedenti, per un totale di più di 700 persone coinvolte.

Quello che è emerso è che consumare con regolarità i semi di chia porta ad una riduzione significativa del colesterolo totale, del colesterolo cattivo LDL, dei trigliceridi e della pressione sanguigna, sia massima che minima.

Invece, non si sono osservate variazioni degne di nota per quanto riguarda la glicemia e il peso corporeo.

Per quanto riguarda le dosi di semi di chia da assumere per ottenere questi benefici, gli scienziati hanno osservato che per ridurre la pressione minima, il colesterolo e i trigliceridi sono sufficienti dosi di chia inferiori a 25 grammi al giorno. I risultati, in questi casi, sono stati rilevati già dopo poche settimane di assunzione. Invece, per avere una riduzione della pressione sanguigna massima, sono necessari almeno 25 grammi di semi di chia al giorno, circa due cucchiai di semi di chia, da assumere per almeno 10 settimane.

Tutte le proprietà della chia

I semi di chia provengono dalla pianta Salvia hispanica. Questi semini si caratterizzano per un'elevata presenza di fibre, proteine, acidi grassi, tra cui spiccano gli acidi grassi omega 3 come l'acido alfa linolenico, minerali e antiossidanti, come flavonoidi e antociani. Per dare un'idea, 28 grammi di semi di chia, circa due cucchiai, apportano:

  • Calorie, 138 kcal
  • Proteine, 4.68 g
  • Acidi grassi omega-3, 5 g
  • Magnesio, 22% del fabbisogno giornaliero
  • Potassio, 2% del fabbisogno giornaliero
  • Fosforo, 20% del fabbisogno giornaliero
  • Ferro, 12% del fabbisogno giornaliero
  • Manganese, 33% del fabbisogno giornaliero
  • Calcio, 14% del fabbisogno giornaliero
  • Selenio, 28% del fabbisogno giornaliero

I semi di chia sono considerati preziosi alleati per la salute del cuore, come l'articolo di oggi ha dimostrato, ma sono anche antimicrobici e capaci di supportare il sistema immunitario.

Come puoi assumere i semi di chia

La sera prima versa in una ciotolina i semi di chia. Inizia con un cucchiaio di semi di chia, poi puoi aumentare a due cucchiai. Versa sui semi un bicchiere, 250 ml, di un liquido a tua scelta, come un succo senza zuccheri aggiunti o un latte vegetale. Mescola e lascia riposare una notte. Il giorno dopo gusta. Se hai scelto il latte puoi aggiungere al preparato della cannella in polvere, una spolverata di cacao, frutta fresca o secca.

Rischi e avvertenze

I semi di chia, consumati senza eccessi e all'interno di una dieta sana e varia, sono considerati sicuri.

Presta attenzione e chiedi consiglio al tuo medico se stai assumendo farmaci per abbassare la glicemia e la pressione, in quanto potrebbero verificarsi interazioni. Allergie ai semi di chia esistono ma sono rare.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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