Semi di carvi

Vitamine e sali minerali, proprietà carminative e digestive, utili contro infiammazioni dell’intestino e flatulenza, azione antiossidante, antibatterica, antinfiammatoria e anche anticancro
Il cumino dei prati, chiamato anche carvi o cumino selvatico, nome scientifico carum carvi, è una pianta della famiglia delle Apiaceae i cui semi sono molto usati, soprattutto nella cucina nel nord Europa, per aromatizzare diversi piatti grazie al loro gusto che ricorda un po’ quello dell’anice e del finocchio. Questi semi si caratterizzano però anche per le loro proprietà salutari, infatti hanno proteine e fibre e sono anche fonte di sali minerali, quali fosforo, rame, magnesio, calcio, potassio e ferro, e vitamine, come la A, la B, C, E e folati.
Non solo, i semi di carvi si apprezzano per le loro proprietà digestive e carminative, antispasmodiche, antiossidanti e antibatteriche risultando utili quindi a contrastare anche malattie infiammatorie dell’intestino, coliche, crampi addominali e flatulenza [1].
Non solo, questi semi hanno anche un’azione espettorante agendo con proprietà benefiche sul tratto respiratorio e, come testimoniato da studi scientifici, svolgono anche un’azione anticancro, grazie a meccanismi di apoptosi, che significa la morte delle cellule malate, proprietà anti proliferative e antimutagene [2]. Infine, i semi di carvi hanno anche proprietà antidiabetiche e diuretiche senza presentare effetti tossici sui reni o altri effetti collaterali [2]. I semi di carvi si possono aggiungere al pane, ai biscotti, nei formaggi ma si possono anche utilizzare per preparare tisane per aiutare in caso di infiammazione duodenale e flatulenza. Per preparare il tè metti in infusione un cucchiaino di semi tritati in una tazza di acqua bollente, lascia in infusione per dieci minuti, poi filtra e bevi. Questo infuso può essere utilizzato anche per gargarismi allo scopo di combattere l’alitosi.