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Serenella

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 4 dicembre, 2016
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Serenella

Proprietà digestive e toniche per il sistema digerente, utile in caso di cattiva digestione, aerofagia, diarrea, febbrifugo, rimedio in caso di gambe doloranti e pesanti, reumatismi, tonico per il sistema circolatorio, angina pectoris, insufficienza coronarica

La serenella, conosciuta anche come lillà, è originaria dei Balcani e del Medio Oriente, appartiene alla famiglia delle Oleacee ed è un arbusto dai fiori riuniti in pannocchie di colore viola o bianco. E’ una pianta molto amara e questa caratteristica ne fa un ottimo rimedio per il sistema digerente in caso di digestione difficile, lenta ma anche aerofagia e diarrea. Valido rimedio per abbassare la febbre, utilizzato in caso di reumatismi o dolori agli arti causati dal lavoro in piedi, eccessiva sedentarietà, sport. Infine il gemmoderivato di lillà è utilizzato e apprezzato come tonico di cuore e circolazione, risulta capace di abbassare la pressione e ha effetti benefici in caso di angina pectoris e insufficienza coronarica, ma in questo caso consulta sempre il tuo medico.

Infuso di fiori

Per trarre beneficio dalle proprietà digestive e astringenti della serenella puoi preparare un infuso portando ad ebollizione un litro di acqua, togli dal fuoco e metti in infusione un cucchiaio di fiori secchi di questa pianta per dieci minuti, filtra e bevi da 2 a 3 tazze al giorno.

Infuso di foglie

Come febbrifugo, porta ad ebollizione un litro di acqua, togli dal fuoco e metti in infusione un cucchiaio di foglie secche per dieci minuti, filtra e bevi da 2 a 3 tazze al giorno.

Decotto di corteccia

Sempre come febbrifugo puoi anche preparare un decotto di corteccia di serenella. Porta ad ebollizione un litro di acqua e un cucchiaio di corteccia per qualche minuto, togli dal fuoco, filtra e bevi un paio di tazze al giorno.

Oleolito

In caso di reumatismi e dolori agli arti puoi eseguire massaggi con questo oleolito ottenuto dai fiori di lillà: procurati una manciata abbondante di fiori di lillà e lasciali macerare, esposti al sole, in un litro di olio di oliva per due settimane. Filtra e versa in un contenitore.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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