Solfiti, cosa sono, come riconoscerli e i loro effetti sulla salute
Cosa sono i solfiti? Come possiamo sapere se un alimento li contiene? Che effetti hanno sulla salute? Oggi rispondiamo a queste e ad altre domande sui solfiti per fare scelte più consapevoli in campo alimentare

I solfiti sono sostanze che possono essere aggiunge a vino, frutta secca e persino crostacei. Ma cosa sono esattamente? E quali conseguenza hanno sulla salute? Oggi parliamo di questo importante argomento, cercando di capire anche come capire se un alimento contiene solfiti
Quando leggiamo un'etichetta di un vino, di un aceto o di qualche tipo di frutta secca spesso l'occhio cade su una scritta, Contiene solfiti.
Ma cosa sono i solfiti? E perché vanno indicati in etichetta? Hanno degli effetti sulla salute?
Oggi rispondiamo a queste domande per saperne di più su questo importante argomento.
1 Cosa sono i solfiti
I solfiti sono sostanze che si sviluppano naturalmente in alcuni cibi in seguito a fermentazione, come i vini per esempio, o possono essere aggiunti sotto forma di additivi alimentari dall'azione antiossidante e conservante [1].
Noi oggi ci occuperemo dei solfiti aggiunti come additivi.
Questi solfiti hanno il compito di proteggere gli alimenti dalla proliferazione batterica e ne preservano anche il colore, evitando l'imbrunimento.
2 Come riconoscerli
Per sapere se un certo alimento contiene solfiti occorre guardare l'etichetta.
I solfiti sono indicati con delle sigle. In Europa le sigle che indicano i solfiti sono E220-E228
- E220, Anidride Solforosa
- E221, Solfito di Sodio
- E222, Bisolfito di Sodio
- E223, Metabisolfito di Sodio
- E224, Metabisolfito di Potassio
- E225, Solfito di Potassio
- E226, Solfito di Calcio
- E227, Bisolfito di Calcio
- E228, Solfito Acido di Potassio
3 Dove sono contenuti
I solfiti che assumiamo vengono prevalentemente dall'alimentazione, anche se possono essere contenuti in alcuni medicinali come gocce per occhi, corticosteroidi, medicazioni per uso topico [1].
Ma ecco i cibi a cui i produttori possono decidere, legalmente, di aggiungere solfiti, oltre a quelli spesso sono già presenti naturalmente:
- Vino
- Birra
- Succhi di frutta e bevande analcoliche
- Aceto
- Frutta secca, come albicocche, fichi, prugne e uvetta
- Barrette alla frutta
- Ciliegie sciroppate
- Sciroppi per decorazioni
- Cipolline in agrodolce
- Sottaceti
- Crauti
- Marmellate
- Biscotti e altri prodotti da forno
- Crostacei. In questo caso i solfiti possono essere ridotti con la cottura. La cottura a vapore è il metodo che permette una maggiore perdita di solfiti, più del 50%, mentre la cottura in forno è quella meno efficace, comportando una perdita di poco più del 13%
[2]
4 Quali conseguenze per la salute
I solfiti, come additivi alimentari, sono usati da secoli. Questo ha portato a ritenere i solfiti sostanze sicure. E in effetti questo può essere vero per molti, ma non per tutti [3].
Infatti, studi approfonditi hanno mostrato che i solfiti rappresentano un problema per le persone sensibili e che soffrono di allergie.
In questi casi, infatti, l'assunzione di cibi contenenti solfiti può causare [1]:
- Dermatiti
- Orticaria
- Arrossamento
- Ipotensione
- Mal di pancia
- Diarrea
- Asma, soprattutto in chi già ne soffre. Si stima che il 10% delle persone che già hanno una diagnosi di asma abbia anche una maggiore sensibilità nei confronti dei solfiti. Non solo, questa sensibilità può risultare in effetti collaterali più importanti in chi deve assumere farmaci steroidei per l'asma e in chi ha una iperreattività delle vie aeree, e cioè che reagiscono più facilmente agli allergeni
Ancora non si conosce l'esatto meccanismo di azione dei solfiti ma si ipotizza che, una volta ingeriti, possano stimolare il sistema parasimpatico con successiva broncocostrizione. Questo effetto è amplificato dal malfunzionamento di alcuni enzimi che causa un accumulo di solfiti nell'organismo, e così un aumento delle loro conseguenze sulla salute
In più, uno studio molto recente ha osservato che il consumo di alimenti contenenti solfiti può avere un impatto sulla salute della bocca e della digestione. Infatti, già dopo 10 minuti di esposizione ai solfiti è possibile osservare una riduzione di alcuni batteri normalmente presenti in bocca e che costituiscono il microbiota orale [5].
Lo studio è ancora agli inizi e altro lavoro dovrà essere eseguito, ma certamente getta le basi per altre ricerche sull'impatto dei solfiti, soprattutto se consumati regolarmente e in elevate quantità, per la salute della bocca e la digestione, la cui prima fase inizia proprio in bocca [5].
5 Possono ridurre i nutrienti
Infine, un'ultima informazione.
Alcune persone possono assumere solfiti senza particolari problemi mentre altre possono sviluppare reazioni allergiche e asmatiche. Però esiste una conseguenza che accomuna tutti.
E cioè che i solfiti impoveriscono il cibo a cui vengono aggiunti. Infatti, questi additivi possono distruggere alcune vitamine come
- Tiamina, o vitamina B1
- Acido folico
- Nicotinamide, che è una forma di vitamina B3
- Piridossale, una forma di vitamina B6