Spermidina, la sostanza che aumenta la longevità e protegge la salute

Negli ultimi anni l'attenzione della scienza si sta focalizzando su una sostanza particolare, chiamata spermidina.

Perché tutto questo interesse?

Perché, in base a quanto emerso da ricerche scientifiche, sembra proprio che la spermidina possa contrastare l'invecchiamento e le malattie associate, prolungando la durata della vita stessa.

La ricerca è agli inizi e tanto ancora dovrà essere compreso, ma, intanto, vediamo quello che sappiamo fino ad ora e come possiamo sfruttare noi le proprietà anti invecchiamento della spermidina.

1 Che cos'è

La spermidina è una sostanza naturale. Il nome deriva dal fatto che è stata isolata per la prima volta nel seme maschile, ma questa sostanza si trova anche in diversi alimenti di origine vegetale.

Non solo, la spermidina viene anche prodotta naturalmente dal corpo e tende a ridursi con l'età.

2 Benefici

Numerosi studi indicano che la spermidina è una sostanza benefica, capace di proteggere la salute. Infatti, come emerge da ricerche, la spermidina [1]:

• Stimola l'autofagia, che è il processo tramite il quale il corpo degrada le cellule danneggiate, per poi liberarsene
• È antinfiammatoria e antiossidante
• Migliora la funzionalità dei mitocondri, che sono gli organelli cellulari preposti alla produzione di energia

Grazie a queste caratteristiche, la spermidina mostra interessanti proprietà salutari. Vediamo di approfondire i benefici di questa sostanza sulla base di ricerche scientifiche [2][3][4][5]:

• Contrasta le degenerazioni cellulari
• Contrasta le neurodegenerazioni e il declino cognitivo
• Riduce il rischio cardiovascolare, aiutando a tenere sotto controllo la pressione sanguigna e migliorando la funzionalità del cuore
• Migliora l'afflusso di sangue, permettendo un recupero più efficace in caso di ischemia
• Contrasta il diabete tipo 2 migliorando l'utilizzo del glucosio
• Protegge il microbiota intestinale e contrasta sovrappeso e obesità
• Contrasta l'osteoporosi e rinforza le ossa
• Contrasta la sarcopenia
• Migliora la funzionalità del sistema immunitario
• Supporta la fertilità

3 Quali alimenti la contengono

La spermidina, come accennato, si trova abbondante negli alimenti di origine vegetale [6].

Ne sono particolarmente ricchi:

• Cereali
• Germe di grano, tra i più ricchi di questa sostanza insieme alla soia
• Legumi
• Soia e derivati della soia
• Funghi
• Piselli
• Nocciole
• Pistacchi
• Spinaci
• Broccoli
• Cavolfiori
• Fagiolini verdi

Anche la frutta contiene spermidina, come mele, pere, arance, mandarini, ma in quantità molto limitate.

Attenzione però alla cottura, questa può determinare variazioni importanti di spermidina. In particolare [6]:

• La bollitura riduce in modo significativo la quantità di spermidina che passa all'acqua di cottura. Questo si osserva soprattutto in cavolfiori e spinaci. I piselli tendono a trattenere maggiormente questa sostanza
• Cuocere per lunghi periodi di tempo a temperature elevate, come nel caso della grigliatura o la cottura in forno, causa perdite di spermidina

4 Altri modi per aumentare la spermidina nel corpo

Non solo con gli alimenti, esistono altri modi per aumentare i livelli di spermidina nel corpo.

In base a studi, anche molto recenti:

• La spermidina aumenta quando non mangiamo. Eh sì, i momenti di interruzione dal cibo sono importanti perché è proprio in queste fasi che i livelli di spermidina aumentano. Non stiamo parlando, però, di digiuni estremi ma di quello che sempre più ricerche scientifiche sembrano confermare come benefico, e cioè di un digiuno quotidiano di circa 12 ore, che significa, per dare un'indicazione, cenare entro le 8 di sera e fare colazione entro le 8 di mattina. Digiuni più forzati sembrano, al momento, controproducenti, soprattutto per individui sani e normopeso [7][8]
• Integratori. Allo stato attuale è molto facile reperire integratori di spermidina. Tuttavia, gli studi non sono riusciti a trovare un accordo sulla dose consigliata e sulla reale efficacia di questo modo di assumere la spermidina. Infatti, una recente ricerca ha mostrato che un'integrazione di 15 mg di spermidina al giorno per 5 giorni non ha innalzato i livelli di spermidina nel corpo. La spermidina assunta si è infatti trasformata in spermina. La conclusione degli autori è che per prima cosa è possibile che una parte degli effetti osservati finora negli studi sia da attribuirsi effettivamente alla spermina, dall'altra che è improbabile che un'assunzione di 15 mg possa avere comunque effetti sul breve termine. È da capire se è possibile osservare effetti sul lungo termine o se il problema è dato dagli integratori stessi, in cui si assume la sostanza pura e non all'interno di una sinergia come invece accade con gli alimenti [1]. Va anche detto che l'assunzione di una quantità di 15 mg non è stata valutata per quanto riguarda la sicurezza sull'uomo. Allo stato attuale studi indicano che è sicuro, per l'uomo, assumere fino a 1,2 mg di spermidina, pertanto occorre capire se quantità molto superiori, come 15 mg, possono non dare effetto per la rapida conversione in altre sostanze [2]

5 Commento

La spermidina sembra, allo stato attuale, una sostanza davvero molto promettente, capace di proteggere la salute, contrastare le malattie e allungare la vita.

Tuttavia, la ricerca è ancora agli inizi. La maggior parte degli studi è stata svolta su animali e solo una piccola parte su esseri umani.

In più, quello che emerge è una difficoltà a comprendere se gli integratori possano essere realmente benefici. L'assunzione di spermidina attraverso l'alimentazione è considerata salutare, tuttavia, dose, durata e modalità di assunzione degli integratori sono fattori ancora da capire, nel rispetto della salute umana.

In attesa che la scienza faccia chiarezza, può essere sicuramente una buona scelta includere nella propria alimentazione, senza eccessi, gli alimenti che sappiamo essere più ricchi di spermidina.

In più, una buona abitudine può anche essere rispettare un periodo di digiuno nel corso della giornata, in particolare il digiuno notturno. Non stiamo parlando del digiuno intermittente che restringe il periodo di alimentazione a una finestra di 8 ore, o anche meno, o di digiuni di un'intera giornata. Stiamo parlando di un digiuno di circa 12 ore, dalla cena alla colazione.