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Stanchezza, ansia e perdita di massa muscolare si contrastano con il tè matcha

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 30 dicembre, 2023

Come contrastare la perdita di massa muscolare e migliorare la forza e l’energia? Un aiuto viene da una bevanda davvero speciale, il tè verde matcha. Vediamo quindi di approfondire le proprietà anti stanchezza e protettive dei muscoli del tè matcha, come si assume questo tè, la sua preparazione ed eventuali controindicazioni

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Stanchezza, ansia e perdita di massa muscolare si contrastano con il tè matcha

Contro la stanchezza, lo stress e la perdita di massa muscolare un valido aiuto viene dal tè verde matcha. Ancora una volta il matcha si dimostra un vero elisir di salute con un effetto che mai ci saremmo aspettati da una bevanda… capace persino di aumentare la massa muscolare e la forza. Eppure questa è proprio la realtà ed è quanto emerge da una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla rivista Nutrition Journal grazie al lavoro di un team di scienziati giapponesi [1].

Tè matcha, muscoli e stanchezza, ecco cosa afferma la scienza

Gli scienziati hanno reclutato 37 giovani adulti, di questi nessuno aveva l'abitudine ad allenarsi in modo regolare. I volontari sono stati divisi in due gruppi. Il primo gruppo doveva consumare due volte al giorno per 3 mesi un bicchiere di acqua a cui erano stati aggiunti 1,5 grammi di tè matcha in polvere. Il secondo gruppo invece è stato tenuto come controllo. I volontari sono quindi stati sottoposti a sedute di allenamento di resistenza allo scopo di aumentare la massa muscolare e la forza. In particolare, le sessioni di allenamento prevedevano esercizi da svolgere in palestra come estensione della schiena, esercizi per rinforzare gli addominali, il petto, le spalle, le braccia e le gambe.

Ebbene, già dopo una settimana coloro che assumevano il tè matcha sentivano meno fatica rispetto al gruppo di controllo. Dopo due mesi il gruppo che assumeva tè matcha presentava una maggiore forza nelle gambe e infine, dopo 3 mesi, questo stesso gruppo presentava un aumento maggiore della massa muscolare rispetto al gruppo che non assumeva il tè.

Non solo, il matcha ha ridotto i livelli di cortisolo salivare, che è considerato un indicatore dello stress, ha contrastato l'aumento di radicali liberi che si generano quando pratichiamo esercizio fisico e ha supportato la salute del microbiota intestinale, proprietà che spiegano la sua azione benefica a livello muscolare e di riduzione della sensazione di affaticamento e stanchezza.

Tè matcha e muscoli, conclusioni

Il tè matcha è un tè portentoso, apporta antiossidanti, circa il doppio di un tè sencha che, tra tutti i tè verde, è uno dei più pregiati, ma è anche fonte di fibre ed amino acidi. Grazie a questa composizione, il tè matcha permette ai muscoli di adattarsi più velocemente all'esercizio fisico con benefici chiari ed evidenti di aumento della massa muscolare e della forza e di riduzione dell'affaticamento. Questi benefici si dimostrano utili a contrastare la perdita di massa muscolare e la sarcopenia che si può osservare soprattutto negli anziani.

Non solo, il matcha protegge la salute del microbiota intestinale, da cui sappiamo che dipende la salute dell'intero organismo, e riduce lo stress. Insomma, introdurre il matcha nella propria alimentazione quotidiana sembra essere davvero una buona scelta.

Tè matcha, preparazione e avvertenze

Per preparare il tè matcha si scalda l'acqua fino a 30-40° C. Si aggiunge la polvere di matcha, due cucchiaini di polvere di tè per litro, e si mescola con un frustino fino a formare la caratteristica schiumetta in superficie. Il matcha è pronto per essere gustato. Scegli sempre un prodotto di qualità, controllato e certificato. Evita di bere il matcha nelle ore pomeridiane e serali in quanto contiene caffeina. Il consiglio è quello di non assumere il tè matcha, come il tè in generale, a stomaco vuoto per evitare disturbi gastrointestinali. Presta attenzione e chiedi consiglio al tuo medico se stai assumendo farmaci, in quanto il matcha può interagire con alcune medicine in uso, seppur in modo limitato, per esempio con le medicine prescritte per il cuore quali il warfarin, un anticoagulante, simvastatina, un farmaco per ridurre il colesterolo della famiglia delle statine, e nadololo, contro l'ipertensione e l'aritmia.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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