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Stile di vita e salute, il mondo delle borracce

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 21 novembre, 2021
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Stile di vita e salute, il mondo delle borracce

Analizziamo i diversi tipi di borraccia che è possibile trovare in commercio e cerchiamo di capire quali sono i materiali più sicuri per la salute

In ufficio, in gita o a scuola, non bisogna mai rinunciare a bere e mantenersi idratati. Infatti, la disidratazione rallenta subito la funzionalità cognitiva, fa calare l'attenzione, peggiora l'umore e fa sentire subito più stanchi e spossati, oltre che avere poi conseguenze ancora più gravi se non si provvede a reintegrare i liquidi [1]. Il problema, però, è che spesso non si sa in quale contenitore riporre l'acqua da portare con sé. In commercio esistono diversi tipi di borracce, pratiche, riutilizzabili e anche amiche dell'ambiente. Ma sono anche amiche della nostra salute? Cerchiamo di capirlo analizzando i diversi materiali con cui possiamo trovare le borracce e i loro effetti, concentrandoci sul possibile rilascio di metalli tossici e bisfenolo A, un interferente endocrino che può alterare il normale equilibro ormonale.

Borracce in alluminio

Uno studio recente condotto da un team di scienziati dell'Università La Sapienza di Roma ha eseguito una serie di test sull'acqua contenuta in borracce di diverso materiale [2]. Dopo un mese in cui i ricercatori hanno riempito e svuotato giornalmente le borracce, proprio come si fa comunemente nella vita quotidiana, è stata analizzata la qualità dell'acqua. Quello che è emerso è che le borracce di alluminio e di acciaio, più di altri materiali, hanno rilasciato metalli tossici come piombo, nichel, cobalto e antimonio. Questi metalli erano sotto i limiti di legge ma bisogna sottolineare che questo apporto, che nel caso di una borraccia usata ogni giorno diventa costante, si somma ai metalli contenuti nell'acqua che già consumiamo con il rischio di eccedere con le quantità.

In più, se il rivestimento interno di una borraccia in alluminio è una resina epossidica, è probabile che venga rilasciato anche bisfenolo A [3].

Borracce in acciaio

Lo studio citato nel paragrafo precedente ha analizzato anche le borracce in acciaio. Anche in questo caso, le borracce in acciaio sono risultate, insieme alle borracce in alluminio, quelle che rilasciano nell'acqua una quantità maggiore di metalli tossici [2]. Tuttavia, le borracce in acciaio hanno mostrato di non rilasciare bisfenolo A [3].

Borracce in plastica

Le bottiglie in plastica policarbonato, o PC, rilasciano all'acqua bisfenolo A, soprattutto se la temperatura del liquido è elevata o se vengono lasciate al caldo [3].

Invece, le bottiglie in copoliestere di ultima generazione non rilasciano bisfenolo A [3]. Interessanti anche le bottiglie in PET. In generale, come testimonia lo studio dell'Università La Sapienza, tutte le borracce analizzate, anche il PET, rilasciano metalli tossici. Tuttavia, i materiali plastici rilasciano una quantità nettamente inferiore di queste sostanze rispetto alle borracce in metallo. Questo studio trova conferma anche grazie a un'altra ricerca, che ha osservato che la quantità di antimonio, metallo dalla possibile azione cancerogena (IARC), nell'acqua contenuta nelle bottiglie di PET è molto basso, intorno all'1% della soglia considerata sicura dall'OMS [4]. Infine, il PET non ha mostrato di rilasciare bisfenolo A [2].

Borracce in vetro

Le borracce in vetro sono risultate le migliori, le più efficienti e le più sicure in termini di sostanze rilasciate all'acqua [2].

Borracce, qualche consiglio

Il consiglio generale, per tutte le borracce di ogni materiale, è cambiare spesso l'acqua. Questo vale soprattutto per le bottiglie in alluminio. Infatti, l'acqua può estrarre l'alluminio e quindi questo liquido non dovrebbe mai essere conservato per più di 24 ore in un contenitore di questo tipo, meglio chiaramente se viene cambiato con più frequenza. Vale sempre il consiglio di assicurarsi che sulla borraccia vengano certificati la provenienza e il produttore e che l'interno sia il più possibile liscio, senza saldature. Evita di conservare bibite e acqua gassata (Fonte, intervista al professor Matteo Vitali, Università la Sapienza e responsabile del team di ricerca che ha pubblicato Astolfi et al, Separations, 2021).

Fonti

[1] Zhang et al, Int J Environ Res Public Health., 2019
[2] Astolfi et al, Separations, 2021
[3] Cooper et al, Chemosphere, 2012
[4] Welle et al, Food Addit Contam Part A Chem Anal Control Expo Risk Assess, 2011
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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