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Stretching del Meridiano del Polmone e dell’Intestino crasso

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 28 aprile, 2017
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Stretching del Meridiano del Polmone e dell’Intestino crasso
Video Stretching del Meridiano del Polmone e dell’Intestino crasso

A Shizuto Mazunaga, padre fondatore di uno stile shiatsu, si deve l’introduzione degli esercizi di stretching dei meridiani. Questi esercizi mirano ad attivare i canali in cui, secondo la medicina cinese tradizionale, scorre l’energia del corpo. Se i meridiani non hanno impedimenti allora il corpo e gli organi correlati sono in salute. In questa lezione vedremo lo stretching del meridiano del Polmone e dell’Intestino crasso. Il primo, partendo dal centro dell’addome, arriva alla clavicola e scende lungo il braccio dove incontra il secondo che risale lungo la parte laterale del braccio per poi diramarsi in due percorsi, uno verso i polmoni e più giù verso l’intestino crasso e l’altro verso i denti e il naso. Infine una raccomandazione, dal momento che l’esercizio richiede di lasciar cadere la testa evita se hai la pressione alta o se hai raffreddore o mal di testa.

Inizia assumendo la posizione della montagna. In piedi, le gambe sono leggermente divaricate, le braccia lungo i fianchi con i palmi rivolti in avanti, chiudi gli occhi e respira, scegli di non soffermarti su nessun pensiero, goditi questa posizione così stabile.

Dopo qualche respiro sciogli la posizione. Con il pugno destro chiuso inizia a battere sulla parte sinistra del corpo proprio sotto la clavicola, per attivare il meridiano del polmone. Continua a battere scendendo lungo la parte anteriore del braccio sinistro, arriva fino al pollice e risali battendo lungo la parte laterale del braccio. Arriva fino alla spalla, prosegui fino alla scapola e al collo. Ripeti ancora una volta e poi cambia lato.

Iniziamo ora con lo stretching vero e proprio. Porta le braccia dietro la schiena, congiungi le mani allacciando i pollici, le altre dita rimangono libere. Ruota all’indietro le spalle e contemporaneamente allunga le braccia verso il basso.

Con questa posizione delle braccia scendi con il busto senza piegare né schiena né gambe. Arriva fin dove riesci, lascia cadere la testa e porta le braccia a puntare verso il cielo. Rimani in questa posizione e respira, uno, due, tre volte. Poi alza il busto, piega le gambe e con la loro forza riportati in piedi.

Se non ti senti stabile in questa posizione è possibile eseguire una variante. Porta le braccia dietro la schiena, congiungi le mani allacciando i pollici, ruota le spalle e allunga le braccia verso il pavimento. Nel momento in cui scendi con il busto prova a piegare le gambe e prosegui fino al punto in cui il busto si appoggia alle cosce. Lascia andare la testa e porta le braccia vero l’alto.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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