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Tè nero, ultime novità dalla scienza, benefici e controindicazioni

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 29 gennaio, 2025

Ecco i benefici noti e quelli appena scoperti dalla scienza del tè nero, una bevanda molto amata in tutto il mondo. Vedremo anche di approfondire la preparazione del tè nero, eventuali sinergie per potenziarne l'azione salutare e le controindicazioni a cui prestare attenzione

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Tè nero

Il tè nero è una delle bevande più conosciute in tutto il mondo.

Al giorno d'oggi molta attenzione del mondo scientifico è rivolta al parente stretto del tè nero, il tè verde, considerato un prezioso alleato della salute. Ma anche il tè nero ha da dire la sua quando si parla di benefici salutari.

Oggi vediamo cosa affermano ricerche scientifiche molto recenti che hanno fatto luce su interessanti proprietà del tè nero.

1 Il tè nero protegge il fegato

Eh sì, il tè nero si dimostra epatoprotettivo, come dimostrato da una recente ricerca pubblicata sula rivista British Journal of Nutrition da un team cinese [1].

Gli scienziati hanno reclutato più di 22 000 persone, di cui erano note le informazioni riguardanti lo stato di salute e l'abitudine di bere tè nero. Quello che è emerso, confrontando i dati, è che:

  • Chi beve più tè nero ha un rischio minore di sviluppare fegato grasso. Non solo, il tè nero contrasta anche la fibrosi del fegato, che è la formazione di tessuto cicatriziale nel fegato che tenta di riparare i suoi danni. Un eccesso di fibrosi può causare la cirrosi
  • Bere 750 g, circa 3 tazze, al giorno di tè nero può ridurre del 24% il rischio di sviluppare fegato grasso
  • Questo effetto protettivo si osserva anche in persone in sovrappeso
  • Si ritiene che gli effetti benefici del tè nero a livello del fegato siano da ricondursi alla presenza di sostanze, quali teaflavine e teobromine, che sono antiossidanti e antinfiammatorie e utili a contrastare l'accumulo di grassi nel fegato. Anche la caffeina allevia il fegato grasso

2 Una bevanda a base di tè nero protegge il microbiota

Il microbiota è l'insieme dei batteri che vivono nel nostro intestino. Lo studio della salute del microbiota intestinale è di notevole importanza dal momento che dalla salute del microbiota dipende la salute dell'intero organismo.

Ebbene, uno studio molto recente, pubblicato sulla rivista The Journal of Nutrition da un team internazionale composto da scienziati americani, norvegesi, brasiliani, italiani e spagnoli, ha dimostrato che [2]:

  • Il consumo regolare di una bevanda a base di tè nero, si trattava in particolare del Kombucha preparato con tè nero, è in grado, in due mesi, di migliorare la composizione del microbiota intestinale, supportando la crescita dei batteri buoni
  • Questo è stato osservato sia in persone con peso normale che obese. Anzi, i risultati maggiori si sono proprio osservati in persone obese. In quest'ultimo caso sono diminuiti i batteri associati al sovrappeso e il microbiota, dopo 8 settimane di consumo di Kombucha, era confrontabile con quello delle persone normopeso

3 Tè nero, cos'è e leggenda

Prima di proseguire con gli altri benefici del tè nero, ecco una piccola curiosità.

Il tè nero è ottenuto dalle foglie della stessa pianta da cui si ottiene il tè verde, la Camellia sinensis, lo sapevi? Quello che cambia è il processo a cui vengono sottoposte le foglie. Quelle del tè nero sono, infatti, completamente ossidate.

Ma come si è arrivati a questo?

Sembra che tutto abbia avuto origine in un villaggio cinese tra le montagne Wuyi, nella regione chiamata Fujian. Era un giorno come tanti e i contadini erano intenti nella raccolta delle foglie di tè, che poi avrebbero lavorato secondo la loro tradizione.

Ma ecco che arrivarono dei soldati, che dovevano essere rifocillati. I contadini dimenticarono le foglie di tè al sole e corsero ad assistere i soldati.

Al loro ritorno le foglie si erano essiccate. Per evitare che il raccolto andasse perduto subito i contadini non si persero d'animo e arrostirono il tè usando foglie di pino. Era nato il primo tè nero affumicato della storia. Ancora oggi una vera specialità, pregiata e molto ricercata.

4 Altri benefici

Parliamo ora delle proprietà benefiche del tè nero.

Tutti noi conosciamo il tè nero come bevanda dal sapore marcato e intenso, con un infuso di un bel colore ambra, più o meno scuro a seconda delle varietà. Ma il tè nero è anche una preziosa fonte di benefici salutari, come testimoniato da numerosi studi scientifici. Infatti, il tè nero [3][4][5]:

  • aiuta a contrastare la glicemia alta. Questo effetto si ha se gustiamo il tè nero in purezza. Per un'azione di contrasto al diabete è importante quindi non eccedere con il dolcificante
  • protegge la mucosa gastrica e intestinale, contrasta la colite a stimola la digestione e il transito intestinale
  • protegge il sistema cardiovascolare. Lo sapevi che ogni tazza in più di tè nero che si beve riduce del 2% il rischio di attacco di cuore e del 4% il rischio di ictus?
  • migliora la densità ossea
  • supporta il sistema immunitario
  • è antiossidante e capace di contrastare le degenerazioni cellulari, soprattutto a livello di stomaco, intestino, fegato e prostata
  • grazie alla presenza di caffeina migliora la performance mentale
  • protegge i denti dalla formazione di carie e dalla placca, anche se questi sono risultati ancora preliminari

5 Preparazione del tè nero

Il tè nero si prepara per infusione delle foglie. Ecco come procedere con la preparazione del tè nero:

  • Porta all'ebollizione una tazza di acqua
  • Togli dal fuoco
  • Aggiungi un cucchiaino di foglie di tè, o una bustina di tè
  • Lascia in infusione per 3-4 minuti
  • Filtra

Vuoi una piccola chicca? Il tè nero crea una potente sinergia con la curcuma. Infatti, in base a studi, tè nero e curcuma proteggono il fegato dai danni delle tossine che possiamo assumere con i cibi, come le aflatossine, con un'azione maggiore se assunti insieme piuttosto che separatamente [6]. In commercio trovi bustine di tè nero con curcuma, già pronte per l'uso, oppure puoi aggiungere alle foglie di tè in infusione una fettina di radice di curcuma.

6 Avvertenze e controindicazioni

Il tè nero è una bevanda benefica. Tuttavia, non bisogna mai esagerare. Infatti, un consumo eccessivo, cioè più di 4 tazze al giorno, di tè nero può causare:

  • Macchie sui denti, difficili da eliminare
  • Inibizione della tripsina, un enzima preposto alla digestione di diversi tipi di proteine
  • Inibizione dell'assorbimento dei minerali. Questo è particolarmente vero per quanto riguarda il ferro. Tuttavia, non è un vero rischio per la popolazione a meno che non siamo in presenza di anemia e/o il consumo di tè è eccessivo [7]
  • Ansia, insonnia e tremori, per un eccesso di caffeina

7 Domande frequenti

Chi ha la pressione alta può bere il tè nero?

Il tè nero contiene caffeina e quindi a prima vista si potrebbe pensare che chi ha la pressione alta dovrebbe evitare il tè nero.

Tuttavia, quello che emerge da studi scientifici è in realtà l'opposto. E cioè si osserva che bere regolarmente e in moderazione tè nero aiuta a ridurre la pressione sanguigna sistolica, o massima [8].

Quando è meglio bere il tè nero?

Come detto, il tè nero contiene caffeina e quindi è meglio berlo a partire dalla mattina fino al pomeriggio.

Evita di bere tè nero nel tardo pomeriggio e alla sera in quanto la caffeina può disturbare il sonno.

Quanto tè nero al giorno si può bere?

Gli esperti indicano come sicura e benefica una quantità tra 1 e 4 tazze al giorno di tè nero. Infatti [9]:

  • Almeno 3 tazze di tè nero al giorno riducono il rischio cardiovascolare
  • 1 tazza di tè nero apporta 280 mg di flavonoidi, circa la metà della quantità giornaliera raccomandata di questi antiossidanti [10]
  • Gli effetti avversi della caffeina iniziano a vedersi con quantità superiore a 4 tazze
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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