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Tè verde contro lo stress e la demenza

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 20 gennaio, 2025

Il tè verde protegge la materia bianca cerebrale e può risultare calmante e anti stress. Approfondiamo queste proprietà, quali varietà di tè verde risultano maggiormente benefiche, come si prepara un buon tè verde e le principali avvertenze e controindicazioni

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Tè verde

Il tè verde è una delle bevande più conosciute e apprezzate al mondo.

Per la sua ricchezza in antiossidanti il tè verde è considerato un valido alleato per la salute dell'intero organismo. Tanto è che sono davvero numerosi gli studi scientifici dedicati ai benefici del tè verde.

Oggi parliamo di due recentissime ricerche, pubblicate appena pochi giorni fa e che mostrano che il tè verde può agire con un'azione calmante contro lo stress e con un effetto neuroprotettivo.

1 Contro lo stress

Il tè verde contiene caffeina, che, come sappiamo, ha un'azione stimolante. Verrebbe quindi da pensare che l'effetto del tè verde sia simile a quello del caffè, che beviamo proprio per svegliare l'organismo e avere una sferzata di energia e vitalità.

Invece, le cose non stanno proprio così. Infatti, il tè verde può persino calmare, contrastando l'ansia e lo stress e risultando quindi utile in chi si sente molto agitato.

Questo emerge da una ricerca scientifica molto recente pubblicata sulla rivista Foods da un team giapponese [1]. Gli scienziati hanno analizzato il contenuto di diversi tipi di tè verde provenienti dal Giappone allo scopo di misurare la presenza da una parte degli aminoacidi teanina ed arginina, che sono in grado di ridurre lo stress, e dall'altra dell'epigallocatechina gallato e della caffeina, che invece contrastano l'azione calmante degli aminoacidi. In particolare, è stato calcolato il rapporto tra questi composti per valutare quale azione potesse avere la meglio, se calmante o stimolante. Quello che è emerso è che:

  • È sempre meglio scegliere un tè verde giapponese della prima raccolta, in quanto questa varietà risulta particolarmente ricca di teanina ed arginina, dall'azione calmante
  • In generale, tutti i tipi di tè verde giapponese della prima raccolta, che siano Gyokuro, Sencha o Tamaryokucha, hanno un contenuto di aminoacidi favorevole rispetto a caffeina ed epigallocatechina gallato. Pertanto, questi tè si possono considerare come bevande anti stress
  • Invece, il tè Hojicha testato è risultato più stimolante. Va detto che questo tè analizzato era una seconda raccolta. In più, è possibile che sia proprio il tipo di tè a risultare meno calmante. Si tratta, infatti, di un tè arrostito a partire da foglie di Sencha. Pertanto, si ipotizza che il calore a cui viene sottoposto possa decomporre gli aminoacidi e le catechine mentre la caffeina viene ridotta solo leggermente
  • Per un'azione anti stress è meglio fare una sola infusione di foglie. Infatti, spesso si usa mettere in infusione le foglie di tè per pochi minuti ma più volte nell'arco della stessa giornata. Tuttavia, infusioni successive hanno sempre meno aminoacidi e già alla terza infusione l'azione anti stress viene persa

2 Per la salute del cervello

Il secondo studio è stato pubblicato sulla rivista NPJ Science of food da un team giapponese [2].

Gli scienziati hanno reclutato 8766 volontari, tutti adulti con più di 65 anni. Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di compilare questionari, indicando le loro abitudini alimentari, e in particolare il loro consumo di tè verde, e di sottoporsi a una risonanza magnetica cerebrale. Quello che è emerso è che:

  • Chi assume quantità maggiori di tè verde, almeno 3 tazze al giorno, ha meno lesioni nella materia bianca, che è costituita da una rete di fibre nervose che permettono lo scambio di informazioni tra le diverse parti della materia grigia cerebrale. Lesioni alla materia bianca sono considerate indicative della malattia dei piccoli vasi sanguigni cerebrali e sono associate a demenza vascolare e Alzheimer. Non solo, lesioni più grandi sono associate a un grado di atrofia cerebrale maggiore in persone con Alzheimer
  • Questi risultati si sono osservati solo in persone che non soffrivano di depressione

Pertanto, bere tè verde è considerato protettivo per contrastare la demenza in persone senza depressione.

3 Altri benefici

Il tè verde è ricco di antiossidanti della famiglia delle catechine. Grazie a questa caratteristica il tè verde risulta [3]:

  • Antiossidante e antinfiammatorio
  • Utile a contrastare l'obesità
  • Neuroprotettivo, capace di migliorare la funzionalità cognitiva e l'umore
  • Cardioprotettivo e fluidificante del sangue. Secondo stime, chi non ha l'abitudine di bere tè verde ha il 19% in più di rischio di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto a chi beve una tazza di tè verde al giorno
  • Riduce il rischio di diabete tipo 2
  • Risulta capace di proteggere la funzionalità dell'endotelio, che è il rivestimento interno dei vasi sanguigni e del cuore
  • È epatoprotettivo

4 Preparazione

Il tè verde si prepara per infusione in questo modo:

  • Scalda l'acqua fino a 60° C, per le varietà più pregiate come il Gyokuro, o 70°C per le altre varietà
  • Aggiungi il tè in foglie, un cucchiaino per tazza più uno
  • Lascia in infusione per 10 minuti
  • Filtra e bevi entro l'ora successiva

5 Avvertenze e controindicazioni

Il tè verde è considerato sicuro e benefico nella dose di 3-4 tazze al giorno.

Alcuni autori indicano che quantità eccessive di catechine, gli antiossidanti del tè verde, possono risultare un problema per il fegato. Questo effetto però non è riportato dall'EFSA, l'autorità europea per la sicurezza alimentare. In più, altri studi affermano e dimostrano che è sicuro bere fino a 10 tazze di tè verde al giorno [4][5]. Si tratta pertanto di un aspetto che andrà chiarito in studi successivi. In attesa che la scienza faccia chiarezza è buona norma attenersi a un consumo di tè verde senza eccessi, 3-4 tazze al giorno. La moderazione vale però per ogni altro rimedio naturale o alimento.

Poi, è possibile che un tè verde molto concentrato possa causare irritazione alla mucosa dello stomaco in persone predisposte e che lo assumono a stomaco vuoto. Questo si risolve assumendo il tè insieme ad altri alimenti [6].

Elevate quantità di tè verde possono causare mal di testa e vertigini. In ogni caso è più probabile osservare questi effetti collaterali quando si assumono integratori di tè verde, notevolmente più concentrati, e non bevendo l'infuso.

Data la scarsità di studi al riguardo, limita il consumo di tè verde e in ogni caso chiedi consiglio al tuo medico in gravidanza e allattamento [6].

Rivolgiti al medico se stai assumendo farmaci, in particolare il tè verde ha mostrato di interagire in modo da lieve a moderato con alcuni medicinali per il cuore, quali nadololo, warfarin e simvastatina [7].

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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