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Tè verde e rosmarino per proteggere i reni

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 23 marzo, 2024

I reni possono essere danneggiati dall'assunzione di alcuni farmaci e cibi ma anche da alcune sostanze contenute nei detergenti e altri prodotti di uso industriale. Tè verde e rosmarino vengono in aiuto quando si tratta di prevenire e contrastare i danni dei reni indotti da queste sostanze. Vediamo di approfondire queste proprietà e come possiamo assumere tè verde e rosmarino

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Tè verde e rosmarino per proteggere i reni

Medicine, inquinamento, sostanze tossiche contenute in alcuni prodotti e in certi alimenti, questi sono alcuni esempi di potenziali pericoli per la salute dei nostri reni. Come possiamo prenderci cura dei reni e salvare la loro capacità di ripulire il corpo? Un aiuto viene da tè verde e rosmarino, come emerge da una recente ricerca scientifica [1].

Tè verde e rosmarino per la salute dei reni, lo studio

Lo studio si è svolto in laboratorio su una popolazione di topi, ma, nonostante questo, è comunque di notevole importanza e le conclusioni a cui giungono gli scienziati sono chiare, arrivando anche a consigliare la possibilità di trattamenti, anche ai fini preventivi, per la salute dei reni. Quello che è emerso è che i reni, se sottoposti ad alcune sostanze tossiche, possono venire danneggiati e alterare la loro funzione. Queste sostanze tossiche sono, per esempio, N nitrosodietilammina e nitrilotriacetato ferrico. Alcuni farmaci, il fumo di sigaretta, alcuni prodotti per uso industriale, detergenti, ma anche cibi come le carni lavorate, i pesci affumicati e messi in salamoia o alcuni formaggi possono contenere queste sostanze, che in questo modo entrano nel corpo. Sul lungo periodo è possibile osservare un danno ai reni, la cui funzione di escrezione e disintossicazione viene alterata. Tuttavia, è possibile prevenire e contrastare questi danni assumendo tè verde, rosmarino o un suo principio attivo, l'acido rosmarinico. L'assunzione di questi estratti ha permesso, nei topi con problemi renali causati da sostanze tossiche, di ristabilire la funzionalità di filtraggio dei reni e ridurre gli indicatori di sofferenza renale, come acido urico e creatinina. In questi ultimi due casi, il tè verde si è rivelato particolarmente utile.

Non solo, tè verde e, con un'azione ancora maggiore, anche rosmarino e acido rosmarinico hanno contrastato l'infiammazione e i danni derivanti dall'eccesso di radicali liberi generati dalle tossine. Infine, il tè verde, il rosmarino e l'acido rosmarinico hanno invertito anche alcune alterazioni metaboliche, come l'aumento di glicemia e di peso, indotte dalle tossine.

Tè verde e rosmarino, come si assumono e avvertenze

Tè verde e rosmarino sono due alleati per la salute dei reni, contribuendo a prevenire e contrastare i danni che alcune sostanze tossiche, con cui possiamo entrare in contatto, possono provocare. Il tè verde si prepara così. Scalda l'acqua fino alla temperatura di 60-70° C. Togli dal fuoco e aggiungi un cucchiaino di tè verde per tazza più uno. Lascia in infusione per dieci minuti, quindi filtra e bevi. Il rosmarino può essere aggiunto a insalate, contorni e triti di erbe aromatiche. Esiste anche la tisana al rosmarino. Porta ad ebollizione un litro di acqua, togli dal fuoco e aggiungi un rametto di rosmarino. Lascia in infusione per dieci minuti, quindi filtra e bevi. L'acido rosmarinico è il principio attivo comunemente presente nelle piante della famiglia delle Lamiaceae, come rosmarino, melissa e perilla frutescens. In alternativa, esistono anche gli integratori a base di tè verde e rosmarino, ma in questi casi, viste le dosi elevate e concentrate, il consiglio è quello di rivolgersi sempre prima al medico, per controllare se sussistono interazioni con i farmaci in uso, come, per esempio, gli anticoagulanti, l'aspirina, farmaci per il diabete e il cuore.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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