Teaflavina e tè nero contro i tumori

Negli ultimi anni l’attenzione degli scienziati si sta focalizzando sempre di più su dieta e stile di vita per prevenire o contribuire a contrastare diverse malattie, tra cui anche i tumori. Ed è sempre dal mondo naturale che vengono estratti diversi principi attivi per il trattamento vero e proprio delle degenerazioni cellulari, come è il caso di alcuni farmaci antitumorali basati su sostanze ricavate dalla corteccia e dagli aghi del tasso. Quindi, natura e alimentazione possono diventare preziosi alleati nella lotta ai tumori. E ora questo scenario si arricchisce di un prezioso tassello. Grazie alla review di cui parliamo oggi, infatti, sappiamo che il tè nero, per il suo contenuto in teaflavina, mostra una potente azione anticancro. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Molecules da un team di scienziati canadesi [1].
Il tè nero è considerato non solo una bevanda piacevole ma un componente della dieta capace di agire per il benessere dell’organismo, oltre che mostrare preziose proprietà antitumorali. Queste caratteristiche si devono alla presenza nel tè nero di composti antiossidanti quali catechine e teaflavine. In particolare, l’articolo in questione si focalizza sull’azione della teaflavina e presenta i risultati di ricerche precedenti circa le sue proprietà antitumorali. Quello che emerge è che la teaflavina mostra una chiara azione anticancro. Infatti, la teaflavina è in grado di inibire la proliferazione, la sopravvivenza e la migrazione in altre parti del corpo di cellule che sono andate incontro a degenerazione.
Non solo, la teaflavina promuove l’apoptosi, e cioè la morte programmata, delle cellule malate e inibisce l’angiogenesi, che è la formazione di nuovi vasi sanguigni che porterebbero il nutrimento alle cellule malate. L’azione antitumorale della teaflavina è stata osservata su diversi tipi di tumori, come quello del seno, delle ovaie, della prostata, dei polmoni, del fegato e del sangue.
Gli studi riportati nella review riguardavano o test in laboratorio o somministrazione orale di estratti di tè nero concentrati. Infatti, la teaflavina non è molto biodisponibile e l’assunzione di tè nero sotto forma di bevanda non permetterebbe di raggiungere le concentrazioni richieste per mostrare una chiara azione antitumorale. Per far capire meglio, è stato stimato che trenta tazze di tè nero al giorno non bastano per raggiungere la quantità di teaflavina ritenuta necessaria per attuare la sua azione anticancro. Tuttavia, qui stiamo parlando di teaflavina come cura e trattamento per tumori già esistenti e sarebbe velleitario pensare che un paio di tazze di tè nero possano contrastare queste degenerazioni. È chiaro quindi che il tè nero va visto come una bevanda salutare da inserire all’interno di un’alimentazione sana e varia in cui tanti alimenti concorrono alla prevenzione alle degenerazioni cellulari. Insomma, lo studio dimostra che il tè nero è un piccolo tassello del grande puzzle della sana alimentazione anticancro.