Un esercizio fisico moderato contrasta l'insonnia
Contro l'insonnia è importante praticare una moderata attività fisica. Vediamo come dovrebbe essere questa attività fisica e quante volte dovrebbe essere praticata a settimana per vedere i benefici in termini di qualità del sonno e ore di sonno

Contro l'insonnia e i disturbi del sonno ecco un rimedio che viene in aiuto, praticare una moderata attività fisica, due o più volte a settimana per almeno un'ora in totale. Questo emerge dai risultati di una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla prestigiosa rivista BMJ e condotta da un team internazionale che ha visto collaborare scienziati islandesi, australiani, svedesi, spagnoli e americani [1].
1 Perché è importante dormire bene e contrastare l'insonnia
Dormire bene è importante, così come concedersi il giusto numero di ore di sonno, né troppe, e quindi più di 9 ore, né troppo poche, e quindi meno di 6 ore.
Infatti, i disturbi del sonno aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, sindrome metabolica, problemi psichiatrici e della mortalità per malattia. Da qui l'importanza di contrastare l'insonnia e i disturbi del sonno che possono causare un sonno frammentato e poco riposante.
Sappiamo che lo stile di vita ha da dire la sua quando si parla di voler migliorare la qualità del sonno. È importante quindi cercare di:
- Andare a dormire e svegliarsi sempre più o meno alla stessa ora
- Evitare pasti abbondanti o molto speziati nelle ore subito precedenti il momento di coricarsi
- Cercare di dedicarsi ad attività rilassanti nelle ore serali
- Evitare nelle ore serali bevande con caffeina
- È anche importante mantenere la stanza dove si dorme buia e fresca
- In caso ci si debba alzare durante la notte per andare in bagno, è importante cercare di accendere poche luci e fioche, per evitare che il cervello lo prenda come segnale che è ora di svegliarsi
Ma c'è anche un altro fattore che può influire sulla qualità del sonno, ed è l'esercizio fisico. Come l'esercizio fisico può migliorare la qualità del sonno è l'argomento della ricerca di cui parliamo oggi.
2 L'attività fisica contrasta l'insonnia, ecco cosa afferma lo studio
Gli scienziati hanno reclutato 4339 persone, età media 54 anni. Ai volontari è stato chiesto di compilare un questionario in cui dovevano indicare le loro abitudini riguardanti l'attività fisica settimanale. In questo modo, coloro che svolgevano regolarmente attività fisica, per due o più volte a settimana per un'ora in totale, sono stati classificati come attivi. Coloro che invece non arrivavano a svolgere un'ora di attività fisica a settimana sono stati dichiarati inattivi.
Dopo dieci anni, i volontari sono stati richiamati per compilare un altro questionario, in cui veniva chiesto loro di indicare le loro abitudini riguardanti l'attività fisica, in caso fossero cambiate, ma anche la loro qualità del sonno.
Ebbene, coloro che in questi dieci anni si erano mantenuti attivi presentavano una probabilità significativamente più bassa di soffrire di insonnia, con meno problemi ad addormentarsi e a mantenere il sonno, e con una probabilità maggiore di riuscire a dormire il giusto numero di ore, tra le 6 e le 9 ore.
Pertanto, l'attività fisica regolare risulta capace di proteggere il sonno. Ma attenzione, smettere di praticare attività fisica negli anni fa perdere tutti i benefici conquistati! Infatti, coloro che in questi dieci anni, pur risultando attivi all'inizio dello studio, avevano poi smesso di praticare attività fisica ed erano diventati sedentari, presentavano un aumento del rischio di insonnia.
3 L'attività fisica contro l'insonnia, conclusioni e commento
Lo studio dimostra che praticare con regolarità l'attività fisica è uno dei comportamenti che vengono in aiuto a proteggere e migliorare la qualità del sonno, riducendo il rischio di insonnia e di sonno disturbato.
Lo studio si differenzia dagli altri fin qui condotti in quanto, per la prima volta, ha studiato gli effetti dell'attività fisica sul lungo periodo, e non dopo poche settimane o mesi. Questo è sicuramente il suo più importante punto di forza.
Ma come dovrebbe essere l'attività fisica perché risulti benefica per il sonno? Moderata o vigorosa? Ebbene, anche in questo caso la scienza offre una risposta. Una moderata attività fisica si è dimostrata più potente di una vigorosa quando si tratta di proteggere la qualità del sonno.
Un'ultima indicazione. L'attività fisica va svolta durante il giorno e non a ridosso dell'ora della buonanotte.