Una protezione per la retina arriva dalla Gynostemma

Gynostemma pentaphyllum, o jiaogulan, un nome curioso a indicare una pianta dalle proprietà benefiche davvero potenti per la salute degli occhi e non solo. Conosciuta da secoli e utilizzata dalla medicina tradizionale orientale, la gynostemma è considerata, al giorno d’oggi e grazie a diversi studi scientifici che ne stanno evidenziando l’azione terapeutica, un rimedio capace di stimolare il sistema immunitario, regolare il colesterolo e la pressione, contrastare i radicali liberi e, come dimostrato da uno studio recente, anche di proteggere la retina dalle degenerazioni a cui può andare incontro. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Food and Chemical Toxicology da parte di un team dell’Università di Glasgow [1].
Gli scienziati sono partiti dalla considerazione che lo stress ossidativo gioca un ruolo importante nello sviluppo di patologie degenerative della retina. Per questo motivo, il team di ricerca dell’Università di Glascow ha provato a trattare cellule del tessuto della retina con particolari sostanze, chiamate gipenosidi, altamente antiossidanti e antinfiammatorie estratte proprio dalla pianta Gynostemma pentaphyllum. I gipenosidi avevano già dimostrato, in studi precedenti, di essere in grado di proteggere dalla neurite ottica, che è l’infiammazione del nervo ottico. Quello che gli scienziati hanno osservato è che le cellule così trattate aumentavano la vitalità e riducevano la mortalità.
Non solo, nelle cellule sottoposte a stress ossidativo ma che non venivano sottoposte al trattamento con i gipenosidi si assisteva ad una diminuzione di importanti proteine, chiamate Nrf2, preposte alla regolazione di altre proteine dall’azione antiossidante.
Ebbene, nelle cellule trattate con gipenosidi invece non si assisteva a questa diminuzione.
Questo studio ha quindi aperto la strada a nuovi trattamenti terapeutici per contrastare le malattie degenerative che possono colpire la retina. Altri studi seguiranno per comprendere meglio il funzionamento del principio estratto dalla pianta Gynostemma pentaphyllum, ma intanto ecco un altro studio che testimonia come la natura spesso ci fornisca potenti strumenti per combattere diverse malattie che possono colpire l’organismo.