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Vitamina C contro le infezioni delle vie aeree e nuovo coronavirus

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 10 dicembre, 2020
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Vitamina C contro le infezioni delle vie aeree e nuovo coronavirus

Arance, kiwi, pompelmi, broccoli, frutti di bosco e peperoni, questi sono solo alcuni degli alimenti capaci di apportare al corpo la preziosa vitamina C. Perché preziosa? Perché la vitamina C è antinfiammatoria, immunomodulante, antiossidante, antitrombotica e antivirale.

Non solo, sembra che la vitamina C possa anche aiutare contro il nuovo coronavirus sia come prevenzione che come terapia quando l’infezione è già in atto. Questo è quanto emerge da una review pubblicata pochi giorni fa sulla rivista Nutrients da parte di un team inglese [1].

La vitamina C è una vitamina idrosolubile e, nell’uomo, va fornita con la dieta o attraverso integratori dal momento che il nostro corpo non può sintetizzarla. Questa vitamina si dimostra un’alleata della salute dell’apparato respiratorio dal momento che persone che presentano una carenza sembrano più suscettibili di altre a sviluppare polmoniti.

Non solo, pazienti ricoverati in terapia intensiva a causa di infezione da COVID presentano, nella quasi totalità dei casi, livelli di vitamina C molto bassi se non persino non rilevabili. Infatti, la quantità di vitamina C cala molto velocemente in seguito a forte stress, interventi chirurgici o infezioni e questo va a complicare una situazione già delicata. Infatti, la vitamina C riesce a sotto regolare le citochine, che, invece, nei casi più severi di infezione da nuovo coronavirus, vengono prodotte in eccesso causando trombi.

Non solo, sempre la vitamina C ha un ruolo essenziale nel rinforzare il sistema immunitario, aumentando la fagocitosi, e cioè la capacità di distruggere il virus da parte dei globuli bianchi, e l’attività dei linfociti T, che hanno il compito di memorizzare le minacce per poi fornire una protezione efficace in caso il corpo entri nuovamente in contatto con quello stesso virus. Il nuovo coronavirus agisce riducendo l’espressione di particolari proteine chiamate interferoni tipo 1, che sono il meccanismo primario di difesa del corpo al virus.

Invece, la vitamina C aumenta la presenza di questa proteina essenziale. Infine, è stato osservato che l’assunzione di vitamina C ha ridotto l’incidenza del raffreddore, ma questo effetto è stato osservato solo quando il corpo era già esposto a condizioni di forte stress, e anche la durata del raffreddore. È da sottolineare che il raffreddore è causato da diversi tipi di virus, alcuni dei quali del tipo coronavirus.

Ecco quindi l’importanza, sia contro il nuovo coronavirus che per prevenire o mitigare infezioni stagionali delle vie aeree, di garantirsi una dieta varia che includa anche fonti di vitamina C. In caso di stress potrebbe anche essere una buona scelta, come suggerito dagli autori, ricorrere ad integratori, ma sempre sotto supervisione del proprio medico.

Fonti

[1] Holford et al, Nutrients, Dec 2020
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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