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Wasabi, il nuovo superfood

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 11 agosto, 2024

Il wasabi viene considerato un superfood per le sue importanti proprietà salutari. Scopriamo i benefici del wasabi, come possiamo assumerlo e quali sono le avvertenze a cui prestare attenzione

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Wasabi

La scienza ha individuato un altro alimento da inserire nella lista dei superfood, il wasabi!

Eh sì, questo condimento piccante è un vero concentrato di benefici per la salute, come emerge da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Nutrients da un gruppo di scienziati polacchi [1].

Oggi parliamo proprio di quanto dimostrato dalla scienza e perché il wasabi si merita l'appellativo di superfood.

1 Cos'è

Il wasabi è il rizoma della pianta Eutrema japonicum. Dal rizoma grattugiato viene ricavata una pasta, che prende sempre il nome di wasabi, molto usata nella cucina giapponese ma che sta prendendo piede un po' in tutto il mondo.

Il wasabi ha un sapore pungente e piccante e viene usato per condire soprattutto il pesce crudo.

Da noi il wasabi può essere facilmente reperito sotto forma di:

  • Pasta pronta per l'uso
  • Polvere da diluire in acqua per creare una crema

Il wasabi deve le sue proprietà al suo principio attivo, chiamato 6-methylsulfinyl hexyl isothiocyanate, o più brevemente 6-MSITC, che è un derivato dei glucosinolati, i potenti antiossidanti presenti nei vegetali della famiglia delle Crucifere, come broccoli e cavolfiore.

2 Benefici

Vediamo ora di capire perché il wasabi è un superfood.

La ricerca ha confrontato e analizzato i risultati di studi precedenti e quello che è emerso è che il wasabi:

  • È antinfiammatorio e antiossidante
  • È analgesico
  • Contrasta l'allergia e il conseguente rilascio di istamina
  • Risulta antitumorale, giocando un ruolo sia nella formazione che nella progressione delle degenerazioni cellulari. Questa azione è stata rilevata soprattutto a livello del colon, dello stomaco, del fegato e del seno
  • È neuroprotettivo. Infatti, l'assunzione per 3 mesi del principio attivo del wasabi ha permesso di migliorare, negli anziani, la memoria di lavoro, che è un tipo di memoria temporanea usata per prendere decisioni, e la memoria episodica, che è il grande magazzino degli avvenimenti della nostra vita. Il wasabi ha anche permesso di contrastare l'annebbiamento mentale e ha ridotto la difficoltà con cui si ricerca la parola corretta. Il wasabi si candida anche a essere un ulteriore alleato nella lotta all'Alzheimer e al Parkinson
  • È cardioprotettivo, contrastando la formazione di trombi e l'arteriosclerosi, oltre che aiutare a tenere sotto controllo la pressione sanguigna e la glicemia
  • È epatoprotettivo
  • Risulta utile a contrastare l'obesità

3 Usi in cucina

Anche noi possiamo gustare il wasabi. In particolare, ecco le preparazioni che ci permettono di assaporare questa salsa:

  • Il wasabi può essere mescolato alla salsa di soia per condire il pesce, soprattutto quello crudo
  • Sotto forma di pasta, in piccole quantità, per accompagnare la carne
  • Per insaporire le verdure cotte
  • Aggiunto ad altre salse

4 Avvertenze e controindicazioni

Il wasabi, se consumato con moderazione, risulta sicuro.

Invece, è importante non eccedere mai con la quantità. Infatti, in letteratura è riportato un caso di cardiomiopatia in seguito all'assunzione di elevate quantità di wasabi. Da qui l'importanza di non esagerare mai con le dosi.

Non esistono studi sulla sicurezza del wasabi e del suo principio attivo sul lungo periodo. In attesa quindi che la scienza faccia chiarezza, non assumere il wasabi in grandi quantità e per lunghi periodi di tempo.

Evita il wasabi un paio di settimane prima e dopo un intervento chirurgico, data la sua capacità di fluidificare il sangue.

Un'altra avvertenza è quella di leggere bene gli ingredienti quando intendi acquistare la pasta wasabi. Spesso, infatti, il wasabi è addizionato anche al rafano. Altre volte, possono comparire senape, amido di mais e coloranti e il wasabi potrebbe anche non essere nemmeno incluso tra gli ingredienti.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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